TRATTO DA Liberation, back


Fast food:
il non ce la faccio piu'
dei dipendenti



MANIFESTAZIONE SABATO A PARIGI
DEI PRECARI DI MCD, PIZZA HUT, QUICK

Parigi, 26 febbraio 01, "I giovani danno merda a Ronald McDonald!". Il cambiamento è spettacolare. Sabato per la prima volta una manifestazione unitaria dei "precari della ristorazione rapida" si è tenuta di fronte al McD di boulevard Saint-Germain, a Parigi. Lo stesso dove si è svolto a Natale uno sciopero storico: quindici giorni di occupazione del fast food per paghe migliori e un po' più di rispetto.


Quasi 500 persone sono scese in piazza, in maggioranza al di sotto dei 25 anni, rispondendo all'appello di organizzazioni così diverse come la CGT (il sindacato francese dalle tradizioni più combattive), AC! (Action Chômage, l'associazione di azione contro la disoccupazione), ATTAC (l'associazione per la tassazione dei movimenti di capitale), l'UNEF (il sindacato degli studenti francesi), senza dimenticare gli anarchici della CNT e i trotzkisti della LCR, che sentono l'atmosfera dei grandi scioperi del 1995.
Tutti insieme con una parola d'ordine: "Etudiants, salariés, contre la precarité! Studente e salariato contro il precariato!"


Il disprezzo. Chi ci avrebbe scommesso, anche solo pochi mesi fa, sulla capacità di mobilitazione di questi giovani lavoratori di McD, Pizza Hut, Quick o Disneyland Paris? Di sicuro non la direzione di McDonald's, che si ostina a minimizzare lo sciopero di Saint Germain, parlando di "epifenomeno". Che però ha dato origine al collettivo CGT della ristorazione rapida (http://cgt.pizzahut.free.fr).

"Una manodopera studentesca e precaria, mezzo stipendio da smicard (chi lavora a tempo pieno al salario minimo per legge, lo SMIC), il malcibo, la repressione sindacale: succede solo da McDonald's", riassume così la situazione Jérôme, da otto anni nella crew di fast food della periferia. A 6 euro l'ora (12mila lire, il salario minimo francese) e venti ore a settimana, i giovani salariati dei fast food guadagnano sui 3000 franchi al mese (circa novecentomila lire).

Oltre alle paghe da fame, i ragazzi denunciano il management all'americana, quel "disprezzo" dei capi verso le crews che devono fare andare avanti i ristoranti.

Per non parlare della discriminazione sindacale. La bionda Chloe, 21 anni, è delegata CGT in un Quick. Il giorno prima, ha cercato di distribuire volantini davanti a un ristorante sui Champs Elysées: "La direzione mi ha impedito di parlare ai dipendenti. Ha fatto venire i pulotti per portarmi via. Come si può mobilitare la gente in queste condizioni?"


I giovani precari si sono quindi diretti verso Les Halles, l'enorme centro commerciale sotterraneo nel centro parigino. "E' un simbolo", spiega Abdel, che esce da 30 giorni di sciopero in un Pizza Hut vicino all'Opéra. "Tutte le catene hanno almeno un negozio qui; vogliamo mettergli pressione".


Malek Boutih, di SOS Racisme, commenta: "Molti ragazzi di periferia lavorano da McD. E' una delle poche imprese che mette neri e arabi a contatto con i clienti. Questa nuova generazione dà finalmente inizio a nuove lotte sociali e prova di volersi integrare positivamente difendendo i propri diritti."



............................................Thanx to Liberation