CAMBIARE LA POLITICA? FACCIAMO UNA PROVETTA.
Dal 29 giugno al 6 luglio, Pink Week. Per un futuro piu’ roseo.
Se la legge sulle TRA vi fa venire la nausea, se vi è indifferente ma
potreste pensarci, se pensate che la legge del desiderio sia
l’unica che conta, e anche se pensate solo a divertirvi, c’e’
un’occasione da non perdere. La Pink Week. Questa settimana
mettetevi addosso un segno rosa e sfoggiate il vostro roseo
ottimismo.
Tutt@ vogliamo un futuro piu’roseo! E quindi cominciamo a
costruirlo.
Niente soldi in borsa ma borsette rosa! Niente calce e mattoni ma
più smalto, naturalmente rosa!
Facciamo tutto rosa, facciamo affiorare il rosa che e’ in noi.
Il pensiero rosa e’ applicabile a tante occasioni di mondanissima
protesta, e’ uno scudo invisibile che protegge da oggetti
contundenti di ogni sorta.
Si insinua nell’etere come un profumo, cattura il nervo ottico come
un fascio di luce nella penombra.
Con un semplice gesto rosa è possibile conquistare il centro
della scena. Empowerpink.
E, dal centro della scena, affrontare il centro della questione. La
liberta’. Solo quella ci garantisce un futuro più rosa.
Ora: tra un calcio di rigore e un colpo di calore, e’ passata una
legge che vorrebbe riporre i nostri corpi negli sgabuzzini neri del
controllo. Con quanto legiferato in merito alle tecniche di
riproduzione assistita, si insinua che noi donne siamo bel
contenitore per quello che - parole di Sirchia! – e’ un patrimonio
della collettivita’: la prole. Che ha più diritti del contenitore, è ovvio.
Anche solo al suo stato embrionale.
Tutto cio’ ci fa onestamente ridere e non basta certo una legge per
farci tornare indietro di cent’anni.
Tuttavia, per rispetto di tutte le opinioni, e’ bene ascoltare quella
pulce che ci parla nell’orecchio.
Ad esempio: può venirvi voglia di chiedere un giusto aumento di
stipendio sapendo che un embrione ha più diritti di voi?
In parole semplici, se vogliamo che la voglia di ridere duri a lungo,
una protesta e’ d’obbligo, oltre che â la page.
Quindi, nella attesa di un referendum abrogativo (per la scheda Sì
chiediamo già da ora il colore rosa), non ci resta che tenerci
allegr@ con la Pink Week.
Ovvero: l’impegno non è poi così impegnativo. A meno che il rosa
non vi sbatta in faccia.
Durante la Pink Week sfoggiamo su di noi quanto di piu’ roseo
c’e’ in noi. Capelli, unghie, palpebre labbra, abitino o cravatte.
Indossiamo una cosa rosa. Scriviamo sui muri, appendiamo
coccarde rosa sulle porte della città. Beviamo grappa di rose.
Ognun@ con la sua testa, ma in tant@, tantissim@, per dire che
tutto questo oscurantismo, oltre a coprire di ridicolo la solita
politichezza dell’italietta, è proprio fuori moda.
Sopra di noi, a vegliare sul grande spettacolo rosa, Spider Mom.
La mamma ragna, venuta per il nostro roseo futuro a insegnarci
un nuovo stile di tessitura: la rete. Se una la disfa, un’altra
continua!
Venite, in rosa, a conoscerla allo street rave di Bologna il 29 giuno.
Poi continuate ad essere in rosa e a riconoscere tutt@ quelle che,
come voi, confidano in un roseo presente e un piu’ roseo futuro.
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