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![]() NOTIZIE EST #75 - JUGOSLAVIA/KOSOVO LA PROPOSTA DEI NEGOZIATORI ALBANESI PRESENTATA A HILL Sulla base degli elementi proposti dagli americani nella prima variante del progetto-proposta, la delegazione albanese ha presentato i suoi 16 punti relativi alla possibilità di giungere a un compromesso temporaneo con la delegazione serba e alla possibilità di dare vita a un governo temporaneo del Kosova. Le proposte della delegazione albanese, indirizzate all'ambasciatore americano e mediatore per il Kosova, Christopher Hill, fanno seguito alla prima proposta americana del 16 agosto, intitolata "Elementi per un accordo temporaneo" e si basano sulla stessa bozza d'accordo redatta dalla delegazione americana come progetto-proposta. In seguito è stata redatta una bozza di documento in data 3 settembre, che è stata resa pubblica due giorni fa. "Con il coinvolgimento della comunità internazionale, e in particolare modo degli USA, nel tentativo di trovare una soluzione per il problema del Kosova, che non è stato risolto con il processo di disintegrazione della Jugoslavia, i Governi della [nuova - N.d.T] "Jugoslavia" e della Serbia, nonché i rappresentanti del Kosova, hanno concordato quanto segue: 1. Di mettere a punto una soluzione temporanea per lo status del Kosova, un sistema di governo limitato con garanzia internazionale. 2. L'accordo per il sistema di governo temporaneo del Kosova, nonché quella che sarà l'ultima e permanente soluzione, si baseranno sullo Statuto dell'ONU, sull'Atto Finale di Helsinki e su altri principi internazionali. L'accordo terrà in considerazione il fatto che la Jugoslavia (Repubblica Socialista Federativa Jugoslava), uno stato al quale il Kosova era associato e di cui era parte costituente, si è disintegrata. Lo status legale del Kosova prima della disintegrazione della Jugoslavia, la creazione di nuovi stati in quest'area e gli eventi verificatisi in Kosova, a partire dalla Dichiarazione Costituzionale (1990) e dal Referendum per l'indipendenza (1991), verranno utilizzati come elemento orientativo e saranno a supporto dei presenti accordi. 3. Durante il periodo del governo temporaneo, il Kosova funzionerà all'interno della "Jugoslavia", come entità associata, per un limitato periodo di tempo, con indipendenza interna, e avrà condizione pari a quella delle altre unità federali. 4. Durante il periodo del governo temporaneo, il Kosova sarà governato dalle proprie istituzioni legislative, esecutive e giuridiche: dal suo Parlamento, con pieni e autonomi poteri costitutivi e legislativi, dal presidente eletto mediante elezioni dirette, dal Governo del Kosova e dalla relativa amministrazione, nonché da Tribunali di diversi livelli, ivi inclusa una Corte Suprema, una Corte Costituzionale e un Ufficio del Procuratore del Kosova. Il Kosova avrà un sistema di sicurezza proprio, composto da polizia e da un servizio di sicurezza interna, che sarà del Kosova per struttura e funzioni. La comunità internazionale aiuterà l'organizzazione, l'addestramento, nonché il funzionamento. Le elezioni si terranno sotto supervisione internazionale, entro tre mesi a partire dalla firma dell'Accordo. 5. Le istituzioni del Kosova, ivi incluse quelle a livello municipale, saranno governate democraticamente, saranno basate su principi democratici e rispetteranno i diritti umani internazionalmente riconosciuti. Agiranno indipendentemente e includeranno le sfere della vita politica, economica, sociale e culturale, con l'esclusione di quelle che, in virtù dell'accordo temporaneo, verranno assegnate parzialmente, principalmente o completamente, alla competenza della Federazione. Le relazioni delle istituzioni del Kosova con le istituzioni della "Jugoslavia" o delle altre parti della federazione, Serbia e Montenegro, saranno relazioni di eguaglianza e coordinamento, secondo quanto necessario, senza relazioni gerarchiche. 