tradizionale, non piace agli ambientalisti perché consuma una quantità ritenuta eccessiva di materiali difficilmente o per niente riciclabili (…) Non c'è dubbio che McDonald's possa suscitare enorme ammirazione, grandi passioni, come un'assoluta critica. E' il destino di molte grandi imprese, di marchi famosissimi in tutto il mondo, portatori, al di là dei loro prodotti, anche di un'immagine, di una cultura, di un modo di vivere".
Leggiamo un ultimo passo: "
Non renderti complice! McDonald's ti avvelena, il menu si basa sulla tortura e lo sterminio di milioni di animali, McDonald's distrugge le foreste ed inquina l'ambiente, affama i poveri, sfrutta i dipendenti, pratica una pubblicità ingannevole" Volantini di questo tenore sono stati diffusi davanti ad alcuni locali McDonald's del nord Italia da un'organizzazione che si chiama Comitato Liberazione Animale con sede in provincia di Bergamo. Questi volantini sono stati fin'ora tra le pochissime espressioni di contestazione, per altro marginali ed episodiche, di organizzazioni ambientaliste e animaliste contro McDonald's". Il volantino che il Resca riporta, trascurando - notate bene- una risposta a dette gravi critiche, e che liquida come episodico e marginale, è in realtà la traduzione del più noto What's wrong with McDonald's?,  indagine di London Greenpeace contro i crimini McDonald's creato e volantinato qualche anno fa. Leggendolo, il reschiano "distrugge le foreste e inquina l'ambiente", comunicativamente assurdo, disinformativo, riduttivo, e quindi immeritevole d'una risposta al di là del suo giudizio sulla diffusione marginale, assume nel volantino un'articolazione più complessa, lineare nella forma, tragica nel contenuto: "Le più belle foreste tropicali vengono distrutte a ritmo impressionante da società come McDonald's e Burger King, che usano i defolianti per disboscare la giungla e costruire i ranch. In Amazzonia ci sono 100000 allevamenti e servono 1200 kmq di foresta solo per fornire a McDonald's la carta per un anno. Un'area di foresta come il Piemonte viene abbattuta ogni mese. (…) Questo processo causa continue estinzioni di specie animali e vegetali. Inoltre le popolazioni indigene che hanno vissuto per millenni nelle foreste in armonia con la natura, sono forzate a lasciare le loro terre". Forse il signor Resca dovrebbe darci qualche chiarimento in più… se McDonald's giudica false queste accuse, perché non le smentisce dando dati chiari e verificabili sull'ammontare dei rifiuti che causano, sull'utilizzo della carta, sulle zone di produzione dei bovini, e perché no, sulle condizioni di nutrizione e allevamento degli stessi? Una trasparenza in questo senso, a meno che non ci sia qualcosa da nascondere, sarebbe per la multinazionale una pubblicità molto più efficace rispetto ai soliti sorrisi ebeti che ci mostra in tivù e per le strade. Ma è possibile che le troupes d'inculcamento pubblicitario di McDonald's non ci abbiano già pensato? Qualcosa sfugge…. Ma torniamo al nostro Resca, che giudica marginale il volantino contro McDonald's… In realtà questo, e siamo sicuri che Resca lo sa bene, è il volantino di controinformazione forse mai più ampiamente distribuito, con oltre due milioni e mezzo di copie distribuite negli ultimi cinque anni. Nella sola Inghilterra oltre 500 McDonald's  sono stati volantinati (su 750 totali). Questo volantino ha portato al processo iniziato il 28 febbraio 1996 contro due attivisti in flagranza di volantinaggio davanti a un McDonald's; con quest'azione legale si voleva porre fine ad ogni critica, seppellire i contestatori sotto il peso di processi dai costi proibitivi (si è parlato di 10 milioni di sterline, un po' troppo per due attivisti disoccupati…) Il processo, denominato McLibel, è stato però una sberla per il clown McDonald's; oltre a fallire nell'intento di farsi rimborsare le spese processuali, e quindi a creare un deterrente contro future proteste, i due attivisti sono stati dichiarati non colpevoli (2 giugno 1997).  Gran parte delle accuse alla multinazionale sono state dichiarate vere, dall'inganno dei cibi sani ai bassissimi salari, all'inganno e sfruttamento dei bambini.  Più in particolare, leggendo parte degli atti del processo, scopriamo che " (…)In merito alle accuse che McDonald's sfrutta i bambini usandoli, come più influenzabile oggetto della pubblicità, per spingere i loro genitori a portarli da McDonald's, esse sono giustificate. Ciò è vero (p.26); (…) Al tempo in cui il volantino (d'accusa) fu dato, tra settembre 1987 e settembre 1990, il cibo di McDonald's era ricco di grassi, inclusi grassi saturi,  di sale (sodio), e di prodotti  d'origine animale, ed ha continuato ad essere così. Ho notato che molta della pubblicità (di McDonald's) fingeva

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