Canados


1 Ottobre 2014
Sono ormai otto giorni che l'USB Lavoro Privato è in presidio insieme ai lavoratori in una tenda davanti al cantiere della Canados, società che costruisce yacht di lusso ad Ostia (Roma), per protestare sulla grave situazione che coinvolge circa 80 lavoratori, da oltre tre anni in cassa integrazione e senza prospettive concrete di essere riassorbiti nel ciclo produttivo dell'azienda. L'altra mattina il colpo di scena. I lavoratori sono venuti a conoscenza che la società ha aperto da luglio lo stato di dimissione. Hanno bloccato per alcune ore l' accesso al cantiere, ottenendo l' impegno della Regione Lazio alla apertura di in tavolo istituzionale. L' USB Lavoro Privato, sindacato maggiormente rappresentativo in azienda, prende atto positivamente dell'impegno assunto dal vice Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Massimiliano Valeriani, che ieri ha raggiunto il presidio ed ha annunciato la convocazione per venerdì 3 ottobre del tavolo istituzionale tra la Regione, le istituzioni locali, l'azienda e l' USB. L' USB mantiene il presidio permanente e la mobilitazione a sostegno dei lavoratori di Canados. La situazione Canados è piuttosto complicata e se da una parte si segnala per la evidente assenza di Cgil, Cisl e Uil, dall'altra mette in luce la volontà dei lavoratori di dire no ai ricatti dell'azienda. Il regime di cig, infatti, nonostante gli accordi è stato gestito, dicono i lavoratori, in modo poco trasparente. E' per questo motivo che ad un certo punto della vicenda un bel gruppo di dipendenti ha deciso di rivolgersi a Usb, scongiurando il pericolo di una "black list" per i licenziamenti.