6. Ogni comunità etnica del Kosova avrà il diritto di utilizzare completamente i propri diritti nel campo dell'educazione e del linguaggio, di preservare la propria cultura e identità, e altri aspetti, nel rispetto dell'accordo. Vi saranno accordi speciali per i luoghi di speciale importanza storica, culturale e religiosa. 7. La partecipazione del Kosova alle istituzioni federali, pari a quella delle altre unità della federazione, verrà anch'essa discussa. 8. Le funzioni relative all'integrità territoriale, al mercato comune, all'emissione di moneta, alla difesa, alla politica estera, alle dogane e altre funzioni che potranno essere determinate dall'accordo per il sistema temporaneo di governo, verranno realizzate in ambito federale, principalmente come funzioni congiunte e comunque non come funzioni esclusive. Ciò significa che la forma e il livello della partecipazione del Kosova alla realizzazione di tali funzioni sarà anch'esso da determinare. 9. Tutte le risorse naturali e artificiali in Kosova appartengono al Kosova e al suo popolo. L'economia del Kosova avrà proprie funzioni monetarie e creditizie e una Banca Centrale, con le rispettive istituzioni: il sistema fiscale, le imposte, la partecipazione alle dogane e ai dazi; avrà un proprio bilancio; una propria partecipazione a relazioni economiche con il mondo esterno e collaborazione con le organizzazioni e istituzioni finanziarie internazionali. Il Kosova amministrerà la propria economica pubblica e parteciperà alla direzione dei sistemi complessi. Se determinate misure nel mercato comune della "Jugoslavia" minacceranno seriamente gli interessi economici del Kosova, il Kosova potrà adottare determinate misure temporanee per difendere i propri interessi. 10. Le rispettive istituzioni internazionali potranno fornire il loro aiuto per armonizzare le relazioni economiche durante il periodo della soluzione temporanea. 11. Il cessate il fuoco e il ritiro delle forze inizierà immediatamente. Le presunte violazioni verranno segnalate a osservatori internazionali e non verranno usate come giustificazione per atti di violenza. I prigionieri politici verranno immediatamente liberati. Nessuno verrà perseguito o condannato per la partecipazione alla guerra del Kosova, con l'eccezione di coloro dei quali sarà possibile dimostrare che hanno commesso crimini contro l'umanità. 12. Nessuna delle parti modificherà unilateralmente le clausole o le condizioni dell'accordo temporaneo. 13. Verranno adottate misure per reinstaurare la reciproca fiducia. 14. L'accordo per una soluzione temporanea determinerà la procedura per raggiungere una soluzione permanente, non oltre tre anni dopo che la soluzione temporanea stessa sarà entrata in vigore. Se nel periodo intercorso non verrà raggiunto sotto la supervisione internazionale un accordo per una soluzione permanente, verrà organizzato un referendum, con il quale il popolo del Kosova deciderà il proprio futuro. 15. Ognuna delle parti darà la propria collaborazione e consentirà pieno accesso alle organizzazioni umanitarie e internazionali; aiuterà a distribuire l'assistenza umanitaria; accelererà il ritorno degli sfollati e dei profughi alle loro case, mettendo tra le altre cose servizi di trasporto a loro disposizione e a disposizione degli operatori internazionale; le parti concorderanno degli accordi di sicurezza che riportino la fiducia negli sfollati e nei profughi. 16. La comunità internazionale viene chiamata a dare la propria assistenza per la realizzazione dell'accordo temporaneo e per quella dell'accordo permanente, a fornire assistenza economica e professionale, a essere politicamente ed energicamente presente durante la sua implementazione, nonché a garantire la definitiva realizzazione dell'accordo temporaneo e di quello permanente". (da "Koha Ditore", 19 settembre 1998 - traduzione condotta sulla versione inglese distribuita nella mailing list "Albanews") |