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From Fronte Internazionalista per la Liberazione del Tapiro <tapiro@kyuzz.org>
Date Sun, 27 Aug 2006 13:42:35 +0200
Subject [Hackmeeting] interessante articolo sul CdS


articolo che apre interessanti prospettive 
riguardo gli scenari di electronic warfare
e di tecnologie criptografiche

26 agosto 2006
In allarme il Pentagono, Rumsfeld invia una task force a Tel Aviv
Allerta Usa, Israele battuto sulle tecnologie
Intercettazioni fallite, contromisure inadeguate: 
la guerra elettronica in Libano è stata vinta da Iran e Hezbollah

Lo smacco più bruciante per Israele non è il 
mancato smantellamento di Hezbollah. Gli 
strateghi di Tel Aviv sono angosciati da un altro 
fallimento che nei conflitti moderni può 
risultare decisivo. Sorprendentemente, Tsahal, il 
potente esercito di Tel Aviv ha perso la guerra 
elettronica contro i miliziani dello sceicco 
Hassan Nasrallah. È un evento di straordinaria 
importanza che ha messo in allarme i capi 
militari del Pentagono, perché gli Stati Uniti 
condividono con Israele buona parte della 
tecnologia e dei codici che permettono ai sistemi 
di funzionare. Se Israele ha fallito, Washington 
non può stare tranquilla. Perciò il segretario 
alla Difesa Rumsfeld ha subito spedito a Tel Aviv 
un gruppo di esperti in Electronic Warfare, guerra elettronica.

INTERCETTAZIONI FALLITE - Prima dell'inizio del 
conflitto, durato 34 giorni, i tecnici israeliani 
avevano raggiunto la certezza, attraverso i loro 
sistemi di intercettazione, che nei sotterranei 
dell'ambasciata iraniana a Beirut operava un 
centro militare collegato costantemente con lo 
sceicco Nasrallah e i suoi maggiori luogotenenti. 
Fin qui, tutto normale: miliziani sciiti e 
iraniani parlavano e il centro d'ascolto 
israeliano li intercettava. Quando però ha preso 
avvio lo scontro armato, le cose sono 
radicalmente cambiate. Di colpo le conversazioni 
fra iraniani e sciiti non erano più decifrabili. 
Uno dei fondamenti cruciali della guerra 
elettronica è l'assoluta necessità di 
neutralizzare la rete di comunicazione del nemico 
per impedire i collegamenti fra i reparti ed 
evitare la trasmissione di ordini dai vertici 
agli uomini sul campo. Ebbene, gli israeliani 
hanno provato a inserirsi sul sistema usato dagli 
hezbollah con l’intenzione di disturbarlo e 
renderlo inutilizzabile. Ma sono rimasti 
sconcertati quando i loro tentativi sono 
risultati vani. Il sistema elettronico dei 
miliziani si è rivelato impenetrabile. Nel 
frattempo gli uomini di Nasrallah erano in grado 
di tenersi in contatto con la centrale degli 
iraniani in territorio siriano, senza essere più 
intercettati. E addirittura riuscivano a 
inserirsi sul sistema di comunicazione 
dell'esercito d'Israele, cosa che li metteva in 
grado di conoscere le mosse dell'avversario e 
prevenirle, come hanno dimostrato alcuni attacchi 
mirati degli hezbollah che hanno colto di sorpresa i militari di Tel Aviv.

MISSILI HEZBOLLAH - La prova più clamorosa della 
guerra elettronica persa dagli israeliani è il 
missile degli hezbollah che ha sfasciato la 
corvetta Hadith al largo delle coste libanesi. 
Quando la nave fu colpita gli hezbollah 
annunciarono subito trionfanti di aver fatto 
centro. Invece Tel Aviv, imbarazzata, prese tempo 
e poi alla fine dovette ammettere. Il colpo 
subito dalla Hadith fa suonare un allarme 
impressionante. Significa che i sistemi 
tecnologici di Israele, e di conseguenza anche 
quelli degli Stati Uniti, sono antiquati, 
rispetto a quelli più sofisticati e imbattibili 
usati dagli hezbollah, e quindi dagli iraniani.

COMPUTER BLOCCATI - Il concetto di guerra 
elettronica si basa soprattutto sulla possibilità 
di neutralizzare un attacco del nemico, far 
scattare contromisure adeguate di fronte a una 
minaccia. Nel caso della corvetta Hadith non ha 
funzionato. Le cose dovevano andare in questo 
modo: la rete dei radar a terra dovevano 
segnalare alla nave l’arrivo del missile e 
innescare la partenza di un antimissile che 
andava a distruggerlo prima dell’impatto. Sono 
azioni di pochi secondi svolte dai computer. Si 
chiamano sistemi d’arma. Il fatto straordinario è 
che a loro volta gli hezbollah disponevano di 
radar installati sulla costa libanese attraverso 
i quali sono riusciti a bloccare i computer della 
nave che non hanno visto il missile arrivare, 
evitando perciò di ordinare al sistema di lancio 
di spedirgli contro un antimissile.

I PROGRESSI IRANIANI - I tecnici americani 
inviati da Rumsfeld sono sbalorditi dai progressi 
raggiunti dagli iraniani nel campo elettronico. 
Gli esperti di Teheran sono riusciti a dotare i 
loro sistemi di comunicazione di strumenti di 
protezione finora sconosciuti. C'è anche la 
convinzione che usino per le loro apparecchiature 
materiali tecnologici diversi rispetto a quelli 
tradizionali. Gli iraniani hanno avuto una grande 
scuola: l’Iraq. Il loro salto in materia di 
guerra elettronica è stato compiuto studiando le 
reti di comunicazione usate dagli americani sul 
territorio iracheno. Hanno escogitato i metodi 
per intercettare i sistemi dei militari degli 
Stati Uniti (compatibili con quelli di cui si 
serve l’esercito israeliano). Ne hanno scoperto i 
codici e al tempo stesso hanno elaborato un 
proprio sistema finora impenetrabile.
Marco Nese

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