Il 9 gennaio, tre sans papiers di Saint-Bernard, ex-scioperanti della fame, sono stati espulsi verso Bamako su un aereo dell'Air France, cloroformizzati, con catene ai piedi e polsi legati con nastro adesivo; il 25 gennaio, un sans papiers del 3° collettivo rifiuta di imbarcarsi su un aereo dell'Air France con destinazione Pekino: due esempi recenti della politica di espulsione del governo Juppé di cui l'Air France ha accettato di essere lo strumento privilegiato.
Dall'agosto scorso, Debré ha risposto alla mobilitazione in favore dei Sans papiers con la repressione. Debré ha annunciato il suo intento di aumentare il numero di charter, da 2 a 3 per mese. Perciò, può contare su Air Charter, filiale di Air France. Scotch, iniezioni di psicofarmaci, cloroformio: Air France ha fatto sua la politica governativa in materia di immigrazione organizzando charter verso l'Africa, l'Asia o l'Europa dell'Est; charter che il dispositivo militar-poliziesco di Vichy-pirate (Ndt. Il nome ufficiale è Vigie-pirate ed è stato dato all'operazione di lotta antiterrorismo dopo gli attentati a Parigi) riempie a richiesta.
Con i suoi voli regolari e i suoi charter, l'Air France partecipa attivamente alla banalizzazione di queste partenze forzate che, malgrado le promesse ministeriali, dividono le famiglie e mandano alla morte dei malati che non potranno essere curati nel paese di destinazione. Air France mette anche il suo servizio d'ordine a disposizione della polizia, come il 9 gennaio scorso a Roissy. Il suo zelo si esercita anche contro gli stranieri che partono verso la Francia: alcuni dei suoi dipendenti praticano il controllo "secondo la faccia" dei passeggeri e rifiutano l'imbarco di quelli che non hanno il visto, oltrepassando il loro ruolo per diventare veri e propri sbirri.
Inversamente, l'atteggiamento coraggioso del personale di terra di Roissy ha dimostrato che la resistenza alla xenofobia progredisce dappertutto. Questi dipendenti si erano rifiutati di fornire la loro collaborazione per il decollo di un charter nell'agosto scorso costringendo così lo Stato ad usare un aereo militare.
Dopo una prima occupazione dei locali dell'Air France sugli Champs-Elysées il 23 Aprile 1996 e malgrado l'opposizione affermata dai sindacati, per esempio durante la manifestazione a Roissy l'anno scorso, la politica di questa compagnia non è cambiata!
Noi occupiamo oggi, Sabato 1 Febbraio, i locali dell'Air France, simultaneamente a Lille, Parigi e Lione, per denunciare questa collaborazione e lanciare un appello al boicottaggio delle linee Air France fin a quando questa compagnia si comporterà come "ausiliare di polizia"
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