Internazionali                                                                             10


BREVE STORIA DEL MRTA

Chi pensa che l’MRTA sia nato e morto con l’occupazione dell’ambasciata giapponese a Lima, si sbaglia.

Il Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru nasce tra il 1983 e il 1984 principalmente dalla fusione di due gruppi dell’estrema sinistra il MTA e il MIR-IV. Il Leader è Victor Polay Campos (figlio di uno dei fondatori dell’APRA: partito di ispirazione socialista-populista) che si era opposto con decisione alla dittatura militare alla fine degli anni ’70 prima di terminare i suoi studi in Europa. La regione scelta come base di sviluppo della guerriglia è il dipartimento di San Martin, nel nord del Perù, nella regione della selva orientale: questa regione presentava degli aspetti favorevoli. Oltre alle carat-teristiche ambientali, infatti era una regione dove i contadini erano forte-mente politicizzati e potevano costituire un’adeguata base di reclutamento. D’altra parte l’Mrta si diffuse in tutto il territorio peruviano grazie anche al settore legale dell’organizzazione costituito dall’UDP un partito che ha partecipato alle elezioni (per es. nel ’90 si presentò insieme con Izquierda Unida).

Nel 1985 con la vittoria alle elezioni presidenziali di Alan Garcia, candidato dell’APRA, l’MRTA decide una tregua unilaterale per non ostacolare il programma populista del governo ma, di fronte alla repressione messa in atto da questo e alla disastrosa politica economica, riprende le ostilità. Il 1987 è un anno in cui vengono realizzate azioni militari molto importanti, l’apertura del fronte nord-orientale culmina con l’occupazione della Valle della Sisa per due settimane e la presa di Juanjui, una città di 25.000 abitanti e capoluogo di provincia.

Nel 1988 ha luogo una riunione del Comitato Centrale alla quale partecipano delegati provenienti da tutte le regioni del Perù in cui viene definita la linea politica e militare dell’organizzazione in base a una dettagliata analisi della situazione storica, politica ed economica, che viene definita pre-rivoluzionaria: probabilmente i documenti prodotti da questo CC costituiscono l’apice dal punto di vista politico-teorico. Nel 1989 nel corso di un’incursione casuale in un albergo di Huancayo viene arrestato Victor Polay. Resterà poco in carcere: con un’azione spettacolare nel ’90, subito dopo l’elezione di Fujimori, l’MRTA libererà 47 militanti, fra cui il suo comandante, dal carcere di Canto Grande a Lima, attraverso un tunnel sotterraneo lungo più di 300 m. scavato dall’esterno fino al braccio dove erano detenuti i Tupacamaristas. Nel frattempo l’Mrta aveva incassato alcune sconfitte: la più grave fu il massacro di Los Molinos nella quale persero la vita almeno 60 combattenti, molti veterani di Juanjui e del Battaglione America (una campagna internazionalista in Colombia a fianco del M-19), la maggior parte furono giustiziati a sangue freddo dopo aver esaurito le munizioni. Nel ’92 con l’autogolpe di Fujimori le cose si modificano: la repressione è feroce e colpisce sia la guerriglia sia tutti i settori in cui poteva trovare appoggio. I metodi usati dallo stato peruviano sono gli stessi utilizzati in altri paesi dell’America Latina: restrizioni delle libertà, sparizioni, sequestri, omicidi politici, ecc. Tra il ’92 e il ’93 molti leaders dell’MRTA, fra cui Victor Polay, vengono arrestati, le condizioni politiche sono cambiate: il movimento popolare è in declino e quindi la Direzione Nazionale opta per un ripiegamento strategico e per un accumulo di energie per il futuro. Nel ’95 c’è una nuova offensiva ma l’esito è deludente e alla sconfitta militare si associa la cattura di Miguel Rincon, uno dei massimi dirigenti. Nuovamente l’MRTA, conscio della situazione sfavorevole, evita la sfida aperta e si limita alla propaganda armata nelle regioni dove è maggiormente radicato, continuando comunque a infliggere perdite all’eser-cito. L’occupazione dell’ambasciata giapponese e la conclusione della vicenda è storia recente e conosciuta: da allora ci sono stati altri arresti ai danni dell’MRTA che tuttavia mantiene ancora una colonna attiva.

La stampa peruviana non da notizia degli scontri che avvengono regolarmente tra la guerriglia (Sendero Luminoso e MRTA) e l’esercito, ma secondo altre fonti c’è una ripresa dell’attività guerrigliera.