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Proiezioni cinematografiche autogestite Filmati strictly no copyright e corti indipendenti » Programmazione REBOC, comunicato sulla giornata di boicottaggio a Civitavecchia» Scarica il file PDF (117 KB) Reboc-RETE BOICOTTAGGIO COCA COLA http://www.nococacola.info Nei giorni 3 e 4 settembre si sono svolte a Civitavecchia due giornate di iniziativa-boicottaggio del mega-evento pubblicitario Coca-Cola live@MTV: 20.000 volantini distribuiti, uno spettacolo teatrale, interlocuzione con la cittadinanza di Civitavecchia e con i partecipanti al concerto, materiali informativi e di sottoscrizione esauriti. L'obiettivo era quello di smascherare il tentativo di Coca-Cola di rifarsi il trucco, mostrando e denunciando che le sue mani sono macchiate di sangue e siamo convinti di esserci riusciti, visto il numero di persone che si sono dimostrate interessate ad approfondire, alcune delle quali hanno voluto assistere al concerto con le magliette del boicottaggio. Le giornate si erano aperte con lo spettacolo teatrale "Il signor Monserrat e i coniugi Coca Cola" sabato sera e sono proseguite domenica dal pomeriggio fino a notte inoltrata sul Lungomare della Marina. Nel corso della serata, distante dal luogo di presidio organizzato dalla REBOC e subito dietro il palco del concerto, ignoti hanno affisso uno striscione in cui invitavano al boicottaggio. Abbiamo assistito all'azione come tutte le persone che stavano seguendo il concerto e, solo al termine della nostra iniziativa, abbiamo appreso che c'era stato un arresto e il ferimento di due carabinieri. Rispetto agli articoli di giornale che, nei giorni successivi, hanno attribuito alla REBOC l'aggressione a due carabinieri, desideriamo smentire la notizia e precisare alcuni punti. La REBOC è una rete informale di comitati, associazioni, collettivi, sindacati, botteghe del commercio equo e solidale, singoli/e cittadini/e che hanno deciso di sposare gli obiettivi del boicottaggio. Questa Rete non ha né pretende di avere il copyright o l'esclusiva su tutte le azioni di boicottaggio contro la Coca-Cola che a qualsiasi titolo vengono realizzate sul territorio nazionale. La REBOC si assume le proprie responsabilità esclusivamente in ordine ai contenuti che lei stessa diffonde e alle iniziative che lei stessa organizza e realizza, centinaia di iniziative in tutta Italia nel corso di 3 anni di boicottaggio, che si sono sempre svolte in maniera decisa ma assolutamente pacifica, alla luce del sole, pubblicamente annunciate e rivendicate. Le stesse forze dell'ordine intervenute presso il piazzale dove erano allestiti i nostri stand hanno potuto constatare i criteri e i livelli utilizzati per comunicare le nostre idee. In Colombia sono morti negli ultimi anni più di 4000 sindacalisti i cui omicidi sono rimasti nella più totale impunità. La Coca-Cola utilizza gli Squadroni della Morte per combattere il dissenso sociale e sindacale a colpi di pistola e di machete. Crediamo siano queste le violenze sulle quali bisognerebbe soffermarsi più accuratamente. Proprio per continuare a denunciare questi crimini e chiedere a Coca-Cola di fermarli e di riparare integralmente i danni, il Boicottaggio continua con la raccolta di firme che ha superato quota 17.000, con il coinvolgimento di ulteriori istituzioni locali, nuovi comitati e collettivi che per l'Italia si stanno organizzando, con la costruzione della rete di Ristoratori contro coca cola, ma soprattutto con la contestazione dei futuri eventi mediatici sponsorizzati dalla Coca-Cola per coprire il mondo di sfruttamento e sofferenza che si nasconde dietro al suo marchio. SALVA LA VITA AI SINDACALISTI COLOMBIANI - BOICOTTA COCA COLA Roma 6-9-05 REBOC ROMA Reboc-Rete Boicottaggio Coca Cola - no_cocacola_it@yahoo.it “TEOREMA COSENZA”: LESIONE DELLO STATO DI DIRITTO13 novembre 2004, web Il 2 dicembre a Cosenza si avvierà il processo contro 13 compagne/i, attivisti noglobal, del Sud Ribelle e di altre realtà, tra cui alcuni militanti della Confederazione Cobas . Devono rispondere di “cospirazione mediante associazione sovversiva”, ovvero della fumosità tutta politica dei reati di “pericolo per la sicurezza interna ed internazionale dello Stato”, inventati sotto il fascismo dal famigerato Codice Rocco per colpire e distruggere l’opposizione, ed abolire i diritti liberal-democratici di Pensiero-Parola-Organizzazione. Con questi reati, durante il ventennio si perseguitava l’Antifascismo, oggi in democrazia si rispolverano per criminalizzare il dissenso e le lotte sociali, per esasperare il controllo - l’abuso di autorità - la ragion di stato. Se passa questo Teorema a Cosenza, saremo tutti meno