Gli abusi della polizia stanno finalmente suscitando lindignazione e
la reazione della popolazione. E una sensazione che è legittimata da quanto abbiamo
visto nelle scorse settimane, dopo il pestaggio selvaggio di un giovane tifoso
dellHcl da parte di una decina di agenti della Polizia comunale di Lugano (Polcom)
in occasione di una partita contro il Davos.
Come si ricorderà, il giovane era stato fermato, peraltro senza che vi fossero gli estremi, ammanettato e picchiato dagli agenti, i quali gli hanno procu-rato gravi lesioni: contusioni, escoriazioni multiple con ema-toma ad occhiale, ematoma lobo auricolare sinistro, ematoma spalla destra, escoriazioni multiple alla schiena, ai polsi (manette), alle ascelle, sanguinamento del timpano sinistro.Recita così il certi-ficato medico rilasciato la sera dellaccaduto dal pronto soccorso dellOspedale Civico. Per fortuna il grave fatto non ha lasciato indifferenti le compagne e compagni del Csoa il Molino e della Lega svizzera per i diritti delluomo, che immediatamente hanno provveduto ad organizzare una manifestazione popolare di protesta, tenutasi sabato 13 marzo a Lugano. Circa 400 persone sono scese in piazza per gridare la loro rabbia contro la polizia. Una presenza importante se si tien conto che levento è stato organizzato nel giro di pochi giorni.
Questo non giustifica però
lindifferenza di quei politici che si spacciano socialisti o di sinistra e che alla
manifestazione hanno brillato per la loro assenza. Eppure gli abusi sono allordine
del giorno: oltre ai fatti più eclatanti, come il pestaggio dei manifestanti leghisti di
qualche anno fa, la brutale aggressione al parco del Tassino, la strage della Stampa, e
linduzione al suicidio del detenuto Erminio Criscione (lautopsia ha rivelato
che il carcerato era stato torturato), bisogna ricordare che la polizia abusa quasi
sistematicamente del suo potere.
Si pensi alle violenze che subiscono i soggetti più deboli ed emarginati, gli stranieri in particolare. Val la pena poi ricordare che la Polcom sfrutta spesso gli eventi sportivi per dar sfogo alle proprie frustrazioni. Si tratta infatti di situazioni in cui regna confusione e tensione, che garantiscono agli agenti una sorta di immunità. Per fortuna in questa occasione ai criminali in divisa è andata male. La risposta è stata decisa. Quasi 400 persone hanno invaso le vie cittadine per chiedere giustizia, giustizia per tutti. Per la Polcom è stata senza dubbi una grande umiliazione. Unumiliazione a cui devono seguire però una condanna penale e il solle-vamento dei responsabili dal loro incarico.Spetterà innazitutto al Procuratore generale Luca Marcellini accertare i fatti e promuovere laccusa degli agenti coinvolti, i quali, come per tutti i cittadini, dovranno rispondere del loro gesto di fronte ad una corte penale.
Nessuno crede che si arriverà ad una condanna esemplare, ma sicuramente nessuno potrà accettare linsabbiamento dellinchiesta. E soprattutto nessuno tollererà il ripetersi di simili eventi.