CAPITOLO 5°

Intanto in India...
I contadini del Karnataka (sud dell'India) cominciarono a ridurre i campi di sperimentazione della Monsanto esistenti nella regione. Il ministro dell'agricoltura del Karnataka in una conferenza stampa fu obbligato dai giornalisti a rivelare i luoghi dove gli  esperimenti  sul cotone venivano realizzati. Migliaia di contadini occuparono e bruciarono i campi di fronte alle telecamere, in un'azione di disobbedienza civile annunciata e aperta.
Questa azione segna l'inizio di una campagna di azione diretta dei contadini contro la biotecnologia, che riceve il nome "Operazione Bruciare Monsanto", che non cesserà fino a quando le multinazionali  come Monsanto, Novartis, Pioneer ecc se ne andranno dall'India. I rappresentanti dei movimenti contadini di altri tre stati dell'India (in cui  anche Monsanto sta realizzando esperimenti) organizzarono una campagna.
La campagna contro l'ingegneria genetica e i brevetti sugli esseri viventi è contro Monsanto e l'Organizzazione Mondiale del Commercio. Inoltre raccomandano a chi ha investito in Monsanto di recuperare i propri soldi prima che siano ridotti in cenere.
Il presidente degli agricoltori del Karnataka ha dichiarato che " Sappiamo che fermare la biotecnologia in India non sarà di grande utilità  se si continua a praticarla in altri paesi il bioinquinamento non si ferma alle frontiere. Pensiamo anche che il tipo di azioni che si realizzeranno in India hanno il potenziale non solo di cacciare queste multinazionali assassine dal nostro paese: se giochiamo bene le nostre carte a livello globale e  coordiniamo il nostro lavoro, queste azioni possono anche convertirsi in una sfida per la sopravvivenza si queste imprese sul mercato".
"Per questi motivi", continua Nanjundaswamy stiamo  organizzando una convocazione internazionale contro  la Monsanto e il resto della mafia biotecnologica. Ci auguriamo che ciò ispiri tutta la gente che sta facendo un brillante lavoro contro l'ingegneria genetica, e molta altra che fino ad ora non se ne è occupata a unire i propri sforzi e azioni a livello globale."
"Questo è un buon momento per attaccare Monsanto, a causa dei suoi intenti megalomani si monopolizzare l'industria della vita a tempo di record. Ora si trova in mezzo a un processo  di ristrutturazione in uno sforzo disperato pe sopravvivere, perché non può pagare le sue fatture. E' un buon momento anche a causa dei vari recenti scandali (come la distruzione  dell'edizione completa del numero monografico della rivista The Ecologist, dedicata a Monsanto; lo scandalo della "tecnologia terminator", l'introduzione illegale di cotone biotech in Zimbawe..) hanno contribuito ad aumentare la sua reputazione come assassino multinazionale, che come creatore dell' Agente Orange (diossina) nella guerra in Vietnam era sufficientemente nota" termina Nanjundaswamy.

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