La Terra senza recinti

Una via contadina all' agricoltura, una vita degna per tutti

Il 17 aprile è il quinto anniversario del massacro di Eldorado dos Carajás,
dove 19 contadini del Movimento Senza Terra furono assassinati dalla polizia
brasiliana durante i lavori della seconda conferenza internazionale di Via
Campesina.

Anche per ricordare quella strage, nell' agenda dei movimenti sociali riuniti
al Forum di Porto Alegre, Via Campesina ha proposto l' inserimento di una
Giornata di lotta contadina che chiami alla partecipazione anche gli altri
movimenti sociali impegnati in un progetto alternativo alle politiche
neoliberiste semplice e chiaro: una vita degna per tutti.

Con questo appello, ci impegnamo a costruire la mobilitazione anche in
Italia partecipando al rafforzamento di uno schieramento mondiale per
un'agricoltura al di fuori del modello neoliberista, un modello che prevede
sempre e comunque il massimo sfruttamento delle risorse, concentra la
ricchezza nelle mani di pochi e scarica sugli agricoltori, i lavoratori, i
consumatori e i cittadini gli alti costi economici, sociali e ambientali del
cosiddetto sviluppo.

Chiediamo perciò a tutte le organizzazioni contadine, sindacali e sociali, a
quelle dei consumatori, a quelle ambientaliste e a tutti i cittadini, di
promuovere e partecipare alla Giornata caratterizzandola con i punti
proposti da Via Campesina e con la richiesta di una nuova Politica agricola
comunitaria europea capace di dare risposte agli interessi generali dei
cittadini, degli agricoltori e dei lavoratori, e non a quelli delle imprese
multinazionali.

Il diritto universale all' acqua e a una sana alimentazione non è
negoziabile. Il cibo non è una merce, le politiche sull' agricoltura devono
essere sottratte dal controllo dell'Organizzazione mondiale del commercio,
un¹istituzione antidemocratica che risponde soltanto agli interessi delle
megaaziende.

La sovranità alimentare è l' affermazione del diritto dei popoli e dei
territori a realizzare principalmente l'autosufficienza. Abbiamo bisogno di
un'agricoltura contadina e diversificata, di alimenti sicuri e di un ciclo
"corto" della produzione (qui produco e qui consumo) contro la politica di
dumping e la sfrenata incentivazione delle esportazioni.

Diciamo "no" ai prodotti transgenici e alla privatizzazione dei semi, una
fonte della vita e un patrimonio dell¹umanità intera di cui vogliono
appropriarsi pochi avidi adoratori del mercato e nemici della biodiversità.


Chiediamo una profonda revisione della Politica agricola europea di segno
opposto a quella che non considera l'agricoltura un "attività di utilità
sociale ma un "reparto all'aperto della produzione industriale". La
produzione del cibo va invece legata al territorio, alle necessità delle
persone che lo abitano e al suo uso corretto.

Lavoriamo alla costruzione di una grande alleanza fra agricoltori,
lavoratori, consumatori e cittadini che ridisegni la funzione sociale e il
senso di un'agricoltura sottratta alle necessità della Grande competizione
liberista globale.

Dal 17 al 22 aprile costruiamo insieme sui territori le iniziative su questi
punti, sviluppandone, arricchendone e rafforzandone i contenuti. Promuoviamo
inoltre un'assemblea nazionale per il 20 aprile a Roma.


L' appello viene proposto da:
Carta dei cantieri sociali,
Comitato  d'appoggio al MST (Movimento Senza Terra)
Associazione Michele Mancino