A cura di RedB
Il 6 Gennaio 2010 ad Ankara attivisti antimilitaristi hanno
organizzato una conferenza stampa in via Yuksel in solidarietà
con l'obiettore di coscienza Enver Aydemir. Nonostante il fatto che
l'iniziativa fosse autorizzata, la polizia, a conferenza conclusa, ha
portato i partecipanti in questura per identificarli, accusandoli di
resistenza e propaganda contro il servizio militare. Un centinaio di
poliziotti ha circondato gli attivisti, principalmente anarchici,
aggredendoli e portandoli in un carcere, dove sono rimasti per oltre 20
ore, subendo gravi maltrattamenti dagli agenti di custodia che
cercavano di imporrei loro di firmare dichiarazioni preparate dalla
polizia. Nella notte ci sono state proteste per le strade di Ankara. Il
giorno successivo, in un aula di tribunale pieno di solidali, 22 degli
arrestati sono stati rilasciati. Rimane in custodia Volkan Sevic,
attivista anarchico. Continuano le proteste per la sua liberazione.
Fonte:
www.anarkismo.net
Il 15 gennaio attivisti del movimento anarchico/antiautoritario
Azione Autonoma, attiva in Russia, Bielorussia e Ucraina, hanno tenuto
un presidio davanti all'ambasciata britannica di Mosca in
solidarietà con Joe Glenton, soldato disertore e attivista
contro la guerra, arrestato dopo aver parlato a una manifestazione
contro la guerra il 24 ottobre a Londra. I manifestanti hanno esposto
uno striscione con scritto "Meglio un disertore che un assassino"
riferito a Glenton, soldato da cinque anni che è stato mandato
in Afghanistan per la prima volta nel 2006. La manifestazione è
stata tenuta sotto stretta osservazione dalla polizia, ma si è
svolta senza forti tensioni o arresti.
Fonte:
www.avtonom.org
Il centro di detenzione di Vincennes è la più
grande prigione per i sans-papier in Francia. Il 21 giugno 2008 un
detenuto che aveva reclamato invano di essere medicato è morto.
Il giorno seguente, nel corso di una rivolta collettiva, il centro
è andato in fumo. Dieci persone sono incolpate per questa
rivolta e tra il 25 e il 27 gennaio di quest'anno si terrà il
processo .
Essere solidali con gli incolpati dell'incendio di Vincennes significa
essere solidali, in un modo o in un altro, con tutti coloro che si
rivoltano contro un mondo dove milioni di vite sono sospese ad un pezzo
di carta per essere "in regola".
330 prigionieri nel carcere greco di Grevana hanno iniziato uno
sciopero della fame lunedì 11 gennaio, chiedendo la fine della
repressione dei detenuti e il rispetto dei diritti elementari. Nel loro
comunicato i detenuti in lotta denunciano l'uso ripetuto della
perquisizione anale, anche per il più breve trasferimento per
motivi medici. Chi rifiuta la perquisizione viene messo in isolamento e
deve affrontare provvedimenti disciplinari. Il comunicato denuncia
anche varie altre forme di persecuzione gratuita, ritardi burocratici
assurdi, l'assenza di personale medico, la mancanza di spazi per l'ora
d'aria, e il fatto che i detenuti siano costretti a comprarsi tutto,
persino i cuscini per il letto. Lo sciopero della fame arriva 14 mesi
dopo la promessa di "riforma totale" del sistema carcerario fatta dal
governo precedente (in seguito a uno sciopero della fame di detenuti in
tutto il paese). Quattro mesi fa il nuovo governo ha reiterato la
promessa, assicurando che la riforma sarebbe stata varata
immediatamente. Ma questa "promessa" è finora rimasta tale.
Fonte:
www.libcom.org