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Le elezioni del 16 marzo '97 in El Salvador
TRATTO da: "Co LATINO" del 23-4-97
Il FMLN ha fatto le sue prime proposte di Riforma della Costituzione. Il deputato Orlando Quinteros ha detto che, prima di tutto, é da riformare il Tribunal Supremo Electoral creando un tribunale di diritto formato da tre magistrati indipendenti e non legati a partiti eletti dall'Assemblea Legislativa con maggioranza qualificata; inoltre é stato proposto che si crei una Direzione Generale Elettorale per organizzare le elezioni e per occuparsi di tutti gli aspetti amministrativi.
Un'altra proposta, sempre in tema elettorale, é stata quella di vietare, nei 6 mesi prima e 3 mesi dopo le elezioni, qualsiasi cambiamento della Legge Elettorale per evitare la farsa di queste elezioni in cui, negli ultimi giorni per salvare candidati areneros o di partiti vicini a loro (del PD), é stata cambiata 10 volte!
Inoltre si proporrà il Documento unico per poter ottenere il carnet elettorale visto che ora sono necessari due documenti che, spesso, non sono reperibili o costano molto; si vuole introdurre il Voto Domiciliare in modo da organizzare la votazione in base al quartiere di appartenenza e non, come ora, in base all'ordine alfabetico. Ancora oggi la popolazione rurale, per votare deve spostarsi nei centri urbani, con tutte le difficoltà connesse, o, nella capitale, spesso la gente deve attraversare tutta la città per raggiungere il posto dove vota chi ha il cognome che inizia con la tal lettera. Un'ultima richiesta di riforma é quella delle elezioni municipali, in modo da permettere, a chi le perde, di avere comunque una sua rappresentanza in proporzione ai voti ottenuti e quindi di poter fare opposizione.
Il Frente ha anche proposto riforme al BCR ed alla Superintendenza del Sistema Finanziario (Banco Central de Reservas) proponendo di conferirgli indipendenza di funzioni affinché, i cambiamenti politici che possono esserci, non coinvolgano le misure economiche già attivate da questi organismi.
La proposta contempla che il presidente ed il superintedente, all'interno del sistema finanziario, siano totalmente indipendenti e per far questo, dovranno essere eletti con maggioranza qualificata dall'Assemblea Legislativa ed essere dei tecnici.
Quinteros ha inoltre chiesto cambiamenti per la Corte dei Conti e per la Contralorìa General de la Republica. La prima dovrà modernizzarsi e convertirsi in una Procura Generale della Repubblica indipendente il cui presidente venga eletto dal Parlamento con maggioranza qualificata; questo significa riformare la legge 131 della Costituzione nella quale si stabiliscono i compiti dell'Organo Esecutivo.
Infine, tra le varie proposte, spicca
quella che riguarda l'ampliamento del' articolo 3 della Costituzione
e quindi i diritti civili in generale. Quinteros ha detto che
si riformi il primo comma nel quale si vuole inserire che "ogni
persona ha diritto di libertà d'espressione, nel quale
é compreso quello di indagine, di ricerca, di ricevere
e diffondere informazioni ed idee di ogni tipo".
Spunti dalla: "PRENSA GRAFICA""
del 2-5-97
Nella notte del 30 aprile, quando mancavano 20 minuti alla mezzanotte e quindi alla decadenza ufficiale del vecchio parlamento ed all'insediamento del nuovo, nato con le elezioni del 16 marzo, il governo di ARENA con l'appoggio di parte della Democrazia Cristiana, ha approvato più di 20 cambiamenti alla Costituzione. Tra queste modifiche vi é la Riforma del TSE, del BCR; il prolungamento del mandato presidenziale da 5 a 6 anni; il divieto totale dell'aborto in quanto, nell'articolo 1, viene garantita e protetta la vita "dal momento del concepimento"; viene introdotto il criterio d'estradizione per gli stranieri che compiono reati nel paese; viene vietata l'introduzione di rifiuti tossici nel paese.
Violente critiche sono state fatte da gran parte della nuova Assemblea che si é insediata il 1 maggio 1997. La maggior parte dei partiti ha già dichiarato che non ratificherà tali riforme facendole decadere e promuovendo un ampio ed approfondito dibattito per arrivare, con calma e non con colpi di mano come quello di ARENA, alle riforme di cui la costituzione ha bisogno.
