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![]() NOTIZIE EST #117 - MACEDONIA LE AMBIZIONI DELLA FRANCIA IN MACEDONIA Brani di un'intervista rilasciata dall'ambasciatore francese a Skopje, Jacques Huntzinger, al quotidiano "Nova Makedonija", in merito alle forze di pronto intervento NATO che verranno stanziate nel paese fra breve sotto il comando francese. [...] Nova Makedonija: Il governo francese ha fissato un limite per la presenza in Macedonia delle forze di pronto intervento? Quali ritiene che siano i maggiori rischi della missione? Huntzinger: La durata del mandato della missione non viene decisa dal governo francese, ma dal Consiglio dell'Alleanza e poiché essa è stata organizzata per la difesa dei verificatori OSCE in Kosovo, la sua presenza sarà legata a quella di questi ultimi, vale a dire che durerà come minimo un anno. Per quanto riguarda i rischi, non sono grandi, poiché dopo tutto si tratta di una forza non tanto militare, quanto umanitaria, che deve aiutare i verificatori dell'OSCE, e ciò in collaborazione con le autorità jugoslave, nell'eventualità che si debbano trovare in difficoltà. [...] Nova Makedonija: L'opinione pubblica macedone si pone l'importante domanda del perché proprio la Francia e gli altri paesi europei si sono presi carico della missione, mentre invece gli USA, che sono il principale paese mediatore nell'area, non vi partecipano. Si tratta di un loro desiderio, oppure sono i partner europei che lo hanno voluto, per dimostrare la propria capacità di decidere le crisi europee e, più concretamente, i propri interessi nella regione? Huntzinger: In primo luogo, gli Stati Uniti hanno partecipato con impegno alla risoluzione della crisi, ma essi stessi hanno espresso il desiderio di non partecipare a queste forze. Hanno insistito per prendere parte in prima fila alle forze di osservazione aerea e quindi hanno chiesto di non prendere parte al contingente di terra. La mia seconda osservazione è che i paesi europei in questa regione sono intensamente presenti e altrettanto intensamente impegnati. Vi ricordo che in Bosnia è stata proprio la Francia il paese che si è maggiormente impegnato in termini non solo di quantità di soldati, ma anche di perdite umane. E per l'Europa, in particolare per la Francia, i Balcani rappresentano una zona di interesse per la collaborazione e l'amicizia; per questo è importante che si stabilizzino. La presenza militare della Francia e dei paesi europei in questa regione corrisponde pertanto alla nostra politica e al nostro interesse nella regione. La mia osservazione è che bisogna seguire con grande attenzione il dibattito sulla sicurezza in Europa che è in corso all'interno della NATO e nell'ambito del quale la Francia e altri paesi affermano da lungo tempo la necessità di un'identità europea su questo piano. La presenza di forze militari americane non è indispensabile per garantire la sicurezza in determinate regioni d'Europa, e gli USA lo capiscono, così come capiscono la necessità di sviluppare un'identità europea nella difesa in ambito NATO. Queste forze di pronto intervento costituiscono nei fatti una dimostrazione del contributo europeo allo sforzo di salvaguardia della sicurezza di una regione e questo è qualcosa di nuovo per noi, di stimolante [...]. Si tratta nei fatti della prima volta, nella storia della NATO, che viene creata una forza composta solo da paesi europei e guidata da uno di loro, senza la partecipazione degli USA, pur restando nell'ambito dell'alleanza. [...] Nova Makedonija: A cosa è dovuta, secondo voi, l'impressione dell'opinione pubblica che la Macedonia sia costretta ad accettare questa missione? Sono esatte le informazioni secondo cui vi sarà una rotazione tra i paesi che vi partecipano? Huntzinger: L'arrivo delle forze è vincolato all'assenso del vostro governo, che come governo di un paese sovrano non ha l'obbligo di accettare la missione. Tuttavia, questo governo sovrano ha firmato determinati accordi con la NATO, dei quali deve tenere conto quando prende in esame la formulazione di una decisione. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, nulla di ciò è previsto. Il paese leader è la Francia, alcuni paesi NATO hanno accettato di mettere a disposizione truppe per la missione, e ho già detto quali sono [Gran Bretagna, Italia, Germania, Olanda. Negli ultimi giorni si è accodata anche la Grecia, con un contingente più limitato - N.d.T.] - è tutto. Nova Makedonija: Signor ambasciatore, quanto la presenza dei primi soldati francesi in Macedonia influirà sul processo di avvicinamento del nostro paese all'Alleanza e, inoltre, sui rapporti tra Skopje e Parigi? Huntzinger: Penso che svolga un ruolo importante e che la presenza di queste forze in Macedonia sarà un elemento fondamentale del suo avvicinamento alla NATO; sono convinto anche che esse abbiano un'importanza eccezionale per l'avvicinamento tra il vostro paese e la Francia. Il primo esempio di questo avvicinamento sarà l'invio a giorni di aiuti militari gratuiti da parte della Francia. Questi aiuti saranno destinati al miglioramento dei dispositivi di sorveglianza dei confini. [...] (intervista raccolta da S. Jovanovska per "Nova Makedonija", 25 novembre 1998 - traduzione dal macedone di A. Ferrario) |