![]() |
![]() NOTIZIE EST #58 - MACEDONIA L'ARRESTO DI OSMANI E I PARTITI DEGLI ALBANESI DI MACEDONIA L'ex deputato della repubblica e presidente del consiglio comunale di Gostivar [città della Macedonia occidentale, una delle principali a maggioranza albanese - N.d.T.] Rufi Osmani ora si trova nel carcere di Idrizov ed è più noto ormai come il primo prigioniero politico che ha ricevuto una pena draconiana dopo l'introduzione del sistema multipartitico in Macedonia. La sua richiesta di rinvio dell'esecuzione della pena, che ha motivato con la necessità di curarsi da una pesante malattia che richiede condizioni specifiche, è stata rifiutata dalla Corte d'appello, così come dal Tribunale generale di Gostivar. Anche la Corte costituzionale macedone ha rifiutato la richiesta da parte di Rufi Osmani di "difendere la libertà di parola", che non è stata rispettata dalla decisione del Tribunale generale, il quale ha emesso una sentenza di condanna perché il leader albanese avrebbe "incitato all'intolleranza e all'odio nazionale, razziale e religioso, sanzionati dalla Costituzione". Subito dopo la consegna spontanea di Rufi Osmani, che dovrà scontare una pena di otto anni di prigione, i principali dirigenti del suo partito, il Partito Democratico degli Albanesi (DPA) hanno annunciato la loro decisione di ritirare tutti i loro rappresentanti nel sistema - vale a dire i propri deputati, i presidenti delle province e dei consigli comunali, nonché gli altri funzionari. Secondo i dirigenti del DPA, il ritiro dei propri esponenti da tutte le istituzioni del sistema ha come fine quello di richiamare l'attenzione dei cittadini della Macedonia sul fatto che questo regime provoca intenzionalmente la tensione tra le varie etnie con l'obiettivo di distrarre l'attenzione dai problemi reali che esso si trova ad affrontare, affermando inoltre che il partito avvierà delle proteste continue. Il presidente di questo partito, Arben Xhaferri ha rincarato la dose affermando che tale decisione è stata presa perché sono stati attaccati i presidenti del suo partito, che non possono così realizzare il mandato che è stato loro dato dagli elettori, aggiungendo che con questa decisione il suo partito vuole dare uno stop a passi che sono destabilizzanti per il processo democratico. Secondo Xhaferri, queste proteste dovrebbero segnalare la necessità di avviare un vero dialogo. Xhaferri ha rilasciato queste dichiarazioni solo alcuni giorni dopo il summit sulle questione interetniche convocato presso il Presidente della Repubblica Kiro Gligorov, summit che non ha dato esito a nessuna dichiarazione congiunta dei partiti "più importanti". Xhaferri ha inoltre affermato che se "le misure intraprese dal DPA non daranno risultati, prepareremo dei materiali che verranno inviati al Tribunale di Strasburgo". Mentre questo partito ritiene, con la sua uscita dalle istituzioni, di potere esercitare un'influenza per "arrestare i passi destabilizzanti per i processi democratici", il presidente dell'altro partito degli albanesi, il PDP [partito moderato che, a differenza del DPA, fa parte della coalizione di governo con la SDSM di Kiro Gligorov - N.d.T.], Abdurrahman Aliti, è di tutt'altra opinione: egli ritiene che tale comportamento del DPA verrà probabilmente utilizzato nella ormai vicina campagna elettorale per ottenere voti. Aliti ritiene la decisione del DPA sproporzionata e sbagliata, indipendentemente da quanto siano giustificabili o meno i motivi che ne sono alle radici. Aliti ha aggiunto ancora un'osservazione, e cioè che lo stesso partito, vale a dire il DPA, fino a poco tempo fa era a favore della via extraistituzionale per la soluzione del problema, ma proprio quando sembrava che si fosse accorto del fatto che si trattava della via sbagliata, ha scelto di tornare sui suoi passi. E mentre Aliti da una parte critica questa scelta del DPA, dall'altra afferma che "la Macedonia non ha alcun bisogno di prigionieri politici", perché agendo in tal modo, la Macedonia "prende la via della Serbia". Alla decisione del DPA non guarda con favore nemmeno il premier macedone Branko Crvenkovski, mentre per quanto riguarda le future elezioni locali che si dovrebbero tenere nei comuni in cui governa il DPA, il ministro della giustizia Spasov ha affermato che il voto non si terrà, perché si aspetterà per un periodo di sei mesi e se entro tale scadenza i consigli comunali non funzioneranno, il governo nominerà dei propri amministratori fino a nuove elezioni. Alla domanda se l'ondata di proteste organizzate dal DPA avranno un riflesso negativo sulla questione del Kosovo, i due partiti albanesi danno risposte diverse. Gli organizzatori delle proteste affermano che esse non influiranno negativamente sul Kosovo, mentre il PDP è di opinione opposta. Sembra che ormai i due partiti politici albanesi, che per un certo tempo erano riusciti a organizzare proteste insieme, come è accaduto con le manifestazioni di solidarietà con il Kosovo, ora si trovino su due posizioni opposte [...] anche ora che uno degli ex-deputati, considerato uno dei più produttivi del parlamento macedone e un uomo che ha saputo conquistarsi una grande popolarità a Gostivar, è in prigione. (fonte: AIM JUNIOR - Tetovo, 29 maggio 1998 - traduzione dal serbo-croato: A. Ferrario) |