III LA SCUOLA DI BASE A I CONNOTATI CULTURALI E ORGANIZZATIVI
1. Le condizioni e i contesti dell'apprendimento
Al loro ingresso nella scuola di base la bambina e il bambino hanno già effettuato una quantità di esperienze cui hanno dato, anche grazie alla scuola dell'infanzia, un personale significato. L'apprendimento nella scuola di base si pone in una linea di necessaria continuità con tali esperienze. Esso va inteso non come accumulazione, ma come costruzione di conoscenze.
L'apprendimento è un processo di costruzione perché è un progressivo ampliamento e approfondimento degli strumenti, e cioè linguaggi, generi di discorso, concetti e procedure, con cui l'allievo e l'allieva possono organizzare in modo sempre più appropriato le esperienze che la scuola propone loro e quelle che, vissute fuori della scuola, trovano in essa occasione di elaborazione e inquadramento. Ed è un processo di costruzione anche perché ciascuna acquisizione è il risultato di molteplici interazioni. Nel corso di questo processo allievi e allieve imparano il significato e l'uso di parole e termini nuovi; ampliano, modificano e infine imparano a individuare e rispettare sensi e usi per loro nuovi di parole e termini già in parte noti; si formano convinzioni, nei primi anni del ciclo soprattutto implicite, ma già comunque ricche di significato, circa l'utilità, l'importanza, la difficoltà e l'interesse di ciò che si apprende. E, con ciò, sviluppano nuovi significati.
Questa costruzione ha un carattere eminentemente sociale, in quanto avviene attraverso le interazioni verbali degli allievi con gli insegnanti, i materiali di informazione, i compagni. Il clima partecipativo in classe non è solo importante per sviluppare atteggiamenti di apertura e collaborazione tra gli alunni, ma anche perché essi possono trovare molteplici opportunità di scambi e di conoscenze. L'azione dell'insegnante, nel processo di costruzione della conoscenza, va vista come una fondamentale funzione di raccordo con gli apprendimenti precedenti, di puntualizzazione dei significati in relazione ai "campi di esperienza", di aiuto agli allievi nella organizzazione di un sapere sempre più ampio e approfondito. Questa funzione serve a inquadrare progressivamente le esperienze degli allievi, non le sostituisce né tanto meno le ignora. La classe, dunque, sia nella sua forma tradizionalmente collocata nell'aula, sia in forme laboratoriali, va considerata non come un insieme di individui, ma come una comunità di apprendimento, in cui allieve e allievi vengono a trovare le condizioni ottimali sia per l'apprendimento individuale, in relazione alle capacità e caratteristiche di ciascuno, sia per la partecipazione ad attività comuni.
La distinzione tra gli ambiti e le discipline le cui attività vengono svolte prevalentemente nell'aula classe, da un lato, e quelli che richiedono ambienti di apprendimento appositamente attrezzati, dall'altro, non va considerata come separazione, ma in un'ottica di continuità e integrazione. In ciascun ambito e disciplina vi sono molteplici occasioni di attività dentro e fuori l'aula-classe: basti pensare all'uso del laboratorio nell'educazione linguistica e in quella scientifica, ma anche, più in generale, alla dinamica di tutte le situazioni didattiche in cui momenti "fermi", anche se non necessariamente statici, quali la spiegazione, l'ascolto, la riflessione, la rielaborazione, la discussione con i compagni e gli insegnanti, si alternano ad altri di decisa operatività. Questa alternanza di momenti diversi di insegnamento-apprendimento verrà a caratterizzare tutti gli ambiti e tutte le discipline, in un rapporto di continuità e di integrazione: lo sviluppo delle competenze implica la complementarità di situazioni diverse di apprendimento.
