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NOTIZIE EST #142 - BOSNIA
10 gennaio 1999


[Cominciamo con questo numero la distribuzione regolare in "Notizie Est" dei notiziari "Ultim'ora" di Claudio Gherardini, corrispondente dalla Bosnia di Radio Capodistria (che

trasmette anche in AM 1170 khz), ringraziandolo molto per la disponibilità dimostrata nel mettere a disposizione i suoi materiali. Vi invitiamo a visitare il suo sito web, nel quale potrete trovare l'archivio delle "Ultim'ora" passate, links, foto e informazioni sulle sue attività umanitarie: http://www.geocities.com/CapitolHill/Lobby/2503/index.html. La pubblicazione di "Notizie Est" e delle "Ultim'ora" avviene in totale autonomia e la collaborazione non impegna le reciproche scelte editoriali - a.f.]


ULTIM'ORA - 8 GENNAIO 1999
di Claudio Gherardini, corrispondente dalla Bosnia di "Radio Capodistria"

8.1.99. Mostar. Spari e lancio di granate contro una abitazione che

ospita serbi ritornati in area musulmana a nord di Mostar. E'

accaduto ieri anche se secondo le locali autorita' si e' trattato

solo di intimidazioni visto che non ci sono stati feriti. L'opera di

ricostruzione dei villaggi in tutta l'Erzegovina, il sud della

Bosnia, diviso tra nazionalisti croati, musulmani e serbi e il

tentativo di riportare a casa loro gli sfollati e' ostacolato dalla

miriade di provocazioni e intimidazioni incrociate tra le quali

prevalgono quelle note dei croati nell'area di Stolac, nonostante

che ogni progetto umanitario sia frutto di negoziati estenuanti.

In Bosnia la situazione politica e sociale che sta dietro le buone

intenzioni e gli accordi ufficiali resta certamente critica.

Mostar e' una citta' sempre divisa anche se in modo piu' sofisticato

che in passato. Se le targhe delle auto sono unificate e

irriconoscibili, molti espongono i simboli della propria

appartenenza etnica. I confini sono segnati dal sistema telefonico

che a ovest e' collegato a quello croato senza nemmeno nasconderlo.

Dalla parte croata si puo' chiamare Zagabria o Spalato con il solo

prefisso interurbano, per l'est bosniaco della citta' la chiamata e'

internazionale. Gli acquedotti sono divisi in complicati schemi per

assicurare il controllo etnico strategico dell'acqua e altri esempi

non mancano a partire dalla moneta croata che e' quella corrente a

ovest dove le nuove banconote nazionali uniche godono di poca

popolarita'.

Intanto nella Repubblica Serba il governo frutto delle elezioni di

settembre e' ancora di la' da venire. Il candidato di Poplasen,

Miljus, sottratto a sorpresa dalle file del partito del Premier

uscente Dodig ha annunciato che presentera' la lista dei ministri

tra poche ore in occasione della festa nazionale serba. Sia la

alleanza Sloga, della Plavsic e Dodig, sia i parlamentari della

coalizione bosniaca, hanno annunciato di rigettare la candidatura di

Miljus accusandolo di essere al servizio di Milosevic e degli

ultraradicali e volere un governo di soli serbi.

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*Ultim'ora, ovvero: scampoli di Bosnia e non solo* di Claudio Gherardini

http://www.claudiogherardini.net

I testi spesso potrebbero non essere sintatticamente corretti e non riportano le lettere accentate e speciali perche' sono solo appunti per i servizi parlati