Arundhati Roy Con gli insorti naxaliti nel cuore della foresta indiana Benvenuti in India. La più grande democrazia del mondo. Vessillo della modernità trionfante. "...foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali... interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso..." Un "ecocidio" fatto di deportazioni, desertificazione ed una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti. Sul cammino del progresso, infuria la guerra civile. Il libro verrà presentato a El Paso in data da definire Il segreto è dirlo ...Contro chi ci ruba il tempo della nostra unica vita, ci ricorda Salvatore Messana, ogni resistenza, ogni slealtà, ogni vendetta, è non solo lecita, ma doverosa. E, quando riesce, sublime... Tra assegni a vuoto e pianificate vendette, occupazioni di condomini e furti memorabili, Salvatore Messana, con una ironia fulminante, fa scempio di ogni pretesa serietà residua di questa società decrepita... E' la voce degli scansafatiche fieri di esserlo... Un sonoro ceffone alla lamentela, anche a quella -oggi così diffusa- sulla precarietà del posto di lavoro, essendo proprio "la certezza del posto fisso" quell'incubo che Salvatore Messana ha fuggito come la peste. Riuscendo anche, in questa fuga divenuta una vita, a spassarsela con allegri complici e a infliggere ai suoi inseguitori pesanti dispiaceri. Ed è contro i potenti e gli aguzzini di ogni tempo che Salvatore Messana ha deciso di rivelare , a noi e a chi verrà, il suo semplice "segreto": non esitare mai a scagliare la prima pietra; mirando, se possibile alla testa. Noi, ripubblicandolo, ci siamo solo fatti umili testimoni di tale imperituro verbo. Nei secoli dei secoli. Così sia. Il libro verrà presentato all'orto di mirafiori l'27 giugno 2010 DELTA IN RIVOLTA - SUGGERIMENTI DA UNA "INSURREZIONE ASIMMETRICA" Da decenni, in Nigeria, la popolazione si batte contro lo sfruttamento Los Amigos de Ludd Molti annunciano oggi che la produzione petrolifera è vicina al suo culmine, e che a partire da qui il prezzo del greggio diventerà tanto più caro da doverci preparare necessariamente aed assistere a una crisi energetica, danneggiando gravemente l'andamento economico di tutto il pianeta. Le conseguenze del prodursi di questo fatto, sarebbero senza dubbio enormi e spettacolari. Ma ciò che ci interessa qui è chiarire se la caduta, più o meno accelerata, del regime petrolifero possa aprire una breccia per nuove possibilità sulle quali costruire una società autonoma, radicalmente diversa da quella attuale. (...) Insomma, la caduta di un regime energetico prospero e potente come è quello degli idrocarburi contiene qualche possibilità, per quanto ridotta, di indebolimento del sistema di dominio? Rispondere frettolosamente a tale questione, sia in un senso che nell'altro, significherebbe ignorarne la complessità. Alcuni della barricata del Sol Levante -Z-ZAVORRA Per andare in battaglia bisogna essere leggeri (nel passo e nella mente, ma non dell'intelligenza di sé e del nemico). Bisogna liberarsi della zavorra. I falsi amici e i pretesi rappresentanti della lotta NO TAV hanno fatto più danni (con i loro Osservatori, le loro Conferenze, le loro Cabine, i loro F.A.R.E.) di chi ha mandato le truppe in divisa e ferraglia. La zavorra delle varie ideologie elaborate sulla Val Susa non è stata di minor peso. Ma il movimento ha tutte le forze qualitative e quantitative per fuggire le trappole, i consigli interessati, gli elogi obliqui. Questo glossarietto vuol essere un agile strumento di autocomprensione del percorso già fatto e di messa a fuoco delle prospettive, per giocare d'anticipo sulle ostilità che ci attendono. Un bagaglio a mano, contenente lo stretto indispensabile per tornare leggeri a quel luogo in cui le differenze hanno sempre fatto la differenza: la barricata. AAVV "Fratelli
e sorelle, quali sono i vostri desideri? Sedersi in un drugstore, con
lo sguardo perduto nel nulla, annoiato, bevendo un caffé senza
sapore? Oppure, forse, farlo saltare o bruciarlo?" Questa è
una delle più interessanti 'rivendicazioni' del gruppo armato
libertario che col nome di Angry Brigade per circa un decennio agì
nella Gran Bretagna degli anni Settanta e Ottanta attaccando obiettivi
del padronato industriale, della comunicazione. Niente della
bardature che per anni ci sono state somministrate dalle organizzazioni
armate leniniste-staliniste è presente nelle rivendicazioni dell'Angry
Brigade, e questo fatto costituisce una qualità anarchica che altre
organizzazioni, anch'esse libertarie, non hanno saputo mettere a profitto. la lettura
di questi testi, che raccomandiamo a tutti i compagni, non mancherà
di riservare gradite sorprese. Da tempo non più reperibili nella
traduzione italiana, li proponiamo ora in questa nuova edizione che presenta
solo alcuni piccoli cambiamenti rispetto alla precedente, con qualche
nota in più, per facilitarne la comprensione. Infatti si tratta
di testi che si riferiscono ad una situazione ormai lontana, nello spazio
e nel tempo, per quanto ben delineata e contestualizzata dall'introduzione
di Jean Weir, ma in cui molti particolari potrebbero risultare oscuri. E allora
questo libretto potrà essere utile a chi crede che la lotta si
radicalizza attaccando sì le manifestazioni concrete del nemico
di classe, ma senza pensare di colpire un presunto 'cuore' come
se il processo rivoluzionario fosse una mera questione militare. A chi
vuole, con l'azione, dare un'indicazione di metodo e non praticare un
gesto esemplare per cui fare il tifo delegando la lotta all'organizzazione
armata invece che al sindacato. Ma anche a chi, pur ritenendo di non rappresentare
nessuno o tanto meno di esserne la guida, non si pone questi problema. PARIGI 1871
LA COMUNE LIBERTARIA L'iniziativa
popolare per come si manifestò nel corso dei pochi mesi di vita
delle Comune non ha importanza 'soltanto' perr quello che in quel breve
lasso di tempo venne realizzato, ma anche per quello che venne alimentato
in potenza, cioè per quello che venne fatto vivere come nucleo
essenziale di un fatto non del tutto comprensibile agli occhi dei conemporanei. Riccardo
D'Este Bisogna capire,
è tempo di capire. Riccardo
Panzieri Nel primo
numero de i "Quaderni rossi" compare il fondamentale saggio
di Panzieri che costituisce la rielaborazione teorica dell'esperienza
svolta dalla rivista nel '60-'61 e che ha come oggetto le modalità
di dominio del Capitale nello sviluppo tecnologico e nella prdouzione
diretta. Questo scritto rappresenta anche il punto d'arrivo del processo
autocritico iniziato nel '59 col progresivo distacco dal PSI e segna il
superamento della concezione oggetivistica del progresso tecnico che ngli
anni '50 aveva determinato la sua subalternità teorica alla strategia
del movimento operaio.
