Tratto da France Presse + Libéback


José Bové appoggia gli scioperanti di Pizza Hut

Parigi, 14 gennaio 01 - Faceva freddo sabato mattina, al picchetto degli scioperanti davanti al ristorante di Pizza Hut in boulevard des Italiens. Domenica è venuto José Bové ; a riscaldarli. I giornali l'accusano di essere la star dei movimenti sociali. Ma ai ragazzi è andata bene così, tutte le telecamere erano puntate su di loro e sulla loro protesta contro la multinazionale della pizza di proprietà della Pepsi. A Pizza Hut, come nelle altre catene commerciali, tutti i mezzi sono utili per fare sapere come funziona il nuovo precariato.

Lo sciopero, convocato per ottenere salari migliori e il reintegro di un delegato sindacale, è stato fortemente aiutato dalla presenza di Bové, che ha tuonato contro "le multinazionali, creatrici oggi di un nuovo schiavismo", suscitando grida di approvazione dai lavoratori che da una settimana picchettano il Pizza Hut vicino all'Opéra.

Considerato un eroe dai nemici del junk food, delle lobby agroindustriali e dell'arronganza delle multinazionali USA, Bové ha parlato a una folla composta anche di lavoratori di un McDonald's del centro reduce da un lungo sciopero. Il fiero attivista dai lunghi baffi ha parlato per un'ora con parole di incoraggiamento e solidarietà: "Dovete rompere le vostre catene e unire tutti i punti di conflitto. Nella vita bisogna fare la scelta di agire, perché se non fate niente, non accadrà nulla. Tutte le lotte sono la stessa lotta, perché i padroni sono gli stessi e lo sfruttamento è lo stesso dappertutto."

I lavoratori di McDonald's, visibilmente entusiasti, hanno detto che rinnoveranno le azioni sindacali al ristorante del Quartiere Latino che hanno bloccato per due settimane fra Natale e Capodanno, ottenendo un parziale riconoscimento delle proprio richieste.


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