Nel 1986 il tedesco Gunter Wallraff descrisse nella sua Tete de Turc (ed. La découverte, Paris, 1986) le condizione di lavoro inumano, l'igiene deplorevole d'un McDonald's d'Amburgo, nonché la cattiva qualità del cibo. La filiale tedesca intentò inizialmente un processo all'autore del libro, ma poi ritirò le accuse per probabile paura di una ritorsione giudiziaria; un centinaio d'ex dipendenti si dissero pronti a testimoniare in favore del giornalista. In attesa dell'uomo macchina. Un'indagine simile è stata fatta da Il Diavolo, quindicinale satirico della Svizzera italiana (numero 57, 5 maggio 2000), in occasione dell'apertura dell'ennesimo McDonald's in Ticino. Le interviste ad alcuni giovani del McStaff, che rendono le fatiche e lo stress di un lavoro che ha davvero poco di umano, le si possono chiedere a molino@cybernet.ch .

II
Il bullone è servito!

Nel massmediatico clima di allarme - alimentazione, è fin troppo facile dire, nonostante la martellante pubblicità alla Mulino Bianco, che il nostro cibo non nasce da rustiche fattorie, ma da laboratori chimici. Forse però ci sbagliamo, forse però siamo un po' troppo ottimisti in merito alla coscienza alimentare delle masse. Guardiamo il passante, guardiamo la gente, guardiamo la televisione: Quando scoppiò l'allarme diossina, la vox populi era: il pericolo è nelle industrie belghe, il pericolo è identificato, il pericolo è finito; noi siamo bravi, noi rispettiamo le leggi, noi vendiamo sano, comprate prodotti italiani. In supermercati, macellerie, panifici era tutto un via via di certificati d'italianità del prodotto. Ora, nell'incertezza sulla sicurezza biologica degli organismi geneticamente modificati  (OGM), il film è sempre lo stesso; la gente ha paura, la gente s'interroga, la risposta è tranquillizzante, in questo caso un rimando del problema, a quando il clima sarà migliore, intanto gli OGM pappateveli in percentuali minime e nei derivati, che la legge lo permette, e ci permette di non farvi sapere cosa state mangiando. Dal canto suo, il mito europeo non promette nulla di buono; con gusto schifosamente amarcord, i media ci hanno fatto abituare al fatto che l'Unione Europea ingerirà sempre più, comandata dalla bacchetta economicamente magica delle multinazionali, sulle varie leggi nazionali che garantivano minimamente la genuinità di alcuni alimenti, dalla pasta al cioccolato, dalla pizza al miele, alle marmellate. Insomma gente, questo è il progresso, una lacrimuccia di nostalgia, e poi di corsa a comprare i nuovi prodotti alimentari.
Degli oltre 2 miliardi di dollari che McDonald's spende ogni anno in pubblicità, molto viene investito per attirare nel McWorld tutta quella fetta di potenziali clienti che identfica almeno in parte il cibo dei fast food con il cosiddetto
cibo-spazzatura, divulgando un'autoimmagine di qualità, di genuinità, perfino salutista.
Nel famoso volantino
"McDonald's. Tutto il gusto della qualità",  dopo una breve storia della multinazionale e dei metodi tecnico-burocratici della stessa sotto la bandiera globalizzante di precisione e qualità, si passano in rassegna i vari McProdotti, il tutto con un'impaginazione tra l'asettico e lo scientifico. Così degli hamburgers si dice che "sono di pura carne bovina 100%, senza additivi né conservanti. Sono cotti al punto giusto in modo tale da poterne conservare il corretto apporto nutrizionale. Le patatine fritte sono preparate esclusivamente con olio di origine vegetale e con un procedimento unico che le rende sempre leggere e croccanti. I gelati e i milk-shake sono prodotti con latte di prima qualità e sono ricchi di calcio. Per questa ragione sono particolarmente indicati per i bambini e gli adolescenti durante la crescita".
Perfetto!, se non fosse per il fatto che McDonald's ritirò ai tempi dell'allarme diossina i propri Milk Shake, certo, per precauzione, e soprattutto se non fosse per un volantino informativo con gli ingredienti dei propri McProdotti, ingredienti molti dei quali solo dal nome non lasciano trasparire nulla di naturale.
Nonostante il carattere lillipuziano tipico in pubblicità di chi ha qualcosa da nascondere ma che è obbligato a dire,  il foglietto fornisce numerose informazioni; il
"gusto della qualità" inizia a macchiarsi di addensanti, coloranti, amidi modificati, edulcoranti, glutammato di sodio, acidificanti,

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