Umanità Nova, n.2 del 24 gennaio 2010, anno 90

brevi dal mOndo


A cura di RedB

Turchia: repressione degli antimilitaristi

Il 6 Gennaio 2010 ad Ankara attivisti antimilitaristi hanno organizzato una conferenza stampa in via Yuksel in solidarietà con l'obiettore di coscienza Enver Aydemir. Nonostante il fatto che l'iniziativa fosse autorizzata, la polizia, a conferenza conclusa, ha portato i partecipanti in questura per identificarli, accusandoli di resistenza e propaganda contro il servizio militare. Un centinaio di poliziotti ha circondato gli attivisti, principalmente anarchici, aggredendoli e portandoli in un carcere, dove sono rimasti per oltre 20 ore, subendo gravi maltrattamenti dagli agenti di custodia che cercavano di imporrei loro di firmare dichiarazioni preparate dalla polizia. Nella notte ci sono state proteste per le strade di Ankara. Il giorno successivo, in un aula di tribunale pieno di solidali, 22 degli arrestati sono stati rilasciati. Rimane in custodia Volkan Sevic, attivista anarchico. Continuano le proteste per la sua liberazione.

Fonte:
www.anarkismo.net
 

Russia: presidio in solidarietà con disertore britannico a Mosca

Il 15 gennaio attivisti del movimento anarchico/antiautoritario Azione Autonoma, attiva in Russia, Bielorussia e Ucraina, hanno tenuto un presidio davanti all'ambasciata britannica di Mosca in solidarietà con Joe Glenton, soldato disertore e attivista contro la guerra, arrestato dopo aver parlato a una manifestazione contro la guerra il 24 ottobre a Londra. I manifestanti hanno esposto uno striscione con scritto "Meglio un disertore che un assassino" riferito a Glenton, soldato da cinque anni che è stato mandato in Afghanistan per la prima volta nel 2006. La manifestazione è stata tenuta sotto stretta osservazione dalla polizia, ma si è svolta senza forti tensioni o arresti.

Fonte:
www.avtonom.org

Francia. Settimana di solidarietà con i rivoltosi di Vincennes

Il centro di detenzione di Vincennes  è la più grande prigione per i sans-papier in Francia. Il 21 giugno 2008 un detenuto che aveva reclamato invano di essere medicato è morto. Il giorno seguente, nel corso di una rivolta collettiva, il centro è andato in fumo. Dieci persone sono incolpate per questa rivolta e tra il 25 e il 27 gennaio di quest'anno si terrà il processo .
Essere solidali con gli incolpati dell'incendio di Vincennes significa essere solidali, in un modo o in un altro, con tutti coloro che si rivoltano contro un mondo dove milioni di vite sono sospese ad un pezzo di  carta per essere "in regola".

Grecia: sciopero della fame dei detenuti

330 prigionieri nel carcere greco di Grevana hanno iniziato uno sciopero della fame lunedì 11 gennaio, chiedendo la fine della repressione dei detenuti e il rispetto dei diritti elementari. Nel loro comunicato i detenuti in lotta denunciano l'uso ripetuto della perquisizione anale, anche per il più breve trasferimento per motivi medici. Chi rifiuta la perquisizione viene messo in isolamento e deve affrontare provvedimenti disciplinari. Il comunicato denuncia anche varie altre forme di persecuzione gratuita, ritardi burocratici assurdi, l'assenza di personale medico, la mancanza di spazi per l'ora d'aria, e il fatto che i detenuti siano costretti a comprarsi tutto, persino i cuscini per il letto. Lo sciopero della fame arriva 14 mesi dopo la promessa di "riforma totale" del sistema carcerario fatta dal governo precedente (in seguito a uno sciopero della fame di detenuti in tutto il paese). Quattro mesi fa il nuovo governo ha reiterato la promessa, assicurando che la riforma sarebbe stata varata immediatamente. Ma  questa "promessa" è finora rimasta tale.

Fonte:
www.libcom.org

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