Carta
di Porto Alegre per un'educazione pubblica per tutte/i
Il documento finale approvato dal Forum mondiale dell'Educazione
di Porto Alegre
Gli oltre 15.000 presenti: educatori, educatrici, studenti, ricercatori,
autorità, sindacalisti, rappresentanti delle numerose e
differenti forze sociali, popolari, soggetti e protagonisti della
storia, impegnati nella realizzazione di un'educazione pubblica,
gratuita, di qualità per tutti gli uomini e le donne di
tutte le età, scelte sessuali, appartenenze etniche religiose
e culturali della terra, indicano come obbiettivo possibile la
Pace e migliori condizioni di vita per l'Umanità e presentano
ai governi di tutti i paesi e a tutti i popoli del mondo le indicazioni
emerse nella plenaria finale del Forum mondiale dell'Educazione.
Viviamo in un periodo in cui, il capitale ha accelerato la sua
accumulazione ed ha realizzato una concentrazione di ricchezza
in un modo tale che non si era mai verificato precedentemente.
Ciò è causa di miserie e guerre per la maggioranza
delle popolazioni nel mondo ; questo momento, tuttavia, va inteso
come periodo di rottura.
Nella attuale congiuntura internazionale, dopo l'attentato terrorista
dell'11 settembre, condannato da tutti, è apparso ancora
più chiaro lo squilibrio tra nord e sud del mondo e il
divario crescente tra ricchi e poveri; si è rafforzato
il pericolo di una violenza primordiale di irrazionalismi che
minacciano qualunque forma di civiltà Le forze dominanti
del mondo cercano di dimostrare che questo momento si presenta
come una catastrofe mondiale.
Per la maggior parte degli esseri umani, invece, questa rottura
di equilibri può essere considerata come una possibilità
di passaggio da una situazione ad un'altra in cui, la solidarietà,
la libertà, l'uguaglianza ed il rispetto delle differenze
riprendono vigore e riscattano il loro reale valore finora negato.
Oggi esistono nel mondo forze, e ricchezze sufficienti per alimentare
gli affamati e fornire condizioni di vita materiali e spirituali
compresa un' educazione pubblica, gratuita e di qualità
rapportata alla realtà sociale di tutti/e
E' in questo contesto e come parte del più ampio Movimento
per i diritti dell'umanità, che si è riunito il
Forum mondiale dell'Educazione a dimostrazione che questa fase
di passaggio sta per essere costruita in tutti gli angoli della
terra per opera di movimenti sociali, governi a cui sta a cuore
la democrazia e le richieste delle classi popolari. Stanno prendendo
forma tanto nelle città che nelle campagne proposte di
vita alternative alla globalizzazione neoliberale che emargina.
In questo orizzonte di mercato dobbiamo denunciare l'abbandono
e il massacro dell'infanzia come faccia crudele e disumana di
questo modello di società.
I campi in cui sono impegnate le forze popolari e di lotta in
tutto il mondo sono molti ; in questo contesto pensiamo che l'ampia
solidarietà ed organizzazione raggiunta
· dai movimenti sociali
· dalle associazioni
· dai sindacati
· dai parlamentari in incontri mondiali in diversi ed innumerevoli
paesi e città in numero sempre più crescente quali
quelli realizzati
· dalle forze Zapatiste,
· dal Movimento dei lavoratori "Sem terra"
· dal Movimento contro l'apartheid in sud Africa
· dal Movimento contro il neoliberalismo e per l'Umanità
realizzato a Belem nello stato di Parà in Brasile
· dalla terza Conferenza Mondiale contro il razzismo e
la discriminazione razziale realizzata in Sudafrica
· dalla Marcia per la Pace "Perugia Assisi "
realizzata dai Movimenti pacifisti italiani
· dalla azione per la tassazione delle transazioni finaziarie
in favore dei cittadini (ATTAC)
· dagli incontri e manifestazioni di Davos, Seattle, Cacun,
Quebec, Genova
· dalle lotte e dagli scioperi realizzati dai lavoratori
ed in particolare quelli degli insegnanti
CONTRO le forze finanziarie mondiali rappresentate
· dal banco mondiale
· dall'organizzazione mondiale del Commercio (specialmente
per quanto riguarda l'accordo generale che pone in pericolo l'educazione
pubblica)
· dal Fondo monetario internazionale che ha dimostrato
di voler riorganizzare l'economia del mondo
FACCIANO EMERGERE UNA CONDANNA A TUTTE LE INGIUSTIZIE CHE SI ABBATTONO
SU COLORO, UOMINI E DONNE CHE STANNO COSTRUENDO CON SPERANZA UN
MONDO MIGLIORE
Per questo è necessario rifiutare ogni logica mercantilistica
dell'educazione che permette ai paesi del nord che approfittano
della loro posizione privilegiata di rubare "i cervelli"
ai paesi del sud attraverso una "immigrazione" selettiva.
