RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

APRILE 2001

Francia. Elezioni professionali del personale Ata. Si sono svolte il 13 maggio le elezioni professionali del personale Ata francesi, gli Atoss (Amministrativi, tecnici, operai e servizi scolastici). Nel settore degli operai e dei tecnici lo Snaen-Fen, sotto la nuova denominazione Unsa-Education, si è confermata come il primo sindacato con 32,31% dei voti, pur essendo in calo di circa il 6% rispetto alle elezioni del 1998, seconda è la Cgt col 25,86%, sostanzialmente stabile, terza l'Unatos-Fsu col 17,38%, in crescita. Seguono Force Ouvriere col 14,26%, lo Sgen-Cfdt col 6,86%. Anche tra gli amministrativi è sempre l'Unsa a farla da padrona, qui nella veste del Syndicat de l'Administratione e de l'Intendance, con quasi il 60% dei voti, seguita a distanza dalla Snasub-Fsu al 18%. Quest'ultima si conferma invece prima tra gli assistenti sociali con il suo sindacato di categoria Snuas-Fp col 46% dei voti.

Francia. Education.com contro Education.fr. La cyber-scuola è arrivata e con lei anche lo scontro tra pubblico e privato. Se imprese private si sono già da tempo lanciate nell'educazione on-line (dopo la francese Hachette, la Vivendi Universal ha lanciato il segnale su entrambe le sponde dell'Atlantico), il Ministero dell'Educazione Nazionale francese ha aperto il suo sito. Si assiste così al duello tra Education.fr (Ministero) ed Education.com (Vivendi Universal). E' il tentativo del servizio pubblico di portare una soddisfazione gratuita ai bisogni delle famiglie e degli insegnanti. Il mercato è stimato in 90 miliardi di euro nel 2002. la commercializzazione minaccia di creare differenze in primo luogo fra le famiglie attrezzate e quelle non attrezzate e solo lo stato può colmare questo divario. Oggi i privati offrono già prestazioni differenziate per genitori e allievi (giochi educativi, risorse documentarie, aiuto nello svolgimento dei compiti ecc.) e agli insegnanti ( piccoli annunci, attualità dal mondo educativo, persino sale insegnanti virtuali).

Francia. Elezioni professionali nei licei agricoli. Nelle elezioni professionali per l'insegnamento agricolo, che in Francia non dipende dal Ministero dell'educazione ma da quello dell'agricoltura, le liste dello Snetap-Fsu, sostenute anche dalla Fseevf (scuole veterinarie) ha ottenuto 11 seggi su 23.


Portogallo. Sostegno dell'opinione pubblica agli scioperi degli insegnanti. Dopo il successo dello sciopero del 30 marzo, la Fenprof ha minacciato di ricorrere allo sciopero nel periodo degli esami e di indire nuove forma di lotta nel mese di maggio. L'obiettivo è quello di tenere sotto pressione il ministero dell'educazione sui temi del reclutamento, della riduzione del numero di alunni per classe e della previdenza sociale. Sul finire di marzo all'azione degli insegnanti si è affiancata l'agitazione degli insegnanti medi e universitari. Si è invece dissociato dallo sciopero l'altro sindacato della scuola, Fne, che aveva minacciato di portare in tribunale il ministro dell'educazione sulla questione delle assunzioni in ruolo, intenzione però rimasta inattuata.
Nonostante la flemma del Ministro dell'educazione Santos Silva, che non sembra più di tanto impensierito dalla minaccia di scioperi a giugno, l'agitazione degli insegnanti sembra godere del favore dell'opinione pubblica. Secondo un sondaggio condotto dal principale quotidiano portoghese il 61% degli intervistati ritiene che gli insegnanti abbiano ragione a scioperare. Però il 78,4% ritiene anche che gli insegnanti debbano essere sottoposti a valutazioni periodiche del loro lavoro. Questo dato tuttavia non significa una sfiducia nei docenti: solo il 15% degli intervistati, infatti, si dichiara scontento di loro. Ma tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, quindi anche tra gli studenti, l'insoddisfazione sale al 54,5% e i ceti sociali più bassi sono quelli che, col 22,7%, capiscono meno i motivi degli scioperi degli insegnanti, considerati evidentemente dai più poveri un ceto privilegiato.


Stati Uniti. Perplessità e opposizione sulla politica scolastica di Bush. Secondo un sondaggio via internet che il settimanale americano Time sta tenendo sul suo sito web circa la condivisione della politica scolastica dell'amministrazione Bush il 45,16% dice di non condividerla, mentre il 43, 65% risponde "non so". Ben pochi quelli d'accordo!

Stati Uniti. La scolarizzazione degli immigrati. La presenza di bambini immigrati sta ampiamente aumentando negli Stati Uniti. Attualmente sono il 20% degli alunni. Né le scuole medie né le superiori sono allenate ad accogliere questi adolescenti. La maggioranza in realtà frequenta scuole ancora più sfavorevoli di quella frequentate dagli afroamericani, le quali a loro volta accolgono già una forte percentuale di figli di immigrati. La situazione continua a peggiorare: nel 1995 il 44% dei nuovi arrivati viveva sotto la soglia di povertà, nel 1970 erano "solo" il 17%.


Russia. Sistema educativo in uno stato disastroso. Il 22 febbraio i sindacati russi degli insegnanti hanno organizzato l'ennesima giornata di lotta a livello di tutta la Federazione russa. Dal 1995 questa è l'undicesima volta che i docenti russi scendono in sciopero in tutto il paese, senza contare i numerosi scioperi regionali. Come effetto del generale abbassamento del livello di vita della popolazione il 90% dei ragazzi russi in età scolare ha problemi di salute legati all'alimentazione difettosa sia a casa che nelle mense scolastiche. Tre milioni sono i ragazzi che non frequentano più la scuola o che lo fanno solo in modo occasionale, senza contare il loro reclutamento nella malavita e nella prostituzione.
Per quanto riguarda gli insegnanti il loro salario medio ammonta 35 dollari al mese, qunado viene loro erogato: vi sono molti arretrati non pagati tra il 1996 e il 1999. Nelle aree rurali gli insegnanti ricorrono alla coltivazione di piccoli appezzamenti per sfamarsi. Il lavoro nella scuola, insieme a quello nella sanità è il peggio considerato ed il peggio pagato.
Tuttavia gli insegnanti rimangono una delle categorie più sindacalizzate: il Sindacato dell'educazione e della scienza conta cinque milioni di aderenti.

 

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