Cronache dalla città                                                                     4


IN PIAZZA PER FERMARE
I CRIMINALI IN DIVISA

Foto manif 2.gif (386095 byte)Gli abusi della polizia stanno finalmente suscitando l’indignazione e la reazione della popolazione. E’ una sensazione che è legittimata da quanto abbiamo visto nelle scorse settimane, dopo il pestaggio selvaggio di un giovane tifoso dell’Hcl da parte di una decina di agenti della Polizia comunale di Lugano (Polcom) in occasione di una partita contro il Davos.

Come si ricorderà, il giovane era stato fermato, peraltro senza che vi fossero gli estremi, ammanettato e picchiato dagli agenti, i quali gli hanno procu-rato gravi lesioni: contusioni, escoriazioni multiple con ema-toma ad occhiale, ematoma lobo auricolare sinistro, ematoma spalla destra, escoriazioni multiple alla schiena, ai polsi (manette), alle ascelle, sanguinamento del timpano sinistro.Recita così il certi-ficato medico rilasciato la sera dell’accaduto dal pronto soccorso dell’Ospedale Civico. Per fortuna il grave fatto non ha lasciato indifferenti le compagne e compagni del Csoa il Molino e della Lega svizzera per i diritti dell’uomo, che immediatamente hanno provveduto ad organizzare una manifestazione popolare di protesta, tenutasi sabato 13 marzo a Lugano. Circa 400 persone sono scese in piazza per gridare la loro rabbia contro la polizia. Una presenza importante se si tien conto che l’evento è stato organizzato nel giro di pochi giorni.

Foto manif 1.gif (625396 byte)Questo non giustifica però l’indifferenza di quei politici che si spacciano socialisti o di sinistra e che alla manifestazione hanno brillato per la loro assenza. Eppure gli abusi sono all’ordine del giorno: oltre ai fatti più eclatanti, come il pestaggio dei manifestanti leghisti di qualche anno fa, la brutale aggressione al parco del Tassino, la strage della Stampa, e l’induzione al suicidio del detenuto Erminio Criscione (l’autopsia ha rivelato che il carcerato era stato torturato), bisogna ricordare che la polizia abusa quasi sistematicamente del suo potere.

Si pensi alle violenze che subiscono i soggetti più deboli ed emarginati, gli stranieri in particolare. Val la pena poi ricordare che la Polcom sfrutta spesso gli eventi sportivi per dar sfogo alle proprie frustrazioni. Si tratta infatti di situazioni in cui regna confusione e tensione, che garantiscono agli agenti una sorta di immunità. Per fortuna in questa occasione ai criminali in divisa è andata male. La risposta è stata decisa. Quasi 400 persone hanno invaso le vie cittadine per chiedere giustizia, giustizia per tutti. Per la Polcom è stata senza dubbi una grande umiliazione. Un’umiliazione a cui devono seguire però una condanna penale e il solle-vamento dei responsabili dal loro incarico.Spetterà innazitutto al Procuratore generale Luca Marcellini accertare i fatti e promuovere l’accusa degli agenti coinvolti, i quali, come per tutti i cittadini, dovranno rispondere del loro gesto di fronte ad una corte penale.

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Nessuno crede che si arriverà ad una condanna esemplare, ma sicuramente nessuno potrà accettare l’insabbiamento dell’inchiesta. E soprattutto nessuno tollererà il ripetersi di simili eventi.