Lo
hanno fatto con la volontà omicida e la furia repressiva che ne
hanno
guidato l’azione nei tre giorni di manifestazioni contro il G8.
Lo
hanno fatto perché Carlo ha scelto di non accettare passivamente
la
violenza
e l’arroganza dei padroni del mondo, che hanno blindato una
città,
messo in gabbia decine di migliaia di persone, «ripulito» il
centro
storico dagli immigrati e che, giorno per giorno nelle
fabbriche,
nei quartieri, nei posti di lavoro, nelle carceri, nelle
strade
impongono a milioni di oppressi il loro ordine fondato sulla
violenza,
lo sfruttamento, il razzismo, la miseria.
Per
questi motivi Carlo era e resta un ribelle, la cui azione fa parte
integrante
del patrimonio di lotte che facciamo nostro.
Per
le stesse ragioni, non abbiamo niente da spartire con quei
politicanti
che tentano oggi di strumentalizzare la morte di un
compagno
per continuare nella loro opera fatta di subordinazione
cosciente
al capitale, al suo stato, alle sue leggi.
Ribadiamo
infine che la condanna senza appello di chi ha invocato in
questi
giorni una più efficace azione di polizia non significa
disprezzare
chi oggi scende in piazza con motivazioni diverse dalle
nostre
ma animato da una volontà di mobilitarsi realmente CONTRO
l’operato
delle forze repressive nei confronti di TUTTI/E.
COORDINAMENTO
ANARCHICO GENOVESE
C.S.O.A.
PINELLI
C.S.A.
INMENSA
GRUPPO
COMUNISTA RIVOLUZIONARIO