MOZIONE APPROVATA ALL'UNANIMITÀ DALL'ASSEMBLEA CITTADINA PROMOSSA DALL'ASSEMBLEA PERMANENTE DEI PRECARI IN LOTTA IN DATA 1 GIUGNO 2001

APPL, Milano, 1 giugno 2001


L'assemblea cittadina dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola di Milano e provincia, indetta dalla APPL in concomitanza allo sciopero nazionale di tutto il personale proclamato dai CIP Nazionali per il 1 giugno 2001, esprime la più totale rabbia e opposizione alla circolare del 28/5/01 che rinvia al 13 luglio qualsiasi decisione in merito alla immissione in ruolo dei precari abilitati stabilita dal decreto sulle graduatorie permanenti. Un provvedimento provocatorio che non riconosce i diritti dei lavoratori e la centralità della scuola pubblica offrendo spazio ai sostenitori della privatizzazione.

La sentenza del TAR del Lazio, che ha annientato il sistema delle fasce nelle graduatorie permanenti, non solo permette ai docenti delle private di essere equiparati ai docenti delle pubbliche nell'accesso alle cattedre statali, ma è il cavallo di Troia che dissolverà la scuola pubblica nella scuola-azienda, come mostrano le inequivoche parole dei giudici su clienti, imprenditori scolastici, mercato.
È dunque una sentenza ideologica e politica, prima che giuridica, che è in perfetta linea con il governo di centro-destra e con l'ANP (associazione nazionale presidi), i quali sognano reclutamenti leggeri, flessibili e "autorevoli".
È una sentenza demagogica e offensiva che specula sulle reali condizioni di sottimpiego e malaretribuzione dei docenti delle scuole private, estendendo il malcostume del lavoro falsamente volontario, largamente impiegato nelle scuole private legalmente riconosciute.

L'assemblea, ritiene, inoltre, che è venuto il momento di aprire un confronto diretto e organizzato con tutti coloro che hanno a cuore la difesa e il rilancio della scuola pubblica, a partire dagli studenti per coinvolgere nella lotta chi intende sostenere il carattere pluralistico e democratico dell'istituzione scolastica.

L'assemblea cittadina
DENUNCIA:

  • l'attacco continuo alla centralità della scuola pubblica e ai diritti dei lavoratori ivi impiegati.
  • il protrarsi di una insostenibile situazione di discriminazione salariale e normativa nei confronti di tutto il vecchio e nuovo personale precario della scuola.
  • l'assenza di una volontà istituzionale chiara e operativa a risolvere in modo stabile e permanente la precarietà del rapporto di lavoro.
  • CHIEDE

    - ai lavoratori della scuola, agli studenti, alle famiglie, di mobilitarsi in difesa della scuola pubblica;
    - alle organizzazioni sindacali nazionali e locali di proclamare lo stato di agitazione e di promuovere immediatamente iniziative di informazione e di lotta su tutto il territorio nazionale.

    Dai responsabili dell'istruzione a livello nazionale e dal Governo
    VOGLIAMO

    Dai responsabili dell'istruzione della Lombardia
    ESIGIAMO

  • La pubblicazione immediata delle graduatorie permanenti, già garantite dai dirigenti dell' ufficio scolastico per 1 giugno
  • Fin da subito la compilazione di un calendario di convocazione per le immissioni in ruolo da graduatoria permanente
  • Il rispetto della data ultima del 15 giugno (sempre garantita dai dirigenti dell' Ufficio scolastico) per la conversione dei contratti a tempo determinato fino al 30 giugno in contratti fino al 31 agosto
  • Una trasparenza sostanziale e non solo formale sulle informazioni che riguardano i lavoratori della scuola. Ovvero:
    • posti disponibili all'inizio di ogni anno scolastico
    • il numero degli spezzoni sottratti alla formazione di nuove cattedre
    • il numero degli insegnanti precari, delle educatrici e educatori assunti da cooperative territoriali su mandato degli enti locali, dei precari ATA temporanei attualmente in servizio a Milano e provincia e delle scuole in cui sono in servizio le imprese di pulizia private.
  • L'assemblea cittadina
    DECIDE

    pertanto

     

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