Chi non MEDIA ri MEDIA Subvertising: e-quality for life

"Quello che le trasnazionali producono oggi non sono cose, ma immagini delle loro marche. Quello che producono non sono beni o servizi, ma marketing. Le trasnazionali competono in una corsa alla virtualità. La concentrazione attraverso fusioni che creano imprese giganti è un fenomeno ingannevole: i loro profitti aumentano vertiginosamente, ma le imprese si vanno restringendo in termini di dipendendenti e attività fisiche.


Il loro apparente gigantismo è la via più rapida verso il loro vero obiettivo: il disinvestimento dal mondo delle cose e delle persone. Le marche globali sono gli aspiratutto che creano il vuoto sociale sul pianeta a vantaggio di un'elite globale."


"L'ostilità alle transnazionali si fa largo fra i giovani attivisti. Man mano che le persone scoprono i turpi segreti su cui si basa la rete globale di loghi e marche, la loro rabbia alimenta il prossimo grande movimento politico:
 

un'ondata di opposizione che prende di mira frontalmente le corporations transnazionali, in modo particolare quelle con marche ad alta riconoscibilità. L'anticorporatismo è la marca di politica che sta catturando l'immaginazione di una nuova generazione di agitatori e ribelli"


L'equazione del neoliberismo mediatico:
(AD+COPY+LOGO)XMARKETING=
BRAND
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