Le mobilitazioni dimostrano la possibilità di percorrere
delle alternative realmente solidali e democratiche e tra queste
quelle per una realizzazione e un sostegno ad una scuola pubblica,
gratuita e di qualità a tutti i livelli educativi. Con
questi intenti dobbiamo continuare a batterci per consolidare
le soluzioni già esistenti a livello locale, nazionale,
mondiale rifiutando le leggi della globalizzazione neoliberale.
Siano benvenute tutte le forme di lotta alternative, popolari,
democratiche di tutti quei settori e forze che sentono l'esigenza
di un mutamento radicale di proposte economiche che permettano
una distribuzione egualitaria della ricchezza e un modello ambientale
sostenibile con ampio accesso a tutti dei beni ambientali e che
combattano i fattori di gerarchizzazione tra gli esseri umani.
Per la costruzione di un progetto in opposizione a quello neoliberale
occorre il concorso di tutte le forze e una lotta a tutti i fondamentalismi.
Un impegno particolare va mantenuto per garantire un futuro all'infanzia
e un'educazione rispettosa dei sentimenti e delle diverse esigenze
e diritti per la garanzia di creare, attraverso bambini e bambine,
un futuro possibile. L'educazione è condizione fondamentale
per la costruzione della Pace e per il confronto tra posizioni
diverse. La scuola pubblica in questo processo si trasforma e
diventa spazio di incontro tra Uomini e Donne di tutte le età,
le nazionalità; se si lascia aperta questa possibilità
si creeranno le condizioni per la realizzazione di ciò
che oggi abbiamo solo intravisto. Al contrario di coloro che affermano
che la scuola pubblica ha completato il suo scopo ed è
superata ribadiamo che la sua vitalità e potenzialità
sta nel suo movimento che reinventa la quotidianità delle
nostre società, la loro trasformazione come risultato del
protagonismo degli esclusi.
La lotta per il cambiamento passa per il mantenimento delle garanzie
democratiche dei governi, per la costruzione di professionalità
che garantiscano l'accesso al mondo del lavoro in un momento di
rapida trasformazione tecnologica in cui sono a tutti è
richiesto l'ampiamento di conoscenze tecnico scientifiche adeguate
che vanno fatte camminare di pari passo con i diritti sociali.
Per questo dobbiamo andare ad un riconoscimento universale delle
certificazioni professionali. Tutto ciò non è perseguibile
quando si stabiliscono delle gerarchie di sesso, età, appartenenza
razziale. Gli educatori/trici presenti al Forum intendono partecipare
ed intrecciare le loro lotte con quelle dei movimenti sociali
per costruire un modo più giusto e pacifico e riaffermano
l'importanza del loro lavoro a partire dall'infanzia per finire
con la vecchiaia. Il Forum raccoglie tutte le indicazioni raccolte
da ateliers e tavole rotonde e le presenta al Forum Mondiale 2002
come risultato delle riflessioni emerse. Infine il Forum riafferma
la costruzione di una rete di Movimenti, persone ed organizzazioni
a sostegno dell'idea che l'educazione pubblica, gratuita per tutti/e
è un diritto inalienabile e dev'essere garantita e finanziata
dallo stato, in una prospettiva di realizzazione di una società
solidale, egualitaria e radicalmente democratica.
Porto Alegre 27 OTTOBRE 2001
Forum mondiale dell'educazione