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Albania in rivolta

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18 novembre 1997

L'Italia, seguita dalla Grecia, controlla il commercio albanese - Secondo fonti statali albanesi, circa il 50 per cento delle merci importate in Albania proviene dall'Italia, che è il primo partner commerciale del paese e le cui importazioni verso di esso hanno raggiunto nei primi sei mesi del '97 (cioè nel semestre della rivolta) i13 miliardi di lek. Rispetto all'anno precedente vi è stato un aumento del 13 per cento, nonostante i prezzi alti per il mercato locale. Le importazioni dall'Italia consistono principalmente in elettrodomestici, impianti idrosanitari e impianti tecnici, oltre che in prodotti alimentari. Le esportazioni dall'Albania all'Italia sono rimaste uguali a quelle del medesimo periodo del '96 e l'Italia rimane anche in questo caso il maggiore partner dell'Albania: il 47,13 per cento delle esportazioni albanesi è diretto in Italia. L'Albania esporta in Italia soprattutto prodotti tessili, prodotti artigianali e prodotti ittici, per la maggior parte realizzati nel paese da imprenditori italiani che operano in Albania. Le esportazioni albanesi hanno raggiunto nei primi sei mesi del '97 i 4 miliardi di lek circa. La Grecia è il secondo partner commerciale di Tirana, con il 19 per cento delle importazioni e il 20 per cento delle esportazioni. Insieme, Italia e Grecia controllano il 68 per cento delle esportazioni albanesi e il 70 per cento delle importazioni. (Fonte: ATA)

La CIA riorganizza i servizi segreti albanesi - Istruttori americani della CIA stanno provvedendo alla ristrutturazione del SHIK, i servizi segreti albanesi, ha segnalato in un servizio di fine ottobre il quotidiano Koha Jone, citando il capo del SHIK, Fatos Klosi. I nuovi agenti che verranno assunti dal SHIK, così come quelli che attualmente vi lavorano, seguiranno un corso di tre mesi tenuto da istruttori della CIA. (Fonte: Koha Jone)

La NATO, la scienza e l'Est... - Il governo albanese ha aderito al progetto "Science for Peace" ("Scienza per la pace"), un programma al quale ha dato vita il Comitato Scientifico della NATO e mirato a coinvolgere i paesi aderenti in attività di ricerca e di sviluppo in collaborazione con "istituzioni analoghe alla NATO". Gli scienziati dei paesi aderenti (Albania, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Georgia, Ungheria, Kazahstan, Lituania, Moldova, Macedonia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Tajikistan, Turkmenistan, Ucraina e Uzbekistan) operano a contatto con i loro colleghi che lavorano per le strutture atlantiche, in modo da potere mettere le loro scoperte scientifiche "a servizio della pace", permettendo ad esperti NATO di valutarle ed eventualmente adottarle. (Fonte: ATA)

...e gli "esperti" a Tirana - Il 10 novembre un gruppo di esperti NATO è giunto a Tirana - si tratta della quarta missione di questo tipo nel giro di alcune settimane. Questo gruppo lavorerà in collaborazione con il Ministero della Difesa albanese alla riorganizzazione del Ministero stesso, dello Stato Maggiore dell'esercito e dei vari comandi delle forze armate. Gli esperti firmeranno inoltre il programma di collaborazione NATO - Albania 1997. (Fonte: ATA)

Stretta economica per l'Albania - Il governo Nano ha messo a punto negli ultimi giorni una classica politica di austerità su ricetta del Fondo Monetario Internazionale, nonostante il forte bisogno di rilancio economico del paese. Il premier ha dichiarato che il Prodotto Interno Lordo dell'Albania ha subito un calo, negli ultimi 100 giorni, dell'8%, mentre l'inflazione è stata del 26% (il dato previsto per fine anno è del 50%). Il Fondo ha chiesto di ridurre l'inflazione al 18-20 per cento e il deficit di bilancio al 14 per cento del PIL nel 1997, con l'obiettivo di farlo scendere al 10 per cento nel 1998. Per conseguire tali obiettivi il governo ha deciso, tra le altre cose, di aumentare l'IVA dal 12,5 al 20 per cento e di licenziare 10.000 dipendenti statali entro il marzo 1998. Nell'ambito dei colloqui con il FMI, il Comitato Esecutivo di quest'ultimo ha affermato, secondo Nano, il suo "entusiasmo per il categorico rifiuto da parte del governo albanese di ricompensare i creditori [gli albanesi truffati dalle piramidi - n.d.t.] con fondi pubblici". Su richiesta della Banca Mondiale, inoltre, il governo Nano sta mettendo a punto un piano che prevede la privatizzazione di due terze delle banche albanesi. Il premier albanese, infine, ha affermato che un terzo degli albanesi vive sotto il livello di povertà: il 40 per cento di queste persone sono pensionati che ricevono tra $7 e $22 al mese.(Fonte: ATA)

L'Italia, la Grecia e le telecomunicazioni albanesi. La società Greca Intracom ha firmato il 7 novembre a Tirana un contratto da $390.000 con la Telecom albanese, relativo all'acquisto da parte di quest'ultima di apparecchiature radio e realy per la connessione telefonica. Alcuni giorni prima, la Telecom albanese aveva firmato un accordo per una fornitura simile con la italiana Italtel, per un totale di 510.000 dollari. Queste operazioni confermano l'estremo interesse dei due paesi per il settore delle telecomunicazioni nell'area balcanica: recentemente un consorzio italo-greco ha acquistato dal governo di Belgrado un pacchetto di controllo della Telecom jugoslava. (Fonte: ATA)

Un terzo degli aiuti UE dalla Gernania - Un terzo degli aiuti dell'UE all'Albania sono finanziati dalla Germania, ha affermato il Ministro tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Vighard Hasdel, in occasione della visita a Bonn del Ministro degli Esteri albanese Milo. Per il 1998 la Germania prevede di stanziare complessivamente 30 milioni di marchi in aiuti diretti per l'Albania. Hasdel ha detto che è intenzione della Germania collaborare anche per il tramite di grandi ditte come la Siemens, la Benz e altre ancora. (Fonte: ATA)

Spagna, Germania e... Soros. Il gigante spagnolo del tabacco, la società Sunset, che possiede più di 40 stabilimenti in tutto il mondo e detiene il monopolio del tabacco Virginia, sta per avviare operazioni anche in Albania, che è ricca di tabacco. In questi stessi giorni, la Fondazione Soros, nel contesto del programma "Tirana 2000", sta introducendo e promuovendo sul mercato albanese la produzione di svariate ditte tedesche (Komerling, BSW-Regupol, Dorken, Desso DLV) produttrici di materiali da costruzione. (Fonte: Zeri i popullit)