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Rete Nazionale Sprigionare

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Smobilitare? ... No, Grazie

In concomitanza con la ripresa del lavoro parlamentare, riprendiamo la parola ATTRAVERSO LA MOBILITAZIONE per interrogare di nuovo il mondo politico sulle possibili soluzioni da dare IMMEDIATAMENTE ai più urgenti tra i problemi della popolazione detenuta.

Ribadiamo i nostri obiettivi immediati:

Se il mondo politico nel suo complesso non è in grado di avviare nell’immediato nessuna di queste piccole riforme, allora esso abbia almeno il coraggio di "raffreddare" la situazione interna alle carceri con un condono generalizzato di almeno tre anni.

Noi siamo convinti che la formidabile combinazione creatasi tra la ripresa di un significativo movimento di lotta interno alle carceri e la mobilitazione di una parte del mondo giovanile, dell’associazionismo e di alcuni settori del mondo politico, è a tutti gli effetti la rara ma indispensabile condizione per contrastare le ricorrenti campagne forcaiole e per procedere ad una maggior sensibilizzazione della "pubblica opinione" verso i problemi dell’emarginazione e del carcere.

Del resto, la nostra ostinazione nella lotta è dovuta alla consapevolezza che soltanto vincendo oggi su alcuni obiettivi immediati, sarà possibile affrontare nel nuovo anno questioni come la riforma generale del codice penale (a partire dall’abolizione dell’ergastolo) e della legalizzazione delle droghe (eliminando la fonte di tutti i reati connessi con la loro produzione, distribuzione e consumo).

Noi non abbiamo quindi alcuna intenzione di "smobilitare". Anzi, nel mentre iniziamo oggi uno sciopero dei lavoranti e dei detenuti studenti, accompagnato da altre forme di protesta, invitiamo tutte le carceri d’Italia ad organizzare una mobilitazione unitaria nei giorni 10, 11 e 12 dicembre, che abbia come forme di espressione lo sciopero del carrello, lo sciopero dei lavoranti o quanto altro di legale la nostra fantasia saprà trovare.

Anche in questa occasione invitiamo i movimenti giovanili, le associazioni del volontariato, le parti del mondo politico più sensibili ai nostri problemi, gli ambienti della cultura e dell’informazione a sostenere con decisione le nostre ragioni.

Roma, 19 novembre 1997

                         I detenuti in lotta                                     

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