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![]() NOTIZIE EST #71 - JUGOSLAVIA/KOSOVO **** SPECIALE PROFUGHI KOSOVO / 4 **** [Lo speciale sui profughi del Kosovo viene esteso di qualche numero, visto che purtroppo continuano ad arrivare notizie drammatiche. La situazione è resa ancora più tragica dal perdurare su tutti i Balcani di una forte perturbazione con freddo e pioggia scrosciante - a.f.] UNA NUOVA OFFENSIVA SERBA METTE IN FUGA ALTRI 10.000 ALBANESI DEL KOSOVO Ginevra, 18 settembre - L'Alto Commissariato dell'ONU (UNHCR) afferma che circa altre 10.000 persone sono fuggite dalle loro case in seguito alla nuova offensiva governativa in atto per il terzo giorno in Kosovo. Il portavoce dell'UNHCR Kris Janowski ha detto che il 18 settembre almeno 13 villaggi della regione a nord di Pristina, tra Podujevo e Mitrovica ,sono stati svuotati da un'offensiva serba con bombardamenti sui centri abitati. "Ieri l'esercito serbo ci ha impedito di entrare nell'area", ha detto Janowski. "Abbiamo cercato di entrare nella zona da un altro punto di accesso e siamo stati ancora bloccati dalla polizia. Il nostro personale poteva vedere il fumo salire dai villaggi dell'area". La gente che fugge dalla zona ha detto agli operatori dell'UNHCR che la maggior parte dei villaggi in una fascia che va da Podujevo a Mitrovica sono ora vuoti. "Hanno riferito che si ripete un modello che abbiamo già visto prima; vengono a sapere che sta per essere sferrato un attacco e subito cominciano i bombardamenti", ha raccontato Janowski in una conferenza stampa. Lungo la strada per Vucitrn, il personale dell'UNHCR ha incontrato una famiglia di 13 persone, tra cui nove tra donne e bambini stipati nel rimorchio del loro trattore, racconta ancora Janowski. Hanno detto di avere dormito all'aperto nei campi sotto una pioggia scrosciante durante le ultime due notti. L'UNHCR ha affermato di avere trovato una sistemazione per circa 25.000 persone che sono fuggite dalle loro case nella regione di Drenica, dopo che due settimane fa vi è stata lanciata un'offensiva. Gli addetti dell'UNHCR che hanno incontrato il gruppo affermano che molte persone sono malate o ferite e che vivono all'aperto senza cibo o medicine. "Queste persone si trovano in condizioni molto cattive", ha detto Janowski. "Hanno bisogno praticamente di tutto. Cercheremo di fargli arrivare almeno l'essenziale non appena possibile". Nel frattempo l'UNHCR segnala che vi è stato un grande afflusso di profughi dal Kosovo in Bosnia-Erzegovina. "Ieri di fronte all'ufficio dell'UNHCR di Sarajevo vi erano circa 500 persone in coda", racconta Janowski. Il governo bosniaco stima che circa 9.000 rifugiati dal Kosovo siano entrati nel paese dopo l'inizio dei combattimenti. L'UNHCR afferma di avere avuto richieste di assistenza da parte di circa 3.000 persone. "E' davvero paradossale che la Bosnia-Erzegovina, con ancora centinaia di migliaia di profughi in Europa Occidentale e nei paesi confinanti, si trovi ora ad affrontare a sua volta una crisi di profughi provenienti dal Kosovo che cercano rifugio sul suo territorio", ha concluso Janowski. (Wendy Lubetkin è il corrispondente da Ginevra dell'USIA - traduzione dall'inglese di A. Ferrario) |