Volantino distribuito durante la manifestazione di Sabato 16 dicembre 1995 a Parigi da ACT UP - Paris, un gruppo particolarmente attivo nella lotta contro l'AIDS. In Francia è particolamente forte la sensibilità su questo argomento, anche a causa dello scandalo che ha travolto il ministero della sanità francese tra la fine degli anni '80 e i primi annni '90 sull'autorizzazione delle trasfusioni di sangue infetto.
Il Piano Juppé è:
Il razionamento delle cure:
La fissazione di obiettivi vincolati di spesa (2,1% di aumento per il '96) non risulta da una logica di sanità pubblica. Non tiene conto delle realtà sanitarie. La regionalizzazione della gestione ospedaliera mette in pericolo la definizione di una politica nazionale.
"L'utilità" dei servizi ospedalieri, nozione puramente economica, è valutata indipendentemente da esigenze di qualità e sicurezza delle cure.
Tutte queste misure fanno deviare i servizi sanitari da una logica prettamente sanitaria.
Una minaccia sul segreto medico:
Il libretto sanitario, la carta sanitaria informatizzata, le codificazioni delle patologie, delle cure e dei medicinali favoriscono la violazione del segreto medico e complicano l'accoglienza dei malati più gravi.
La rimessa in causa delle responsabilità dei medici:
La competenza dei medici non è più riconosciuta: d'ora in avanti il medico sarà costretto a prescrivere nei limiti imposti da un catalogo di "pratiche buone", a pena di sanzioni finanziarie. La sperimentazione prevista di "reti di cura delle patologie pesanti" (tra cui l'AIDS) con remunerazione forfettaria di professionisti della sanità non può che portare ad un disinteresse verso tali patologie.
La formazione di medici secondo "buone pratiche", "giuste prescrizioni", e "l'economia della sanità" li trasforma in semplici gestori delle spese dei malati e si oppone alle iniziative innovatrici.
Una politica di discriminazione:
Mettere una foto sulla carta degli assicurati sociali è costoso e non si riesce a comprendere il beneficio previsto. Con questa misura demagogica, il sistema della sanità si trasforma in una prosecuzione del Ministero degli Interni.
Imporre il pagamento anticipato agli stranieri di passaggio in Francia delle cure ospedaliere porta le strutture ospedaliere a rifiutare una parte di essi.
I casi urgenti saranno comunque accolti, ma in caso di non pagamento il loro costo è dedotto dal budget per la cooperazione con il paese d'origine. Ecco una discriminazione inaccettabile!
Un prelievo sul reddito dei malati:
Chi ha un reddito uguale o superiore allo SMIC (la più bassa remunerazione nella scala dei salari) sarà assoggettato alla RDS. I disoccupati con una rendita superiore ai "minimi sociali" vedranno il loro contributo per malattia quasi triplicarsi in due anni; esso arriverà al 3,8% del loro reddito.
Non solo il governo taglia le cure, ma diminuisce il reddito dei malati, dei disoccupati e dei lavoratori.
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