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From "Nicola A. Grossi" <k2@larivoluzione.it>
Date Mon, 14 May 2007 18:24:21 +0200
Subject Re: [Hackmeeting] copyzero e questione creative commons

jilt@debord.ortiche.net ha scritto:

>>Inoltre, le mie critiche non sono soltanto le mie:
>>sono le stesse affiliate istitutions di CC a indicare la firma digitale
>>come la risoluzione
>>ai problemi della mancata sottoscrizione.
>>    
>>
>
>in gioco c'e' il concetto di autenticita', che fa parte di quei
>particolari  a cui mi riferivo nella mia mail come concetti mancanti nelle
>licenze creative commons...
>  
>

Certamente. Mettiamo subito in chiaro alcune cose fondamentali.

La trasmissione dei diritti di utilizzazione deve essere provata per 
iscritto. (art. 110 LdA)

Cioè, se tu licenziatario stai in giudizio per far valere una licenza, 
non puoi utilizzare testimoni, devi avere un documento in mano (forma 
scritta ad probationem).

Le licenze CC sono documenti informatici.
Il documento informatico soddisfa la forma scritta?

L'idoneità del documento informatico a soddisfare il requisito della 
forma scritta è liberamente valutabile in giudizio, tenuto conto delle 
sue caratteristiche oggettive di qualità, sicurezza, integrità ed 
immodificabilità (art. 20 comma 1-bis Codice dell'amministrazione digitale)

Ma una pagina html può essere modificata da chiunque in qualsiasi momento.
Questo è il problema.

Ma allora cosa serve? Serve la stessa cosa di cui si è sottolineata 
l'assenza nella sentenzaspagnola: la firma.

Il documento informatico, sottoscritto con firma digitale o con un altro 
tipo di firma elettronica qualificata, ha l'efficacia prevista 
dall'articolo 2702 del codice civile (art. 21 comma 2 Codice 
dell'amministrazione digitale)

L'efficacia prevista dall'art. 2702 del codice civile è l'efficacia 
della scrittura privata: piena prova fino a querela di falso.

Ma anche la firma debole, ossia GPG *(se "certificato": insomma, occorre 
un key signing party)*, può rappresentare una soluzione:

Il documento informatico, cui è apposta una firma elettronica, sul piano 
probatorio è liberamente valutabile in giudizio, tenuto conto delle sue 
caratteristiche oggettive di qualità, sicurezza, integrità e 
immodificabilità (art. 21 comma 1 Codice dell'amministrazione digitale)


Ma utilizzare la firma digitale serve anche ad altro.

Il secondo comma dell'art. 1341 del codice civile dice che non hanno 
effetto, se non sono specificamente approvate per iscritto, le 
condizioni che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, 
limitazioni di responsabilità.

Il primo comma dell'art. 1419 del codice civile dice che la nullità di 
singole clausole comporta la nullità dell'intero contratto, se risulta 
che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte del suo 
contenuto che è colpita dalla nullità.

Poiché tutte le licenze contengono clausole vessatorie (come, appunto, 
le clausole di limitazione della responsabilità), una licenza senza 
firma è SEMPRE parzialmente nulla e SEMPRE, potenzialmente, totalmente 
nulla.


Tutto questo è pacifico.

In america latina le licenze COLORIURIS sono diffuse e accreditate 
almeno quanto le CC
(e hanno una rete di affiliazioni legali di tutto rispetto).
Ma nessuno di voi le conosce.
Perché? Non ho il tempo per spiegarlo.

COLORIURIS si pone proprio il problema dell'autenticità.

Come? Non ho il tempo per spiegarlo. Andate a vedere il sito (ora è in 
rifacimento ma
trovate però il blog: http://www.coloriuris.net/blog/ ... sul blog c'è 
anche un libro in pdf).

Ce l'hanno con Creative Commons quelli di COLORIURIS? Non credo proprio.
Così come non ce l'hanno con Creative Commons quelli che scrivono queste 
relazioni:

http://www.costozero.org/zar/8883.pdf
http://www.costozero.org/zar/8884.pdf

In queste relazioni le CC non vengono criticate perché ci sono degli 
"figli di FUDDANA" in giro,
ma proprio per sviluppare l'open content anche nei contesti di diritto 
continentale:
http://www.bitacorasyderecho.com/CongresoZaragoza/Declaraci%f3nDeZaragoza


Io credo che si tratti di alzare un poco lo sguardo e capire quello che 
accade intorno a noi anche se non immediatamente
accanto a noi.

Limitarsi a leggere PI o Zeus News potrebbe non essere sufficiente.

Avendo quindi osservato il campo da un punto più alto, sarà più facile 
anche capire i comportamenti delle persone
e i loro scopi. Forse.

Il primo firmatario della Carta di Saragozza mi invitò a presentare le 
Licenze Copyzero X (di cui si parla anche nel libro che ti ho indicato) 
a Lima, al Congreso Latinoamericano de Derecho Informático: 
http://www.alfa-redi.org/lima/programa.htm#licenciamiento

Purtroppo in quei giorni venne un maremoto e preferii a restare in 
Italia: ne parlarono loro.

Sì, questi studiosi conoscono CopyZero e le licenze CopyZero X proprio 
perché offrono la soluzione al problema che loro stanno cercando di 
risolvere.
Anche nell'e-book di COLORIURIS si parla di CopyZero.

Il futuro dell'open content è ancora tutto da scrivere: lo scriveremo 
studiano i problemi, non certamente giocando alla licenza più bella.


Ma anche in tesi e manuali giuridici si parla del vantaggi di CopyZero e 
delle licenze CopyZero X:
te lo dico non per vanità ma perché è strano che proprio le persone più 
competenti "si facciano abbindolare" da me. :-)


Comunque, ognuno si faccia la sua opinione.
Io però vorrei discutere soltanto della materia e lasciare davvero alle 
spalle le diatribe personali.

C'è talmente tanto da dire, di serio e concreto, in questa materia, che 
non credo ci sia molto tempo da dedicare ad altro.
Almeno: io non ho altro tempo.

Spero intanto di averti dato qualche spunto per approfondire le tue 
conoscenze.
Io ragiono solo ed esclusivamente in questa ottica: la ricerca di cose 
nuove da imparare e da sperimentare.


>
>
>eh che siccome gli yue (gruppo che ha suonato l'anno scorso ad
>hackmeeting) sono da anni impegnati al riguardo, come si legge dal loro
>manifesto http://www.yue.it/en/ e anche io, queste sono cose che conosco
>:)
>
>  
>

Quelle cose, invece, io le ho vissute sulla mia pelle. :-/



Saluti,
n.a.g.
_______________________________________________
Hackmeeting mailing list
Hackmeeting@inventati.org
https://www5.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting

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