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LO SVILUPPO ECONOMICO DEL KOSOVO

da www.yugoslavia.com, sito ufficiale della Federazione Jugoslava

[pubblichiamo il documento in forma abbreviata e con alcune parti riassunte - a.f.]

Il Kosovo ha ereditato un'economia sottosviluppata con tutte le caratteristiche tipiche di una regione agricola economicamente arretrata, che si riflettono nelle sue forze produttive sottosviluppate e in un reddito nazionale molto basso. Il settore agricolo, che dispone di una struttura tecnica arretrata e ha una produttività molto bassa, ha occupato un posto predominante nell'economia della regione. La popolazione agricola ammontava a più dell'80% della popolazione totale. L'industria includeva: molte miniere di lignite, magnesio e cromo di piccole dimensioni, la minera di piombo e zinco di Trepca e un certo numero di fabbriche di piastrelle, segherie e mulini. Parallelamente alla crescita della produzione materiale vi sono stati spostamenti significativi nella struttura dell'economia. L'industria è diventata con il tempo il settore principale.

Allo stesso tempo, la percentuale relativa dell'agricoltura nell'economia è scesa. Tuttavia, anche se la sua quota relativa è diminuita, ha continuato a essere uno dei settori primari dell'economia del Kosovo, insieme all'industria. Nonostante i progressi significativi nel modificare la propria struttura, l'economia continua a essere caratterizzata da un'alta percentuale di attività primarie, soprattutto di tipo agricolo e, nell'industria, riguardanti le materie prime. Lo sviluppo economico accelerato ha portato degli importanti cambiamenti nella struttura sociale della popolazione - la popolazione agricola sta diminuendo.

[...]

Lo sviluppo dell'industria è imperniato soprattutto sulle materie prime presenti localmente e sulle grandi riserve di carbone, nonché sui giacimenti di minerali metalliferi e no metalliferi. I giacimenti di lignite sono stimati in Kosovo a 10 miliardi di tonnellate, ovvero il 57 per cento del totale della ex-Jugoslavia e il 50 per cento del totale dei giacimenti di carbone. Tra i metalli non ferrosi, i giacimenti di piombo e zinco sono particolarmente notevoli e costituiscono il 50 per cento del totale, mentre quelli di nickel corrispondono a circa il 20 per cento delle riserve totali del paese. [...]

L'industrializzazione occupa un posto centrale nella politica di sviluppo a lungo termine. [...] L'industria dell'energia elettrica è responsabile del 33% della produzione industriale. I vasti giacimenti di lignite e la loro accessibilità, eccezionalmente buona, allo sfruttamento mediante miniere aperte, consentono uno sviluppo intensivo di questo settore. Il Complesso Minerario-Metallurgico-Chimico del Kosovo, oltre alle sue miniere aperte e alle centrali termoelettriche, ha degli stabilimenti progettiati per un'ulteriore espansione, per l'essicazione del carbone, e la produzione di gas industriale e fertilizzanti all'azoto.

La metallurgia ferrosa, uno dei rami industriali più importanti, è concentrata soprattutto nel Complesso Minerario-Metallurgico-Chimico di Trepca. Quello dell'industria non metallifera è uno dei settori industriali più antichi del Kosovo. [...] Il settore metallurgico è un nuovo ramo dell'industria e si sta guadagnando una posizione sempre più prominente nella struttura della produzione industirale. La sua divisione più importante è quella della produzione di respingenti idraulici, statici e contro urti speciali, nello stabilimento per la produzione di respingenti di Prishtina, nonché quella per la produzione di pezzi per automobile presso il relativo stabilimento di Peja. [...] [Il settore chimico produce] soprattutto acido solforico e fertilizzanti complessi e include anche la produzione di fertilizzanti all'azoto e di fibre sintetiche. Lo stesso settore produce anche prodotti farmaceutici, vernici e tinture, lacche e prodotti plastici. Sono state ricostruiti e modernizzati gli impianti per i materiali da costruzione. [Tra gli altri settori importanti vi sono quelli del legno e quello dell'industria tessile, che copre il 10 per cento della produzione industriale complessiva, nonché il settore della carta, con due importanti stabilimenti a Lipjan e a Prishtina].

LO SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO sul suolo del Kosovo è reso possibile da condizioni geografiche e climatiche favorevoli, dalla fertilità del suolo e, in una certa misura, anche dalla distribuzione delle precipitazioni durante l'anno. [La superficie destinata a usi agricoli ammonta complessivamente a 590.000 ettari, per il 53% si tratta di terreni arativi, per il 3% di frutteti e vigne e per il 45% pascoli e prati. Il settore privato fornisce l'82% del totale della produzione agricola, coprendo l'88% dei terreni arabili. I possedimenti privati sono di norma maggiormente frammentati. Più del 50 per cento della superficie complessiva riguarda proprietà inferiori ai 3 ettari, particolare che ostacola una coltivazione intensiva. Importanti sono anche il settore alimentare e quello del tabacco. Tra i prodotti alimentari i più importanti sono lo zucchero, l'olio, la birra, il vino e i latticini. E' in aumento anche il numero di capi di bestiame].