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Rete Nazionale Sprigionare

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PER UN 12 DICEMBRE DI VERITA' E LIBERTA'

E' nostra intenzione costruire una iniziativa nazionale di discussione CONVEGNO, ed azione CORTEO, da tenersi a Milano delle giornate del 13 e 14 dicembre 1997.

E' un invito rivolto innanzitutto al popolo dell'Europa sociale del meeting di Venezia di settembre, a quello delle marce europee, a quanti si battono contro il precariato, la disoccupazione, per il lavoro, redditi e diritti garantiti.

A ridosso dell'anniversario della strage di piazza Fontana, memoria e trasformazione, VERITA' e LIBERTA', ci è sembrata la coppia più adeguata ad opporsi alle forze che troppo a lungo hanno impedito e impediscono il mutamento.

La nostra presunzione è quella di credere che dalla verità su quegli anni e quelle stragi debba necessariamente scaturire libertà per coloro che anche contro di esse hanno lottato.

VERITA'

Si è fatto di tutto intorno alla strage di piazza Fontana, a Brescia, Bologna, Ustica, compresi i processi. Di tutto non per scoprire la verità, ma per occultarla. La verità storica e politica è rimasta per anni patrimonio dei movimenti, imbrigliata dai silenzi, omissioni, depistaggi, fino all'apposizione del segreto di stato, poi è diventata senso comune di larga parte del paese, senza che a ciò corrispondesse però azione adeguata. Anzi, ancora oggi è piegata agli interessi di chi la vuole complice nella conservazione dell'esistente.

LIBERTA'

Verità custodite gelosamente come, ancora oggi, 180 detenuti politici. In base a quella legislazione d'emergenza che è figlia legittima delle stragi di stato.

Rilanciare una battaglia per la liberazione dei prigionieri politici ed il ritorno degli esuli, al di là della soluzione tecnico-legislativa (indulto, amnistia...) ed aprirne un'altra per abolire dalla nostra legislazione le norme eccezionali, diventate ordinario governo dell'ordine pubblico, del sistema carcerario, dalla vita stessa nei territori.

Vorremmo inoltre che vi fosse lo spazio per discutere ancor più in generale: il filo che corre lungo quegli anni come occasione di una irruzione forte di società, di vita reale, in un dibattito troppo spesso consegnato all'astrattezza, e rintracciare dunque la "politicità" del carcere nei tratti della legislazione contro l'immigrazione, in quella proibizionista, nei diritti perennemente deformati da quel blocco sociale dominante che vorrebbe riscrivere e reinterpretare la storia.

 

Rete Sprigionare

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