Ci sarà bisogno della maggioranza
di 56 voti su 84 e questo implica un gran lavoro diplomatico e
soprattutto, ARENA dovrà scendere a compromessi con gli
altri partiti. Da questo punto di vista é sicuramente tramontata
l'introduzione della pena di morte proposta da ARENA".
Il giorno 5 maggio 1997 si é
insediata la nuova Giunta Direttiva dell' Assemblea Legislativa
dopo 4 giorni di contrattazioni tra i partiti per misurare forze
ed alleanze. Il panorama, all'interno del parlamento, é
quanto mai complesso ed in movimento. PCN ed i piccoli partiti
(CD, MU, PLD e soprattutto il PRSC) hanno dimostrato di essere
i veri aghi della bilancia che, almeno dalle prime battute, sembra
procureranno dolori di testa soprattutto d ARENA. In ogni caso,
anche il FMLN, dovrà fare i conti, per far passare le proprie
proposte in parlamento, con questi partiti e dovrà far
valere tutte le capacità diplomatiche che possiede.
Dal "Co Latino" del 5-5-97
"...Il deputato Francisco Flores di ARENA é stato nominato presidente dell'Assemblea Legislativa ed ha fatto giurare tutti gli altri deputati eletti.
Il nuovo parlamento conterà con un presidente, con 4 vicepresidenti (Gerson Martìnez e Norma Guevara del FMLN, Ciro Cruz Cepeda del PCN, Ronal Umana del PDC) e 6 segretari (Julio Gamero e Juan Duch di ARENA, Aristides Alvarenga del PDC, Rafael Machuca del PCN e Violeta Menjivar del FMLN, il sesto sarà scelto tra i partiti minori).
Sono stati fatti dei cambiamenti nel
regolamento interno eliminando il voto doppio che aveva il Presidente
che, essendo la giunta di dieci persone e trovandosi spesso divisa
in due parti nelle votazioni, alla fine era chi aveva in mano
la decisione finale. Un altro cambiamento é quello di lasciare
uno dei segretari ai partiti minori (PLD, MU, PRSC e CD) ed é
stato proposto Jorge Villacorta del CD."
INTERVISTA CON GERSON MARTINEZ (FMLN)
Primo Vicepresidente della Giunta Direttiva dell'Assemblea Legislativa.
Tratta dal "Co Latino" del 7-5-97
"Quali sono le principali sfide che affronta questa legislatura?
Il primo passo é la riorientazione, convertire questo momento in un punto di crescita e di cambiamento della legislatura. E' la prima cosa, perché tutto lo sviluppo dell'agenda dipenderà dal compimento del protocollo per la legislazione 1997-2000.
La distribuzione delle responsabilità nell' Assemblea Legislativa é basata su un documento di compromesso che i rappresentanti di tutti i partiti hanno sottoscritto il sabato passato ed implica tanto la presidenza quanto i deputati.
Il suo contenuto si può riassumere
nei seguenti punti: apertura ai settori cittadini, economici,
agrari, accademici ed altro; democratizzazione interna con l'impegno
di riformare il regolamento interno dell'Assemblea; trasparenza
nelle azioni legislative; concertazione e indipendenza dell'organo
legislativo da quello esecutivo.
Quali saranno i passi per raggiungere questi obiettivi?
Il primo passo l'ha fatto il popolo salvadoregno il 16 marzo votando un organo legislativo semi-equilibrato. Il messaggio é che vuole un'assemblea che operi come organo collegiale, tanto le commissioni che la giunta direttiva, che superi il verticismo che c'é stato in passato e le espressioni presidenzialiste.
Cercheremo di rendere tutto questo istituzionalizzato, cioè, non solo di lavorare per questa legislatura, ma che questo carattere democratico venga definito per il futuro.
Nel documento di compromesso si é inserita anche la riforma della "dispensa de tramites" per la quale, in passato, il popolo si é molto risentito. Questa é una pratica per cui si può fare una proposta di legge in parlamento, approvandola, senza elaborarla e discuterla prima in una commissione come dovrebbe essere.
Con questo tipo di atto non c'é tempo nemmeno di consultare tutti quei settori sociali che sono interessati e toccati direttamente. L'impegno dice testualmente che "si ricorrerà alla dispensa de tramites solo nei casi in cui sia strettamente indispensabile per l'interesse nazionale e con la maggioranza del consenso".
