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Campagna elettorale della LCR e di LO
Successo dei meeting regionali e delle riunioni pubbliche locali
Per valutare la campagna elettorale per le regionali condotta dalla LCR e da LO è necessario prendere in considerazione non solo il risultato elettorale, ma anche le dinamiche militanti che si sono tradotte in una forte partecipazione alle riunioni locali e ai meeting regionali coinvolgendo, in complesso, più di 26 mila persone e che indicano le potenzialità di costruzione di una forza anticapitalista.
Ecco alcuni dati sulla partecipazione a manifestazioni regionali.
Il meeting a Nantes con Besancenot è stato un vero avvenimento (mai visto) con la partecipazione di oltre 1500 persone con una forte presenza giovanile. Battuti tutti i record anche a Rennes (una città di non grande dimensioni), dove la sala si è affollata di circa 1700 persone con la presenza anche di una numerosa delegazione dei lavoratori della STMicroelectronics, una fabbrica in lotta per la difesa dei posti di lavoro. Un delegato di questa fabbrica ha concluso questa assemblea: prima del meeting i delegati avevano interrotto una seduta del consiglio di fabbrica per incontrare Besancenot.
Sala piena anche a Marsiglia dove Besancenot e Laguiller hanno parlato davanti a 900 persone con una forte presenza dei sans-papier e dei lavoratori di fabbrica. 700 partecipanti a Bordeaux dove Laguiller e Krivine hanno denunciato in particolare i numerosi progetti di licenziamento che non impediscono al presidente socialista uscente di accordare ricche sovvenzione ai privati. Ancora Besancenot e Laguiller a Toulouse in una regione colpita dalla deindustrializzazione e dalla riduzione dei servizi sociali, davanti a 1200 persone, con un pubblico giovane e popolare, con momenti particolarmente intensi del meeting, che si svolgeva a pochi giorni dell’attentato di Madrid e dove gli oratori hanno denunciato le menzogne del governo di Aznar. Per quanto riguarda Nancy, una sala troppo piccola ha fatto fatica a contenere gli oltre 900 partecipanti alla assemblea regionale. A Caen, invece l’assemblea è stata preceduta da un incontro con 50 lavoratori della fabbrica Euromoteurs, un ex filiale della Moulinex che rischia di essere liquidata dal gruppo Seb che ha preso le spoglie della Moulinex. La sera poi Besancenot e Laguiller hanno parlato di fronte a 900 persone, un pubblico molto giovane e popolare. Circa 500 persone hanno invece assistito a Montpellier al meeting regionale del Languedoc-Roussillon, la regione che conosce il maggior tasso di disoccupazione (13,8%), e dove solo poco tempo fa sono andati persi 1000 posti di lavoro con la scomparsa di Air Litoral.
1100 persone a Tours con giovani universitari e lavoratori che si erano organizzati collettivamente per assistere alla assemblea: 300 partecipanti hanno dovuto stare fuori la sala e seguire l’assemblea alla televisione. Altre 600 persone hanno seguito il meeting di Amiens. E poi ancora una Casa del popolo di Clermond –Ferrand strapiena per Laguilker e Krivine. 430 i partecipanti a Strasburgo, 500 a Poitier e 400 a Limoges, 650 quelli del meeting delle Bouches-du-Rhone.
Grande successo e partecipazione entusiasta nella assemblea svoltasi a Lille dove si sono dati appuntamento per ascoltare Besancenot e Laguiller, circa 1500 persone. Besancenot nel pomeriggio aveva incontrato i lavoratori di due aziende particolarmente colpite dai licenziamenti. E poi ancora occorre ricordare i 500 partecipanti al meeting di Saint-Denis. A Parigi nella sala tradizionale dei meeting della sinistra , la Mutualité, nessun posto è rimasto libero, oltre 3000 persone. E da ultimo il grande successo della assemblea all’università di Nanterre ricoperta dai manifesti affissi comunemente dai militanti della LCR e di LO: 600 studenti, insegnanti e personale della facoltà hanno acclamato gli interventi di Besancenot e del consigliere regionale di LO.
Ma i successi più importanti per la LCR sono stati ottenuti negli incontri con i lavoratori delle fabbriche, in particolare delle aziende in crisi, che ristrutturano e licenziano. Su questo terreno sono da sottolineare i passi avanti compiuti che si sono tradotti anche sul terreno elettorale. Da alcune indagini risulta infatti che circa l’8% degli operai ha votato per le liste LCR-LO. Interessante anche il voto secondo le classi d’età; molto debole sopra i 50 anni; poco sopra la media nazionale (6%) quello della fascia tra i 35 e i 49 anni; molto forte tra coloro che hanno 24-35 anni (13%). Molto bassa invece la percentuale tra i più giovani 18-24 anni, appena il 3%. Sembrerebbe che la campagna ha ottenuto un forte eco soprattutto tra i giovani lavoratori che hanno difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro e a trovare un posto di lavoro stabile.
Le riunioni nelle piccole città
Non meno positiva è la riuscita delle piccole, ma numerose, riunioni organizzate in tutta la Francia, dalla LCR sola, o in comune con LO. Gestite, in generale dalle candidate e dai candidati, queste riunioni sono state l’occasione di difendere il programma in cerchie più ristrette rispetto ai “grandi meetings”, di indirizzarsi a un pubblico con cui non capita di parlare nelle piccole città, nei quartieri ed anche nei villaggi: Sono state il luogo migliore per discutere, per rispondere alle questioni che si pongono i giovani, i lavoratori che esitano a votare per LCR e che cercano di contattarla per “vedere da più vicino”. Per le sezioni, soprattutto quelle nuove, è stata l’occasione per “far parlare di loro”, nella stampa locale, che complessivamente ha dato una notevole risalto alle iniziative.
Le discussioni hanno interessato soprattutto gli strumenti attraverso cui si potrebbe far applicare certe proposte del programma della LCR, come per esempio, il divieto dei licenziamenti: I dibattiti si sono incentrati sul movimento contro la riforma delle pensioni di maggio-giugno scorsi, i cui animatori erano abbastanza numerosi alle riunioni. Infine, tra i tempi in dibattito, quello della necessità di costruire una nuova forza politica, la riforma della cassa malattia e della Sicurezza sociale.
Così dall’inizio della campagna sono state organizzate circa 80 riunioni pubbliche con LO e una centinaio la sola LCR. Il risultato è estremamente interessante: sono state incontrate molte persone; rispetto alle forze della LCR un reale successo. In genere queste riunioni hanno visto la partecipazione da 20 a 40 persone. Certe riunioni comuni con LO hanno visto una forte affluenza come a Gennevilliers (circa 100 persone) a Cergy con 130-140 persone e ancora ad Arras con 50 persone. A Bayonne sono stati 110 venuti a discutere con la LCR e 70 a Cherbourg:
Questi successi corrispondono in genere al radicamento politico delle due organizzazioni. In posti dove la presenza militante o debole se non inesistente, tuttavia, le riunioni hanno egualmente attirato delle persone.
Per concludere sono più di 5000 coloro che hanno assistito a queste piccole riunioni pubbliche; questa cifra si aggiunge ai 21.500 che hanno partecipato ai meeting regionali comuni. Numerosi coloro che, in questa occasione, hanno preso contatto con la LCR per partecipare alle sue attività e/o ripartire con dei volantini, chi per la sua fabbrica, chi per gli amici o il proprio caseggiato: un forte incoraggiamento per la LCR che intende ripartire con queste iniziative capillari nella campagna per le europee.
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