Golden Rice (riso d'oro).
Riso transgenico pubblicizzato dalle multinazionali del biotech come possibile panacea alla fame del mondo perché contiene vitamina A, secondo Greenpeace non contribuirà minimamente a risolvere il grave problema della denutrizione nei paesi in via di sviluppo. L'industria delle biotecnologie dichiara che il riso arricchito con la vitamina A potrebbe salvare migliaia di bambini dalla cecità (xeroftalmia), e milioni di persone colpite dalle patologie derivanti dalla deficienza di vitamina A. Un semplice calcolo, però, che si basa sugli stessi dati statistici divulgati dai produttori, mostra che un adulto dovrebbe mangiare almeno dodici volte al giorno una razione normale di 300 grammi per ottenere il fabbisogno giornaliero raccomandato di vitamina A. Syngenta, una delle aziende leader nella produzione di organismi transgenici e di pesticidi, e che detiene numerosi brevetti relativi al Golden Rice, ha dichiarato che ogni singolo mese di rinvio della commercializzazione del riso provocherebbe la cecità a 50.000 nuovi bambini. I calcoli di Greenpeace, invece, dimostrano che facendo affidamento solo sul Golden Rice, un adulto dovrebbe mangiarne almeno 3,7 Kg non cotto, equivalenti a 9 Kg di riso cotto, per soddisfare il bisogno quotidiano di vitamina A. In altre parole, consumare quotidianamente 300 grammi di riso coprirebbe solo l'8% della richiesta fisiologica giornaliera di vitamina A. Una donna in allattamento dovrebbe mangiare addirittura 6,3 Kg di Golden Rice non cotto, corrispondenti a quasi 16 Kg di riso cotto al giorno. "E' lampante, grazie a questi semplici calcoli, che l'industria biotech fa false promesse a proposito del Golden Rice. E' ridicolo pensare che qualcuno possa mangiare così tanto riso. Non c'è ancora nessuna prova che il Golden Rice possa rappresentare un significativo apporto vitaminico" ha dichiarato il coordinatore di Greenpeace nelle Filippine, dove le prime sementi di riso transgenico sono state consegnate all'Istituto Internazionale per la Ricerca del Riso, per essere incrociate con le varietà locali. "Praticamente questo progetto è basato su un inganno premeditato. Abbiamo ricalcolato mille volte i loro dati: non potevamo credere che scienziati e aziende serie potessero divulgare informazioni così superficiali." Inoltre, uno dei più importanti sostenitori del Golden Rice, la fondazione Rockefeller, ha dichiarato a Greenpeace che l'industria biotech è andata troppo oltre nella promozione del prodotto. Pur mantenedo il sostegno al progetto, il Presidente della fondazione Rockefeller Gordon Conway ha scritto a Greenpeace: ".la promozione del Golden Rice è andata oltre il limite. Gli annunci pubblicitari e i media in generale sembrano aver dimenticato che questo è un prodotto di laboratorio, che ha ancora bisogno di un considerevole lavoro di ricerca, prima di essere reso disponibile ai contadini e ai consumatori." "I mercati europei hanno bocciato definitivamente i prodotti transgenici, i consumatori in tutto il mondo non li vogliono nel loro cibo e l'industria alimentare è alla disperata ricerca di mercati alternativi. Il Golden Rice è stato presentato come la panacea per un problema mondiale. Non è così, e la propaganda consumista del prodotto sta bloccando qualsiasi sforzo per utilizzare altre soluzioni disponibili più adatte e in particolare l'individuazione di metodi più sostenibili senza bisogno di ricorrere al transgenico." ha aggiunto Fabrizio Fabbri di Greenpeace Italia. Il riso transgenico fa perdere di vista le cause profonde della deficienza da vitamina A (VAD), che sono la povertà e l'impossibilità di usufruire di una dieta diversificata. Nel breve periodo misure come l'uso degli integratori (per esempio pillole) e l'arricchimento dei cibi sono più economici e più efficaci. La promozione dell'utilizzo di cibo naturalmente ricco di vitamina A, come l'olio della palma rossa, potrebbe alleviare i sintomi da VAD. L'unica seria soluzione a lungo termine è invece lavorare sulle ragioni sociali della povertà, e quindi assicurare alle popolazioni la disponibilità di una dieta diversificata e equilibrata.