In questo modo la dispensa de tramites dovrà essere l'eccezione e questo responsabilizza non solo i deputati, ma anche il presidente dell'Assemblea perché un punto della riforma dell'Assemblea Legislativa dice che "L'Assemblea é depositaria della fiducia di tutti i deputati e quindi gode del loro appoggio e lavoreranno per favorire la stabilità della Giunta Direttiva e della sua presidenza; allo stesso tempo il presidente s'impegna a seguire i termini del protocollo che sosterrà il funzionamento e l'orientamento della legislatura 97-2000.
Se la rinuncia alle decisioni prese all'alba ed alla dispensa de tramites, si istituzionalizza e sarà fatto un grande passo avanti verso un Assemblea più responsabile.
In passato la presidenza dell'esecutivo
semplicemente passava i progetti di legge alla presidenza del
legislativo e gli organismi collegiali venivano tagliati fuori
e presi in giro; ora ci sarà bisogno del consenso.
Quali sono i compiti immediati del FMLN?
Il nostro primo impegno é di convertire l'Assemblea in un organo più aperto e credo che lo stiamo facendo con un lavoro intenso, positivo e quando é necessario, critico, cercando di raggiungere ed articolare accordi riguardanti le proposte del Frente, sempre in collegamento con la popolazione.
L'unico modo di avanzare é unendo gli sforzi tra legislatore e cittadini. Lo sforzo di concertazione non può essere solo tra legislatori, ma tra questi e la società civile.
Il modo di cominciare ad aprire questi canali é democratizzando l'Assemblea, superando le chiusure che ha dimostrato in passato e le attitudini refrattarie anticittadini.
Uno dei temi più urgenti é lo studio per il condono del debito agrario, dando attenzione a settori agricoli che si stanno sfaldando a causa del abbassamento dell'interesse del governo verso l'agricoltura.
Allo stesso tempo si dovranno studiare interventi per altri gruppi che potranno saldare il proprio debito, magari allungando i tempi di restituzione o studiando altre forme di pagamento; l'idea é di dare un'opportunità al settore agricolo affinché vada avanti.
Per quello che riguarda le privatizzazioni ci sarà da fare una revisione alla legislazione soprattutto per ANTEL (Azienda delle telecomunicazioni recentemente privatizzata).
In questo caso , il governo, cerca di venderci specchietti, che se la privatizzazione non é totale, allora i soci maggioritari non accetteranno e risulta che uno dei soci maggioritari é un'impresa mista europea, dove il 51% delle azioni sono dello stato.
Questa é una modalità
di svendita dello stato al potere economico straniero; su questi
temi abbiamo trovato ricettività in altri partiti come
il PCN.
Che posizioni avrà il FMLN circa le riforme costituzionali?
Il pacchetto di riforme approvato all'ultimo momento dalla vecchia Assemblea non ci convince e ratificheremo solo l'articolo che proibisce l'introduzione di rifiuti tossici nel paese; quelle che tendono a vendere l'anima del paese saranno riviste.
Si abbasserà l'IVA; questo é
un punto che manteniamo come impegno e cercheremo il consenso
in altri partiti, dato che, in base alle nostre indagini, crediamo
sia fattibile e necessario."
Circa il problema del debito agrario sorto con gli Accordi di Pace
dalla "Prensa Grafica" del
7 maggio 1997
"Il debito agrario ammonta a quasi millesettecento milioni di colones (circa 190 milioni di dollari). I vari settori che sono chiamati in causa da questa situazione hanno proposte diverse per trovare una soluzione.
I partiti di opposizione, tra cui il FMLN, propongono il condono totale del debito; FUSADES (Fundaciòn Salvadoregna para el Desarrollo) spinge per un'ampliamento dei tempi di pagamento del debito, ma non é d'accordo con il condono totale; infine il Gabinete Economico del governo propone tre alternative: estinzione del debito per le cooperative che, per i pochi guadagni che hanno, non possono pagare; rifinanziamento del credito alle cooperative che hanno una capacità media di guadagno. Con questi crediti pagheranno il "pronto credito" e dovranno restituirli entro 5 anni con i relativi interessi; "pronto pago" del 30% del debito totale con relativo abbuono del restante 70% per le cooperative con comprovata capacità finanziaria.
Il FMLN e le organizzazioni popolari
accusano banchieri e governo di fomentare la paura di una crisi
del paese nel caso in cui venga condonato il debito agrario. Si
parla, per coprire il costo del condono, di aumento dell'IVA del
4% ed altre misure che spaventano la gente.
Altre informazioni sulle elezioni del 16 marzo 97 in El Salvador
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