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From
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Tatiana Bazzichelli <t.bazzichelli@mclink.it>
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Date
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Mon, 7 Jan 2002 13:18:08 +0100 (CET)
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Subject
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Re: [HaCkmEeTiNg] AHA: Activism-Hacking-Artivism
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Ciao a tutti
Mi collego alla lista hackmeeting e ci trovo un putiferio :-)!!!!!
Non e' poi tanto una sorpresa visto che anche in altre liste sono sorti interrogativi sulla cosa, comunque vorra' dire che passero' il resto dei miei giorni a rispondere alle mail....(anche se sinceramente spero di no! ;-)))
Capisco benissimo i dubbi e le perplessita' di alieno, comunque vorrei chiarire il motivo per cui mi sto impegnando molto per la cosa...non certo per fare i miliardi o perche' ho chissa quale parentela con Simonetta Lux (che ho visto una volta sola).
Considerando comunque che io penso sempre che sia sacrosanta l'idea di pagare qualcuno se fa un lavoro, soprattutto in ambienti istituzionali, perche' allora tutte le battaglie sui diritti individuali che abbiamo sempre fatto vanno a farsi fottere, non e' stato certo il motivo per cui ho accettato la cosa (anche perche' se fosse stato per questo non sarebbe stato il caso di accettare!)
Vorrei chiarire che se mi impegno per certe cose, sia nel movimento che fuori, e' perche' sono convinta della loro validita' e necessita' e soprattutto del fatto che ho la possibilita' di portare avanti liberamente dei concetti in cui credo e che ho sempre spinto da parecchio tempo. Come per esempio il fatto che spesso, proprio per dare forza e visibilta' alla nostra storia e al nostro pensiero e' necessario guardare anche fuori dei centri sociali e in qualche modo contaminarsi...che e' cosa diversa da vendersi.
E' chiaro che certe iniziative per noi hanno un significato diverso dentro i cs, visto che le possiamo considerare maggiormente nostre, piu' vicine alla nostra sensibilita'....ma non credo affatto che portarle fuori sia negativo, anzi, soprattutto in un momento politico come questo, in cui sembra che si faccia gara a chi urla di piu'. E per quanto riguarda il mlac, l'idea mi e' piaciuta perche' mi hanno permesso di gestire la cosa in completa autonomia, senza compromessi.
Per quanto mi riguarda e' importante per tutti noi e anche un segno di maturita' (non per questo intendo dire che chi non la pensa cosi' non e' maturo, ognuno e' libero di pensare cio' che vuole), capire che portare le nostre attivita' fuori non deve essere necessariamente interpretato come un segno di debolezza, ma come un segno di forza. Significa che non solo siamo stati capaci di essere presenti in un settore, ma siamo riusciti ad invaderne anche un altro.
Perche' allora facciamo le nostre battaglie? Per dirci fra noi quanto siamo stati bravi? E' assurdo combattere qualcosa che non ci piace (come il sistema accademico) e poi, quando si presenta l'occasione di - in qualche modo - contaminarlo, tirarsi indietro perche' vogliamo essere "contro".
Se io sono contro qualcosa, punto a trasformarlo per renderlo piu' vicino a me. E' ovvio che tutto e' decisamente utopistico in un sistema culturale come quello italiano, ma se ho la possibilita' di farlo anche in piccolo, io ci provo.
Se l'universita' e i musei sono il luogo asfittico della cultura, perche' non provare a fare qualcosa di nuovo all'interno?
La rete su cui ora stiamo scrivendo c'e' perche' ci sono state tante persone che non hanno avuto paura di contaminarsi.
Lo sappiamo tutti che se non ci fossero stati gli hacker ora non ci sarebbe internet come e' oggi, ma magari sarebbe solo uno strumento per pochi.
E allora perche' i musei devono essere sempre i luoghi per la circolazione delle mummie?
Se non vogliamo vedere le solite mummie dentro il mlac andiamoci noi!
Perche' negli altri paesi (germania, austria...) e' normale contaminarsi e da noi scoppia sempre il putiferio?
Perche' per esempio i fatti di Genova sono stati un episodio cosi' importante per tutto il movimento?
Secondo me anche perche' molte persone hanno saputo sostituirsi ai media ufficiali e divulgare in tempo reale, nei canali dei media ufficiali, informazioni trasparenti, forti e realmente "contro".
E guarda caso e' stato proprio il materiale mediatico che e' stato preso, con una violenza sconsiderata, nell'irruzione alla scuola diaz. Perche' e' quello che fa piu' paura, proprio perche' va a attaccare dei nervi scoperti e che si tende a coprire per bene.
Il concetto di network fra i vari media di cui parlo, vuole esprimere l'idea di portare in un museo relazioni, dinamiche attive e non merce, oggetti, ecc....proprio per creare una rottura con certi prerequisiti artistici che vedono come arte solo certi fenomeni legittimati da un sistema che, soprattutto in italia, e' ormai vecchio.
E' anche quello che intendo per hacker art, pratica in cui credo fermamente e che non ho certo inventato io, ma fa parte della storia del movimento stesso.
ciao
tbazz
p.s.
per jaromil:
ho cercato di sintetizzare la presenza degli hacklab nell'iniziativa scrivendo nel comunicato "tutto il movimento hacker"...non potevo citare tutti!!!!!
come ti dicevo, comunque, anche dyne e il freaknet sono inclusi nel progetto.
i nomo che vedi citati, sono delle persone che concretamente mi stanno aiutando dandomi del materiale, quindi mi sembrava giusto metterli inevidenza.
mi dispiace che ti sei risentito! non pensare che sia mancanza di interesse per cio' che fai!!!!! - lo sai come la penso...
smack
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