"I
giovani in Cabilia non credono più a niente, non credono più che nella
violenza, non sono assolutamente interessati all'indipendenza, e le organizzazioni
indipendentiste, per quanto facciano tutto il possibile, non riescono
più a controllarli". Così scriveva un giornalista francese, rivelando
una preoccupazione diffusa e più che giustificata, di fronte a uno scontro
sociale che si radicalizza, lasciandosi alle spalle ogni ideologia nazionalista,
religiosa o democratica, e rivelando sempre più limpidamente il proprio
carattere di classe. La stessa preoccupazione che ha decretato la censura
e il silenzio mediatico sulla rivolta algerina. La stessa, nostra, preoccupazione,
che ci spinge al contrario a parlarne. Jaime
Semprun Le aarch...
Esse paiono essere reale espressione di chi vi partecipa, ponendosi fin
da ora come specifico strumento di lotta ed al contempo come ipotesi di
organizzazione sociale. Come non vedere in ciò una 'rivisitazione'
di quel progetto avanzato in altri tempi dai consigli operai? Con la sola
differenza che oggi non vi è senso alcuno nel riconoscersi nel
cadavere di una "classe operaia" seppellita con buona pace dai
sinceri rivoluzionari e comoda ormai solo a chi vuol celare il vero conflitto
che oppone il Capitale all'intera umanità...
Edizioni PORFIDO (Torino) e l'ARREMBAGGIO (Trieste)
pp.47 , € 3
edizioni Porfido
pp.141 , € 6
edizioni El Paso / Porfido
edizioni Porfido
pp. 142, € 8
selvaggio della propria terra da parte delle multinazionali del petrolio
e del gas (tra le quali spicca la nostrana ENI-AGIP).
Un silenzio mediatico ai limiti della censura circonda l'insurrezione
del Delta del Niger, per coprire le responsabilità dell'Occidente e
cementare complicità e rassegnazione.
Ma tra occupazioni di impianti e sabotaggi, manifestazioni non violente
e azioni di guerriglia, una multiforme resistenza dimostra come
sia ancora possibile opporsi alla devastazione ambientale e sociale
che il Progresso porta con sé...
Un grido di rivolta e di dignità, da cui gli animi intorpiditi dei
“privilegiati” d'Occidente avrebbero molto da imparare.
L'ETA DEL PETROLIO - 2009
edizioni Porfido
pp. 35, € 2
GLOSSARIETTO NO TAV - equipaggiamento minimo in vista della ripresa delle ostilità-dicembre 2008
edizioni Libera Repubblica di Venaus in esilio
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ANGRY BRIGADE - Documenti e cronologia 1967 - 1984
edizioni l'Arrembaggio
pp. 52, € 2
Per il resto, la bellezza dei comunicati dei compagni dell'Angry Brigade
sta nella loro immediatezza e semplicità, convinti com'erano che
le azioni migliori sono quelle che non hanno bisogno di spiegazioni.
edizoni
l'Arrembaggio
pp.
28, € 1
Si può indiivduare, specialmente nelle prime settimane di lotta
nelle strade, una 'potenzialità inespressa' di natura insurreizonale
che costituisce un riferimento ben al di là dei modi concreti in
cui essa riuscì ad espimersi. In fondo ogni insurrezione si collega
senza saperlo a tutte le insurrezioni precedenti, in quanto quasi sempre
l'iniziativa popolare si sviluppa in maniera coerentemente autonoma e
rigetta qualasiasi guida più o meno colorata politicamente, e non
aspetta il segnale della lotta da parte di un quale che sia gruppo di
specialisti.
QUALCOSA - Alcune tesi sulla società capitalista neomoderna
edizioni Porfido
pp. 20, € 1
Insomma, è tempo di migrare.
Contro la micragna oltre l'emicrania.
Migrazioni dentro il rischio in ogni intellgenza possibile tranne che
l'intelligenza con il nemico.
E che sugli alberi non restino soltanto i ricordi o i segni di foglie
rami e uccelli.
Il neomoderno è un ramo secco, bisogna esserne assai seccati.
SULL'USO CAPITALISTICO DELLE MACCHINE NEL NEOCAPITALISMO
edizioni Porfido
pp. 20, € 1,5
Notizie dall'insurrezione algerina
edizioni
Porfido
pp.
40, € 3
APOLOGIA PER L'INSURREZIONE ALGERINA
edizioni Porfido
pp. 64, € 3