el paso occupato


Edizioni PORFIDO (Torino) e l'ARREMBAGGIO (Trieste)

sito porfido


Arundhati Roy

Con gli insorti naxaliti nel cuore della foresta indiana
pp.47 , € 3
edizioni Porfido

Benvenuti in India. La più grande democrazia del mondo. Vessillo della modernità trionfante.

"...foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali... interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso..."

Un "ecocidio" fatto di deportazioni, desertificazione ed una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.

Sul cammino del progresso, infuria la guerra civile.

Il libro verrà presentato a El Paso in data da definire

 

 

 

Il segreto è dirlo
pp.141 , € 6
edizioni El Paso / Porfido

...Contro chi ci ruba il tempo della nostra unica vita, ci ricorda Salvatore Messana, ogni resistenza, ogni slealtà, ogni vendetta, è non solo lecita, ma doverosa. E, quando riesce, sublime...

Tra assegni a vuoto e pianificate vendette, occupazioni di condomini e furti memorabili, Salvatore Messana, con una ironia fulminante, fa scempio di ogni pretesa serietà residua di questa società decrepita...

E' la voce degli scansafatiche fieri di esserlo...

Un sonoro ceffone alla lamentela, anche a quella -oggi così diffusa- sulla precarietà del posto di lavoro, essendo proprio "la certezza del posto fisso" quell'incubo che Salvatore Messana ha fuggito come la peste. Riuscendo anche, in questa fuga divenuta una vita, a spassarsela con allegri complici e a infliggere ai suoi inseguitori pesanti dispiaceri.

Ed è contro i potenti e gli aguzzini di ogni tempo che Salvatore Messana ha deciso di rivelare , a noi e a chi verrà, il suo semplice "segreto": non esitare mai a scagliare la prima pietra; mirando, se possibile alla testa.

Noi, ripubblicandolo, ci siamo solo fatti umili testimoni di tale imperituro verbo. Nei secoli dei secoli. Così sia.

Il libro verrà presentato all'orto di mirafiori l'27 giugno 2010

 

 

 

DELTA IN RIVOLTA - SUGGERIMENTI DA UNA "INSURREZIONE ASIMMETRICA"

edizioni Porfido
pp. 142, € 8

Da decenni, in Nigeria, la popolazione si batte contro lo sfruttamento
selvaggio della propria terra da parte delle multinazionali del petrolio
e del gas (tra le quali spicca la nostrana ENI-AGIP).
Un silenzio mediatico ai limiti della censura circonda l'insurrezione
del Delta del Niger, per coprire le responsabilità dell'Occidente e
cementare complicità e rassegnazione.
Ma tra occupazioni di impianti e sabotaggi, manifestazioni non violente
e azioni di guerriglia, una multiforme resistenza dimostra come
sia ancora possibile opporsi alla devastazione ambientale e sociale
che il Progresso porta con sé...
Un grido di rivolta e di dignità, da cui gli animi intorpiditi dei
“privilegiati” d'Occidente avrebbero molto da imparare.

 

 

 

Los Amigos de Ludd
L'ETA DEL PETROLIO - 2009

edizioni Porfido
pp. 35, € 2

Molti annunciano oggi che la produzione petrolifera è vicina al suo culmine, e che a partire da qui il prezzo del greggio diventerà tanto più caro da doverci preparare necessariamente aed assistere a una crisi energetica, danneggiando gravemente l'andamento economico di tutto il pianeta. Le conseguenze del prodursi di questo fatto, sarebbero senza dubbio enormi e spettacolari. Ma ciò che ci interessa qui è chiarire se la caduta, più o meno accelerata, del regime petrolifero possa aprire una breccia per nuove possibilità sulle quali costruire una società autonoma, radicalmente diversa da quella attuale. (...)

Insomma, la caduta di un regime energetico prospero e potente come è quello degli idrocarburi contiene qualche possibilità, per quanto ridotta, di indebolimento del sistema di dominio? Rispondere frettolosamente a tale questione, sia in un senso che nell'altro, significherebbe ignorarne la complessità.

 

 

Alcuni della barricata del Sol Levante
GLOSSARIETTO NO TAV - equipaggiamento minimo in vista della ripresa delle ostilità-dicembre 2008

edizioni Libera Repubblica di Venaus in esilio
€ 1

-Z-ZAVORRA

Per andare in battaglia bisogna essere leggeri (nel passo e nella mente, ma non dell'intelligenza di sé e del nemico). Bisogna liberarsi della zavorra. I falsi amici e i pretesi rappresentanti della lotta NO TAV hanno fatto più danni (con i loro Osservatori, le loro Conferenze, le loro Cabine, i loro F.A.R.E.) di chi ha mandato le truppe in divisa e ferraglia. La zavorra delle varie ideologie elaborate sulla Val Susa non è stata di minor peso. Ma il movimento ha tutte le forze qualitative e quantitative per fuggire le trappole, i consigli interessati, gli elogi obliqui.

Questo glossarietto vuol essere un agile strumento di autocomprensione del percorso già fatto e di messa a fuoco delle prospettive, per giocare d'anticipo sulle ostilità che ci attendono. Un bagaglio a mano, contenente lo stretto indispensabile per tornare leggeri a quel luogo in cui le differenze hanno sempre fatto la differenza: la barricata.

 

 

 

AAVV
ANGRY BRIGADE - Documenti e cronologia 1967 - 1984

edizioni l'Arrembaggio
pp. 52, € 2

"Fratelli e sorelle, quali sono i vostri desideri? Sedersi in un drugstore, con lo sguardo perduto nel nulla, annoiato, bevendo un caffé senza sapore? Oppure, forse, farlo saltare o bruciarlo?"

