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Torino è una
di quelle città che ha più lavorato sulla riduzione del danno
e che ha elaborato ed effettuato molti progetti di bassa soglia.Nel
2002 il comune di Torino nomina una commissione tecnica per pronunciarsi
in merito alle “stanze da iniezione”, ben inteso,
senza alcun potere decisionale ma solo consultivo. Ci si aspetta
che tecnici e “teste d’uovo” del pubblico e
del privato sociale, si pronuncino in merito, guidati dal buon
senso. Non è stato così, l’aspetto politico, economico e
moralistico ha avuto il sopravvento, e certo è che anche se il
risultato fosse stato favorevole, questa giunta probabilmente
non si sarebbe mai sospinta a una effettiva progettazione, ma
sarebbe stato importante che la commissione si fosse pronunciata
in quella direzione, un segnale forte di chi lavora nel campo
da decenni.
Una studentessa ventenne che ha letto il libro scrive: «…immagini
eloquenti che non possono lasciare indifferenti e che non lasciano
spazio a giustificazioni.»
Chiunque
davanti alle foto di questo libro abbia il coraggio di trovare
giustificazioni etico-professionali o moralistiche, nel tempo,
farà i conti con la propria coscienza, se ne possiede una.
Il
nuovo libro di Alessandro Orsi pubblicato dall’Associazione
dei Pari: un libro fotografico e didascalico che espone in modi
chiarissimi i termini della questione, con autorevoli pareri tecnici
e scientifici accompagnati dalle emozioni personali di chi ha conosciuto
i protagonisti delle vicende raccontate. Un piccolo grande libro,
coraggioso e "socialmente utile", cui hanno contribuito
anche Claudio Cappuccino, Leopoldo Grosso, Susanna Ronconi e Grazia
Zuffa.
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