Sfruttati economicamente e dominati politicamente, i maya sopravvissero ai traumi successivi della conquista, delle epidemie, dellinquadramento nei pueblo spagnoli e dei lavori forzati. In maniera semiclandestina, diedero vita a un mondo favoloso in cui l'identità comunitaria, le espressioni religiose, i miti di origine e le spinte utopiche sono altrettante espressioni di una tenace volontà di resistenza. Il sapere esoterico dei sacerdoti maya si sgretolò rapidamente, però lantica religiosità popolare abitata dalle divinità minori, dai signori della montagna e dalle forze soprannaturali che proteggono la comunità, si mantenne viva.
"... vedendo quanti morti e quanti feriti c'erano, abbiamo chiesto aiuto alla
Croce Rossa di San Cristobal e siamo venuti con loro. Siamo arrivati all'una di martedì
ma a Majojomut c'era la polizia e siamo andati via. Siamo tornati alle 4 e 30 della
mattina.
Abbiamo trovato 45 morti: 21 donne, 14 bambini, 9 uomini e un neonato, tutti di 'Las
Abejas'... ho visto che una aveva la testa spaccata... ho visto una bambina uccisa a colpi
di machete...
Poi hanno cominciato a portarli via uno ad uno."