Di fronte alla dinamica del movimento dei sans-papiers, il governo si è trovato questestate in una posizione delicata: intrappolato tra i suoi discorsi di fermezza e il carattere inapplicabile delle leggi sugli stranieri. Non ha saputo quindi trovare altra "soluzione politica" che il ricorso al manganello. Invece di risolvere la questione lhanno complicata.
La spettacolarizzazione dello sgombero, a colpi di ascia, della chiesa di S.Bernard destinato a dare "un segnale forte ai candidati allimmigrazione" ed a mostrare allopinione pubblica la determinazione del governo a lottare contro limmigrazione clandestina ha avuto, dal loro punto di vista, degli effetti parziali. Questo sgombero e il successivo apparato militare di voli charter, hanno creato in Mali, Senegal e Tunisia dei risonanti movimenti in sostegno degli espulsi, causando gravi problemi a questi governi "amici della Francia" (e del partito gaullista) e seri problemi diplomatici al governo francese. Il pietoso epilogo giudiziario (1.500 vacche pazze e decina di funzionari mobilitati per arrivare allespulsione di 8 persone) ha definitivamente ridicolizzato le spacconerie repressive di Debrè Zero. Di fronte a questo spreco, i pochi punti di opinione favorevole recuperati allinterno dellelettorato di Le Pen sono una ben magra e ambigua consolazione. Questa attitudine confusa dimostra soprattutto che il governo non ha nessuna voglia di vedere aprisi, sulla difficile questione dei sans-papiers e dellimmigrazione, un nuovo fronte sociale. Quanto alla polizia, che deve gestirsi quotidianamente questa situazione inestricabile, sembra che sia andata a ruota libera dimostrando i primi segni di nervosismo.
La sera stessa dello sgombero di S.Bernard, alla fine del tradizionale percorso "Republique - Nation", nella manifestazione circola lo slogan "A Vincennes, A Vincennes!!". E lì che i sans-papiers di S.Bernard sono tenuti in custodia dagli sbirri. Così parecchie migliaia di persone decidono di proseguire la manifestazione oltre la piazza della Nation, attraversando il bosco di Vincennes, per assediare finalmente, sul far della notte, il centro di ritenzione. Il servizio dordine poliziesco decide allora di lanciare lacrimogeni e di procedere a brevi cariche. La folla testarda rimane di fronte al centro di ritenzione ed e solo verso mezzanotte che gli ultimi manifestanti decidono di andarsene. Comincia allora il linciaggio di alcuni manifestanti isolati da parte degli sbirri.
Domenica 25 agosto si festeggia, davanti alla sede del Comune, la liberazione di Parigi (seconda guerra mondiale) alla presenza dei ministri degli Interni e della Giustizia. Temendo una manifestazione, la polizia svolge un vasto dispositivo per dissuadere i passanti dallidea di andare festeggiare la Liberazione con gli sbirri. Nonostante gli arresti preventivi , la polizia non può impedire il raduno di 200 manifestanti che hanno risposto allappello del Collettivo dei "Papiers pour tous!" La festa della polizia e definitivamente rovinata dagli slogan "Manouchian era un migrante! Jean Moulin un clandestino !". Arrabbiati per aver visto il loro giorno di gloria disturbato da ricordi storici e recenti piuttosto brutti, gli sbirri reagiscono violentemente: un notevole gruppo di manifestanti e caricato mentre un altro si ritrova rinchiuso e circondato in una piccolissima stradina per essere poi manganellato. La violenza della carica è tale che il gruppo compatto di manifestanti, alcuni dei quali sono feriti, è costretto a rompere il cordone di celerini che blocca laltra uscita della stradina. Una settantina di manifestanti sono fermati, messi in fretta nei blindati per essere portati in Questura. Qualche ora dopo sono rilasciati senza essere stati denunciati, davanti alla mancanza evidente di reato.
Contemporaneamente, altri manifestanti, presto raggiunti da quelli scappati dalla trappola del Comune di Parigi, sono davanti al Tribunale amministrativo che sta deliberando sulla validità delle ordinanze di espulsione dei sans-papiers di S.Bernard. La voce circola allinterno dei manifestanti: un furgone cellulare deve condurre dei sans-papiers al centro di ritenzione. I manifestanti, allora, si raggruppano sulla traiettoria del blindato, azione pacifica e simbolica visto che a meno di 100 metri si trovano centinaia di sbirri in divisa e in borghese pronti ad intervenire. Lautista continua tuttavia la sua strada e investe un manifestante schiacciandogli un piede. Mentre i manifestanti fuggono di fronte alla violentissima carica degli sbirri, un manifestante X che stava portando il ferito dentro un bar per dargli assistenza, e violentemente fermato dagli sbirri. Dopo averlo ammanettato e caricato nel furgone, gli sbirri si sfogano su di lui e su 3 altri arrestati. Condotti al commissariato, rimangono fino a mezzanotte con le manette ed e solo verso le 4 della mattina che X sarà portato allospedale per subire esami. Tutti e 4 sono stati denunciati e ad uno di loro, processato il giorno dopo, sono stati inflitti 3 mesi di condizionale; gli altri saranno processati alla fine di settembre.
Mercoledì 28 agosto, una manifestazione per i sans-papiers parte da Republique. Il corteo di 15.000 persone è molto vivace. I primi scontri si svolgono attorno della chiesa di S.Bernard, trasformata per loccasione in un campo di battaglia dalle forze dellordine, che rendono questo quartiere a forte componente popolare e immigrata una zona occupata. Alla fine del corteo, un migliaio di persone decidono di proseguire in corteo pacifico per raggiungere Belleville sciogliendosi poi tranquillamente. E a questo punto che la polizia decide di andare a picchiare a caso passanti o presunti manifestanti, nellintero quartiere. Davanti a un bar dove beve pacificamente un bicchiere, M.Y. è manganellato, il bicchiere che aveva in mano si rompe e gli taglia la mano. Altri sbirri lo vedono e lo picchiano ancora... Al bar "Le Zorba", C.G. è fermato da 2 sbirri in borghese che lo picchiano per poi portarlo fuori e continuare il pestaggio. C.G. si ritrova in un furgone e poi nel commissariato dove dovrà aspettare le 2 della mattina per essere ricoverato in ospedale, al reparto rianimazione. Per ore si teme la necessità di un intervento chirurgico dovuto ad un serio ematoma al fegato. La serata prosegue e la polizia continua la sua opera. Alla fine, più di 100 fermi di cui 11 saranno seguiti da denuncia. 3 persone picchiate durante la notte faranno denuncia e numerose persone saranno convocate dalla IGS (polizia della polizia).
E stata una serata divertente per la polizia, qualunque sia stato il motivo: vendetta per la manifestazione durante la commemorazione della liberazione di Parigi, o sentimento di totale impunità, o la decisione strategica di intimidire un movimento imbarazzante per il governo, o quantaltro. Sappiamo solo che le persone picchiate e ferite non hanno intenzione di accettare questi comportamenti e sono pronte a difendere i loro diritti.