Questa è una delle più interessanti 'rivendicazioni' del gruppo armato libertario che col nome di Angry Brigade per circa un decennio agì nella Gran Bretagna degli anni Settanta e Ottanta attaccando obiettivi del padronato industriale, della comunicazione.

Niente della bardature che per anni ci sono state somministrate dalle organizzazioni armate leniniste-staliniste è presente nelle rivendicazioni dell'Angry Brigade, e questo fatto costituisce una qualità anarchica che altre organizzazioni, anch'esse libertarie, non hanno saputo mettere a profitto.

la lettura di questi testi, che raccomandiamo a tutti i compagni, non mancherà di riservare gradite sorprese. Da tempo non più reperibili nella traduzione italiana, li proponiamo ora in questa nuova edizione che presenta solo alcuni piccoli cambiamenti rispetto alla precedente, con qualche nota in più, per facilitarne la comprensione. Infatti si tratta di testi che si riferiscono ad una situazione ormai lontana, nello spazio e nel tempo, per quanto ben delineata e contestualizzata dall'introduzione di Jean Weir, ma in cui molti particolari potrebbero risultare oscuri.
Per il resto, la bellezza dei comunicati dei compagni dell'Angry Brigade sta nella loro immediatezza e semplicità, convinti com'erano che le azioni migliori sono quelle che non hanno bisogno di spiegazioni.

E allora questo libretto potrà essere utile a chi crede che la lotta si radicalizza attaccando sì le manifestazioni concrete del nemico di classe, ma senza pensare di colpire un presunto 'cuore' come se il processo rivoluzionario fosse una mera questione militare. A chi vuole, con l'azione, dare un'indicazione di metodo e non praticare un gesto esemplare per cui fare il tifo delegando la lotta all'organizzazione armata invece che al sindacato. Ma anche a chi, pur ritenendo di non rappresentare nessuno o tanto meno di esserne la guida, non si pone questi problema.

 

 

PARIGI 1871 LA COMUNE LIBERTARIA
edizoni l'Arrembaggio
pp. 28, € 1

L'iniziativa popolare per come si manifestò nel corso dei pochi mesi di vita delle Comune non ha importanza 'soltanto' perr quello che in quel breve lasso di tempo venne realizzato, ma anche per quello che venne alimentato in potenza, cioè per quello che venne fatto vivere come nucleo essenziale di un fatto non del tutto comprensibile agli occhi dei conemporanei.
Si può indiivduare, specialmente nelle prime settimane di lotta nelle strade, una 'potenzialità inespressa' di natura insurreizonale che costituisce un riferimento ben al di là dei modi concreti in cui essa riuscì ad espimersi. In fondo ogni insurrezione si collega senza saperlo a tutte le insurrezioni precedenti, in quanto quasi sempre l'iniziativa popolare si sviluppa in maniera coerentemente autonoma e rigetta qualasiasi guida più o meno colorata politicamente, e non aspetta il segnale della lotta da parte di un quale che sia gruppo di specialisti.

 

Riccardo D'Este
QUALCOSA - Alcune tesi sulla società capitalista neomoderna

edizioni Porfido

pp. 20, € 1

Bisogna capire, è tempo di capire.
Insomma, è tempo di migrare.
Contro la micragna oltre l'emicrania.
Migrazioni dentro il rischio in ogni intellgenza possibile tranne che l'intelligenza con il nemico.
E che sugli alberi non restino soltanto i ricordi o i segni di foglie rami e uccelli.
Il neomoderno è un ramo secco, bisogna esserne assai seccati.

 

 

Riccardo Panzieri
SULL'USO CAPITALISTICO DELLE MACCHINE NEL NEOCAPITALISMO

edizioni Porfido

pp. 20, € 1,5

Nel primo numero de i "Quaderni rossi" compare il fondamentale saggio di Panzieri che costituisce la rielaborazione teorica dell'esperienza svolta dalla rivista nel '60-'61 e che ha come oggetto le modalità di dominio del Capitale nello sviluppo tecnologico e nella prdouzione diretta. Questo scritto rappresenta anche il punto d'arrivo del processo autocritico iniziato nel '59 col progresivo distacco dal PSI e segna il superamento della concezione oggetivistica del progresso tecnico che ngli anni '50 aveva determinato la sua subalternità teorica alla strategia del movimento operaio.

ULACH SMAH! -Nessun perdono
Notizie dall'insurrezione algerina
edizioni Porfido
pp. 40, € 3

"I giovani in Cabilia non credono più a niente, non credono più che nella violenza, non sono assolutamente interessati all'indipendenza, e le organizzazioni indipendentiste, per quanto facciano tutto il possibile, non riescono più a controllarli". Così scriveva un giornalista francese, rivelando una preoccupazione diffusa e più che giustificata, di fronte a uno scontro sociale che si radicalizza, lasciandosi alle spalle ogni ideologia nazionalista, religiosa o democratica, e rivelando sempre più limpidamente il proprio carattere di classe. La stessa preoccupazione che ha decretato la censura e il silenzio mediatico sulla rivolta algerina. La stessa, nostra, preoccupazione, che ci spinge al contrario a parlarne.

 

Jaime Semprun
APOLOGIA PER L'INSURREZIONE ALGERINA

edizioni Porfido

pp. 64, € 3

Le aarch... Esse paiono essere reale espressione di chi vi partecipa, ponendosi fin da ora come specifico strumento di lotta ed al contempo come ipotesi di organizzazione sociale. Come non vedere in ciò una 'rivisitazione' di quel progetto avanzato in altri tempi dai consigli operai? Con la sola differenza che oggi non vi è senso alcuno nel riconoscersi nel cadavere di una "classe operaia" seppellita con buona pace dai sinceri rivoluzionari e comoda ormai solo a chi vuol celare il vero conflitto che oppone il Capitale all'intera umanità...