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From hackattone <hackattone@inventati.org>
Date Fri, 8 Sep 2006 12:23:18 +0200
Subject [Hackmeeting] Un lavoro da hacker...


Si parlava di nuovi progetti, o anche solo nuove idee da sviluppare. Io ne 
butto la' una, ben consapevole che potrei essere linciato pubblicamente, dato 
l'attinenza forse scarsa (o forse no, ditemi voi) di questi temi rispetto ad 
HM. Va bene, sono pronto con la vasellina, in caso fatemi il culo.

Tra le finalita' di hackmeeting c'e' sicuramente l'utilizzo critico e 
consapevole delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e la 
proposta di paradigmi che esulino dagli aspetti commerciali e repressivi e 
che determinino un cambiamento della societa'. Credo che molti dei 
partecipanti viva una dicotomia tra questa visione e il sistema in cui e' 
calato la maggior parte del suo tempo (o comunque una grossa parte del suo 
tempo) fatto di lavoro, studio e relazioni in generale. Naturalmente e' 
difficile sfuggire a questa logica, in quanto, banalmente, tutti dobbiamo 
campa'.

Ho sentito in giro a Parma di tante iniziative carine che provano a 
fare "hacking della realta' lavorativa", proponendo un approccio serio, 
etico, basato su principi il piu' possibile vicini a quelli dell'HM. Ce ne 
sono di piu' di quanto si potrebbe pensare e sono davvero interessanti. 
Diciamo, per lo meno, che tra le chiacchiere sentivo sempre pareri parecchio 
interessati, dal tipo che vuole partecipare alla cosa, allo studente che ti 
dice "meglio fare lo stage in una cosa del genere che in una multinazionale 
del cazzo che ti sfrutta e basta", al simpatizzante generico che magari non 
si mette in prima linea ma ti dice: "Bella questa cosa che state facendo...".

Perche' sto rompendo il cazzo con tutta 'sta pappardella? Perche' a Roma 
stanno organizzando Incontrotempo, un "festival del precariato" in cui si 
raccontano le esperienze di precarieta' e le nuove problematiche del mondo 
del lavoro legate al cambiamento della produzione (smaterializzazione del 
prodotto) e si propongono idee nuove per sfuggirle. Non sarebbe affatto male 
se tutte queste realta' che ho incontrato a Parma e che provano a dare una 
risposta concreta proponendo nuovi schemi lavorativi volessero partecipare. 
Potrebbe essere anche l'inizio di un percorso da sviluppare in HM. L'idea 
sarebbe quella di evitare di cambiarsi il cappello ogni volta che si passa 
dalla realta' di tutti i giorni a quella che proviamo a realizzare con HM. O 
meglio, diciamo, a tenere in testa il piu' possibile il cappello che ci piace 
di piu'.


Saluti lavorativi,
hackattone
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