Editoriale

"Le parole "compagno", "controinformazione", "antagonista",... perdevano molto di significato in un contesto simile...man mano che andava trasformandosi in un movimento popolare ..., vedeva stemperare la sua iniziale rigidità ideologica e l’obbiettivo di costituirsi come avanguardia, per lasciare spazio ad elementi come il continuo confronto, l’ascoltare, la democrazia diretta,..." (liberamente tratto dall’introduzione di "Subcomandante Marcos - I racconti del vecchio Antonio", Moretti & Vitali Editori).

Siamo stati invitate/i a riflettere su questo argomento, dapprima come gruppo Redazione, poi come Assemblea, dal contributo scritto di un validissimo collaboratore - studente. Nella lettera ci segnalava che nel corso della vendita de "il Molino", aveva riscontrato un atteggiamento di chiusura nei confronti dell’utilizzo di un LESSICO definito in grandi linee come "distruttivo ed un pò superato". Si diceva dispiaciuto da questo fatto, in quanto riteneva che il nostro periodico proponesse una "critica sociale propositiva".Ci chiedeva perciò di valutare la possibilità di sostituire questa terminologia con espressioni equivalenti, più chiare nell’ambito odierno di un preteso totale crollo degli ideali di sinistra e con una valenza positiva. Ci risulta estremamente difficile abbandonare certe espressioni, in quanto tra noi e queste intercorre un legame profondo, quasi affettivo, poiché fanno parte della nostra storia come donne ed uomini di sinistra, della nostra formazione politica e quindi del nostro pensiero. Riteniamo d’altronde che sia estremamente importante per "il Molino" il fatto che il proprio grido arrivi al maggior numero di persone possibile, al fine di ampliare il dibattito e la presa di coscienza che permetta di lasciarci alle spalle gli effetti deleteri che il neoliberismo impone alla maggior parte dell’umanità.

Siamo ancora in pieno dibattito sulla questione, desideriamo perciò coinvolgere in questa controversia il maggior numero possibile di persone, al fine di giungere ad una linea in cui più o meno tutte/i possano rispecchiarsi. Potete inviare i vostri contributi al Gruppo Redazione (...indirizzo, fax, E-mail...) (Tutti i dati sono in ultima pagina).

Un’altra questione che riteniamo importante condividere è quella della DISTRIBUZIONE, che di fatto rimane un nostro problema come gruppo redazione. Abbiamo assolutamente bisogno di una ventata di nuove forze che contribuisca in tal senso. Concretamente è possibile annunciarsi telefonicamente o partecipando alla riunione di Redazione ogni domenica verso le 17.00 -17.30, come punto di riferimento per la distribuzione in una zona (alcune librerie, edicole, locali, canapai,...) o scuola. Oppure passando parola in maniera persuasiva sulla possibilità di abbonarsi (versando 18 Fr per 6 mesi, 36 per 1 anno, sul conto 69-38594-0 causale "Abbonamento"). L’obbiettivo sarebbe quello di garantire una presenza per lo meno decente in tutto il Ticino, se poi riuscissimo ad abbattere qualche barriera in più, non potremmo che esserne estremamente liete/i e fiere/i.

Saluti libertari e buona resistenza.