liberi ovunque! L’orchestrazione predisposta dai ROS mira a condannare chiunque per “lesa maestà”: chi oltre i giudici casentini, potrà mai sostenere che quanto accaduto a Napoli, Genova,... e in ogni dove, sia stato pensato e deciso a Cosenza!? La quantità di leggi antisociali e liberticide - legge 30, pensioni/Tfr, Moratti, Bossi-fini, vendita beni culturali/ambientali, modifica della Costituzione - sono la dimostrazione di questo grave arretramento. Ma la testimonianza che le lotte per l’emancipazione sociale e politica non si arrestano, sta proprio nell’insorgenza delle popolazioni del Sud - da Scanzano a Rampolla, da Melfi ad Acerra, dal NO AL PONTE SULLO STRETTO al rifiuto di altre servitù energetiche, militari, inquinanti - che di per sè mette in crisi il demenziale e fazioso “Teorema Cosenza”, oltre a rappresentare un patrimonio invidiabile per una nuova stagione di conquiste democratiche. La risposta corale e popolare di Cosenza 2002 riportò in libertà i/le compagni/e illegalmente arrestati, facciamo in modo di rinsaldare quel vincolo il 27 novembre 2004 giungendo da tutta Italia a Cosenza, per far prevalere le idee di libertà e di rivolta sociale su coloro che vogliono ingabbiarle e affossarle. COSENZA 27 novembre, Manifestazione Nazionale ore 15 da p,za Zumbini
Fonte: CONFEDERAZIONE COBAS Indymedia sotto attacco07 ottobre 2004, dalla homepage di http://italy.indymedia.org/
Isole Nella Rete sta vivendo un brutto momento
Sarebbe pero' estremamente scorretto non mettere tutti i soci e quanti lavorano su isole, al corrente di questo e contemporaneamente richiederne pareri e partecipazione alle decisioni relative, nonche' la possibilita' di trovare soluzioni per continuare con quest'esperienza. Proponiamo quindi un nuovo ambito di confronto collettivo che includa quanti oggi stanno lavorando su questo server, nella forma di una lista (isolenellarete@ecn.org) di discussione/amministrazione collettiva della attivita' comuni e dei servizi di isole. Al piu' presto, presumibilmente entro ottobre, sara' convocata a milano un'assemblea dei soci e degli interessati. Ne approfittiamo per ricordare a chi non avesse da oltre un anno contribuito con le proprie quote di farlo cosi' da poter far fronte ai debiti con l'attuale provider che si aggirano nell'ordine di alcune migliaia di euro. Civitavecchia prostituita all'ENELScarica il volantino (PDF, 99.5 KB) Sarebbe giusto che tutti i civitavecchiesi, dal precario al turnista ENEL, condividessero con noi la rabbia per questa città che si sta piegando ancora una volta alle esigenze speculative dell'ENEL e ai suoi ricatti occupazionali... PERCHE' NON LO FATE? Forse perché vi credete potenti anche voi e ignorate che i vostri polmoni e quelli dei vostri figli sono fatti uguali ai nostri?
Noi ragazzi non l'abbiamo mai vista Civitavecchia senza la centrale , senza quel cazzo di pisellone bianco e rosso che la domina da ogni orizzonte.
Fino a qualche decennio fa le acque di Civitavecchia erano bacino di biodiversità estinte in quasi tutto il Mediterraneo, ma la politica vergognosa degli ultimi decenni ha svenduto le sue ricchezze alla mafia dell'ENEL e non solo. Il porto di Riva di Traiano, dove i politicotti/imprenditori ormeggiano i loro lussuosissimi yacht, e il prolungamento insostenibile del porto ci hanno privato anche di quella parte di litorale che era sfuggito ai mega impianti dell'ENEL, quel fottuto padre padrone che ha ingannato questa città col ricatto occupazionale. E non cominciate ora con la storia che l'ENEL ci ha dato e ci darà lavoro. "A REGA', APRIMO L'OCCHI" L'ENEL ha dato un lavoro dignitoso a pochi privilegiati e raccomandati, ma ha trattato tutti gli altri come carne da lavoro, sfruttando e precarizzando la loro situazione e costringendo disgustosamente questa città a barattare la propria salute con la possibilità di sopravvivere.
E non attaccatevi ancora alla storiella che "però quando andiamo a casa l'accendiamo la luce".
Allargando il discorso alla situazione mondiale è importante sottolineare quanto una svolta tecnologica sostenibile gioverebbe ai paesi in via di sviluppo dove i danni causati dall'inquinamento sono ancora maggiori, per via delle tecnologie scadenti e a bassi costi cadute "generosamente" dai paesi industrializzati, luoghi in cui la maggior parte delle centrali sono a carbone. E perché non parlare poi dell'attuale guerra in Iraq, non è forse collusa al business energetico dei combustibili fossili? Non è solo il solito schifoso modo per incularci?
Noi vogliamo uscire dai loro sporchi giochi e non siamo qui per cercare compromessi,
BOICOTTA L'ENEL! BOICOTTA LA BOLLETTA! |
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