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![]() Scoppio di violenza nel KosovoScoppio di violenza nel Kosovo - 1 (Radio B92 - 27 novembre) - Sei carriarmati e uno squadrone di polizia serba antisommossa hanno preso il controllo di un villaggio nella provincia meridionale del Kosovo mercoledì scorso (26 novembre). Le notizie che provengono dal villaggio di Vojnik dicono che l'assdio della città ha finora lasciato un abitante albanese ucciso e un certo numero di altri, tra cui un bambino di 11 anni, feriti. Tra le vittime ci sono anche poliziotti e insegnanti albanesi del posto. L'attacco fa seguito a due giornate di violenza nel Kosovo. Secondo rapporti non ufficiali, un gruppo di funzionari del tribunale è stato oggetto di un'imboscata martedì scorso a opera di persone armate non identificate nella vicina cittadina di Srbice. La polizia è venuta qualche ora più tardi per investigare sul fatto ed è stata anch'essa oggetto di attacchi. Un poliziotto è stato ferito nella zuffa. Un'altra imboscata attendeva le autorità serbe quando sono tornati sulla scena mercoledì mattina. Le strade che portano a Vojnik e a due villaggi confinanti sono state bloccate. I testimoni raccontano di diverse ore di scambio di colpi con armi da fuoco, ivi inclusi pezzi di artiglieria pesante. La violenza ha avuto un'escalation mercoledì sera, quando un capo della polizia serba è stato rapito a Prishtina, la capitale della provincia. Secondo i racconti di testimoni oculari, tre uomini mascherati armati di fucili hanno attaccato Bozo Spasic mentre lasciava il suo ufficio e lo hanno costretto a salire su una vettura che attendeva. Nonostante nessuno abbia rivendicato la responsabilità degli attacchi, la voce più insistente parla di un coinvolgimento del gruppo illegale "Armata di Liberazione del Kosovo" negli scontri a fuoco iniziali. La polizia dice di avere risposto all'attacco di martedì in conformità alla legge e sta cercando di stabilire l'identità degli aggressori, che finora sono sfuggiti alla cattura. La polizia segnala inoltre che l'Armata di Liberazione separatista ha una forte presenza nell'area. Un portavoce della Lega Democratica del Kosovo (DSK), il principale partito dell'etnia albanese, ha condannato l'azione della polizia definendo l'atto "terrore organizzato contro cittadini albanesi innocenti e senza protezione". Il partito afferma che la polizia si è ritirata, ma che la situazione rimane tesa. Una notizia collegata agli avvenimenti riguarda il candidato presidenziale della coalizione di sinistra serba, e Ministro degli Esteri federale, Milan Milutinovic, il quale ha detto mercoledì che Belgrado non ha alcuna intenzione di modificare lo status del Kosovo all'interno della repubblica federale. Parlando a Radio Belgrado mercoledì scorso, Milutinovic ha respinto quanto richiesta in una lettera congiunta di Francia e Germania, inviata durante i primi giorni della settimana, nella quale si chiedeva che al Kosovo venisse assegnato uno status speciale. Milutinovic ha ripetuto che il problema del Kosovo è una questione interna della Jugoslavia e che la provincia gode già di autonomia secondo la costituzione jugoslava. Scoppio di violenza nel Kosovo - 2 (Reuters - 27 novembre) - Due uomini sono stati uccisi e due feriti nell'irrequieta provincia meridionale della Serbia, il Kosovo, nella serata di ieri, quando un attacco a una stazione di polizia di un villaggio è stato respinto, secondo quanto ha riportato oggi la polizia serba. Un ufficiale di polizia è stato ucciso in "attacco terrorista armato" alla stazione di polizia di Rznic, durante il quale è stato fatto uso di fucili e lanciagranate; anche uno degli attaccanti è rimasto ucciso, secondo quanto riferisce il servizio di infomrazione della polizia serba. L'etnia albanese, tra i due milioni di abitanti del Kosovo, è maggiore di quella serba in un rapporto di nove a uno. Più di 30 persone di entrambe le comunità sono rimaste uccise nel corso degli ultimi due anni nella provincia, che i diplomatici temono sia una polveriera che potrebbe incendiare tutti i Balcani. L'attuale scoppio di violenza coincide con il processo a 17 membri dell'etnia albanese accusati di terrorismo. "Ieri notte, intorno alle 23.55, sul territorio della municipalità di Decani, si è verificato un attacco terrorista armato contro i membri e l'edificio della stazione di plizia di Rznic", afferma un comunicato della polizia. "Nell'attacco con lanciagranate e armi automatiche, un ufficiale di polizia, Dragic Davidovic, è stato ucciso e due poliziotti sono rimasti leggermente feriti", continua il comunicato. L'agenzia di stampa jugoslava Tanjug riporta che uno dei poliziotti è stato gravemente ferito con ferite da arma da fuoco al volto e al petto. "Per respingere l'attacco, in osservanza della legge, la polizia ha usato armi da fuoco, uccidendo un aggressore, Ismet Djocaj, del villaggio di Djocaj, e ha adottato misure intensive per trovare gli aggressori", prosegue la Tanjug. La polizia ha bloccato tutti gli accessi a Rznic, giovedì, secondo quanto riporta l'agenzia Beta di Belgrado citando il Kosovo Information Centre (KIC), un'organizzazione dell'etnia albanese. Secondo il KIC intorno a mezzanotte si sono uditi spari ed esplosioni nei pressi della stazione di polizia. Una fonte della polizia serba, che ha chiesto di rimanere anonima, ha riferito che la poizia sta cercando di tenere la tensione ridotta al minimo. "Avremmo potuto usare forze di polizia 10 volte superiori, ma questo non avrebbe fatto altro che fare salire la tensione. Il nostro obiettivo è quello di ridurre le tensioni", ha detto la fonte. Un dirigente della polizia dell'area di Obilic, Bozidar Spasic, che era stato rapito mercoledì, è stato liberato giovedì mattina con solo leggere ferite, secondo quanto riporta Radio Index di Belgrado. La polizia serba ha negato ogni connessione tra il rapimento di Spasic e lo scoppio di violenza nella provincia, affermando che egli è stato rapito da criminali per uno scambio di persona. Spasic è stato rapito dopo due giorni di incidenti con armi da fuoco tra la polizia e membri dell'etnia albanese nei villaggi intorno alla cittadina di Srbica,. durante i quali è stata gravemente ferita un bambino di 11 anni. La polizia afferma di essere stata oggetto di un attacco nel villaggio di Vocnjak, mercoledì scorso, mentre stava investigando su un attacco a un auto del governo, verificatosi il giorno precedente. L'agenzia di stampa statale Tanjug afferma che quattro poliziotti sono rimasti feriti durante negli incidenti, assegnandone la responsabilità ai separatisti albanesi. Fonti albanesi affermano che quattro albanesi sono stati feriti. Secono l'agenzia Beta, i poliziotti hanno dispiegato carriarmati ed elicotteri nella loro caccia agli aggressori. Il quotidiano dell'etnia albanese Koha Ditore, ha così descritto la scena che si presentava a Srbica: "elmetti e scudi della polizia, giubbotti antiproiettili, una Opel Ascona crivellata da pallottole e un buldozzer, accanto a cartucce per proiettili vuote e ad alcune mucche morte". Jovan Kovacic |