Contratto scuola: un buon passo avanti
A marzo gli aumenti in busta paga
Comunicato stampa di Enrico Panini, Segretario Generale Cgil scuola - Roma, 15 febbraio 2001

La chiusura del secondo biennio economico del comparto scuola realizza un ulteriore passo avanti nel riconoscimento del ruolo determinante del personale docente e Ata in relazione ai processi di riforma.

Trecentomila lire mensili medie di aumento per i docenti per avviare un progressivo raggiungimento degli standard europei; con oltre 400 miliardi raddoppiano le risorse a disposizione delle singole scuole autonome.

Le RSU diventano pienamente soggetti contrattuali anche sulle retribuzioni.

Per il personale Ata si avvia l'inquadramento dei direttori dei servizi e vengono destinati, oltre le risorse per l'inflazione programmata, circa 185 miliardi per riconoscere le specificità della funzione.

Si traducono contrattualmente diritti rilevanti, quali i congedi parentali, introdotti da leggi recenti.

Nelle prossime settimane, assieme alla consultazione unitaria di tutti i lavoratori della scuola, la Cgil promuoverà un referendum tra i propri iscritti al fine di acquisire con certezza la valutazione dell'intero corpo organizzato.



Aran: si conclude una trattativa complessa con la firma dell'accordo

Di Menna (Uil): un risultato concreto,
da marzo - aprile gli aumenti in busta paga

Finalmente si chiude una trattativa complessa: l'accordo con l'Aran è coerente con l'intesa di dicembre con il Governo - spiega Massimo Di Menna, segretario generale Uil Scuola - dopo la firma dell'accordo raggiunto con l'Agenzia per la rappresentanza negoziale per il pubblico impiego, ieri notte.
Il primo risultato - sottolinea Di Menna - è che, concretamente, gli aumenti saranno inseriti nello stipendio di marzo, al massimo di aprile, con una decorrenza, per la parte più consistente delle risorse disponibili, da gennaio 2001. Per la parte riferita all'inflazione la decorrenza sarà da luglio 2000.
L'accordo - continua il segretario generale della Uil Scuola - apre nuove prospettive di riconoscimento professionale e di rivalutazione della specificità del lavoro di tutto il personale della scuola.
Nei confronti delle forze politiche e del nuovo Parlamento - aggiunge Massimo Di Menna - la Uil Scuola proporrà con chiarezza la questione degli investimenti necessari per finanziare ulteriormente, con il prossimo contratto (a partire dal 2002) il personale che lavora nella scuola.
Occorrerà predisporre carriere specifiche e individuare risorse aggiuntive per il riconoscimento delle nuove professionalità.
Ora, resta all'ordine del giorno - rilancia il segretario della Uil Scuola - l'esigenza di sostenere e defiscalizzare le spese professionali sostenute dai docenti.

 

 

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