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NOTIZIE EST #120 - MACEDONIA
8 dicembre 1998


DISSENSI TRA GLI ALBANESI "RADICALI" IN MACEDONIA
di Saso Colakovski

Rufi Osmani, l'ex sindaco di Gostivar, che sta scontando in prigione una pena di sette anni [con l'accusa di avere "incitato all'odio raziale" in occasione degli incidenti verificatisi il 9 luglio 1997 nella sua città - N.d.T.], ha rifiutato di accettare la visita di Arben Xhaferri, il leader del suo partito, il PDPA-NDP. Come ha annunciato martedì la televisione Telma, nella prigione di Idrizovo, vicino a Skopje, Osmani non ha voluto incontrarsi con il capo del suo partito, nonostante la sua visita fosse stata regolarmente preannunciata.

Questa notizia porta nuovamente in primo piano le voci che parlano di una divisione nel PDPA-NDP a livello locale, le cui radici risalgono ancora a prima dell'incarcerazione dell'ex sindaco di Gostivar. Come è noto, durante il periodo in cui Osmani era in attesa che la sentenza venisse resa esecutiva con il suo arresto, egli aveva rilasciato a "Nova Makedonija" delle dichiarazioni dai toni molto aspri nei confronti del vicepresidente del PDPA-NDP, Menduh Taci. In un'occasione, in quel periodo, il leader Xhaferri aveva riconosciuto che Osmani era stato sacrificato alla politica e alla strategia del partito, in seguito ai fatti di Gostivar dell'anno scorso, ovvero che egli non faceva che mettere in atto le decisioni del suo partito. Da allora si è riuscito a sapere poco dei rapporti tra Osmani e i suoi compagni di partito.

I dissensi all'interno del partito sono cominciati fin dall'inizio dell'anno scorso, quando il gruppo parlamentare del PDPA-NDP aveva messo in atto uno dei suoi ripetuti boicottaggi delle sessioni del Parlamento. In quell'occasione, un solo deputato del partito si era rifiutato di partecipare al boicottaggio, Sali Ramadani, espulso in seguito a ciò dal PDPA-NDP. [...] Alle ultime elezioni Ramadani ha dovuto partecipare come indipendente, non essendo riuscito a fare registrare il suo nuovo partito, il Vero Partito Albanese. In una dichiarazione rilasciata ai media, Ramadani ha affermato di essere il segretario generale di tale soggetto politico e che il suo presidente ne è Rufi Osmani. [...]

(da "Nova Makedonija", 14 novembre 1998 - traduzione dal macedone di A. Ferrario)