tu non sai cos’è questa sazietà dell’essere …
stupida attesa i rivoli attraversati da stantie
immagini – aggettivazioni – trucido sembiante
d’orpelli – passeranno, cupe su una piana, rese …

non so cosa vuoi, se il mio regno
o il trono sbiadito delle mie sconfitte –
le mie vittorie non altro che questo,
ai tuoi occhi – segno, che da un andito,

slarga indifferanziato su rocce e ruvidi scogli.
Vedi ragni abbarbicati e ostriche,
mostri che popolano la notte, staccandosi dai muri,

la distanza che separa uno sputo dal selciato …
e non cogli l’umida dolcezza ch’avanza,
dai tuoi ginocchi, ad abbeverare la terra.

sette sbirri sulle scale