Le esperienze nelle aule appositamente attrezzate sono essenziali per la formazione degli allievi. Attraverso quelle esperienze, infatti, gli allievi vengono a contatto con vari linguaggi e dunque con nuovi strumenti di espressione personale e comprensione della realtà. Tali strumenti, se adeguatamente valorizzati in un'impostazione didattica mirata al raccordo degli apprendimenti, integrano e arricchiscono le conoscenze negli ambiti specifici. Attraverso l'esperienza di modi diversi di stare a scuola gli alunni diventano insomma consapevoli del diverso tipo di impegno che le situazioni dentro e fuori l'aula classe richiedono e sviluppano, in molteplici forme di interazione con gli insegnanti e i compagni, la propria identità. La consapevolezza che essere allievi significa impegnarsi con gli insegnanti e i compagni in progetti di apprendimento importanti e significativi è alla base della motivazione ad apprendere.
Compito della scuola, e particolarmente del gruppo docente, è non solo di predisporre, quando possibile, situazioni di apprendimento in grado di stimolare l'interesse e il coinvolgimento degli allievi, ma anche di garantire condizioni ottimali per l'apprendimento. Allievi e allieve vanno aiutati a dare un significato a ciò che imparano, proponendo loro attività di un appropriato livello di difficoltà in modo che essi possano sentirsi valorizzati e in grado di affrontare l'impegno scolastico, sollecitando la capacità di ragionare e di valutare insieme con insegnanti e compagni il lavoro fatto, le difficoltà incontrate e gli obiettivi ancora da raggiungere, in un clima cooperativo che faciliti e renda più significative le attività, in relazione agli obiettivi e ai progetti. Queste condizioni contribuiscono a formare nelle allieve e negli allievi la consapevolezza che apprendere è anche un'assunzione di responsabilità.2. L'alfabetizzazione culturale
La scuola di base, attraverso l'azione educativa e didattica che propone, svolge l'importante compito di promozione e sviluppo del ricco potenziale umano che caratterizza ogni alunno. Nel fare questo si serve degli strumenti culturali che le sono propri e che sono, principalmente, le discipline, intese come sistemi simbolici che l'alunna e l'alunno devono progressivamente scoprire, in modo attivo e costruttivo, a partire dalla propria esperienza.
Affermare che finalità della scuola è lo sviluppo delle competenze di ciascuna allieva e ciascun allievo non vuol dire però che le discipline abbiano solo ruolo strumentale. Le discipline non si giustificano semplicemente per la loro funzionalità rispetto al raggiungimento di alcuni indispensabili obiettivi di alfabetizzazione funzionale, legati soprattutto alle abilità di lettura, scrittura, calcolo. I saperi disciplinari introducono gli alunni, fin dalla scuola di base, alle grandi dimensioni della cultura, che riflettono le essenziali dimensioni di sviluppo della persona umana. Così considerate, le discipline si propongono come "chiavi di accesso" ai significati culturali.
Il progressivo dominio delle discipline non si risolve nella mera acquisizione di informazioni e nemmeno di quadri concettuali, ma consiste, per quanto possibile in relazione all'età e al grado di sviluppo cognitivo degli alunni, anche nella conquista delle abilità procedurali delle discipline stesse e nell'acquisizione delle modalità di pensiero che le caratterizzano.
L'insegnamento nella scuola di base si configura allora come fondamentale forma di alfabetizzazione culturale. Esso, attraverso l'apporto delle attività e delle discipline, considerate anche nelle loro interazioni, contribuisce a formare una mente critica, l'autonomia di giudizio, il gusto della ricerca e si svolge all'interno di una scuola che è contesto significativo di apprendimento anche per la qualità delle relazioni interpersonali. E' una scuola che assume come scopo non solo l'acquisizione degli alfabeti del conoscere, del ricercare, del fare, ma anche quelli del vivere e del convivere.3. Gli ambiti e le discipline
La legge 30/2000 prevede che il percorso educativo della scuola di base, unitario e articolato, venga scandito dal graduale passaggio dagli ambiti disciplinari alle singole discipline. L'impianto organizzativo della quota nazionale del curricolo della scuola di base viene pertanto definito nei seguenti termini.
I primi due anni prevedono la presenza di tre ambiti:
1) l'ambito linguistico-espressivo che comprende l'italiano, la prima lingua europea moderna, le discipline artistiche, musicali e motorie;
2) l'ambito matematico-scientifico, che comprende la matematica, le scienze e la tecnologia;
3) l'ambito antropologico-ambientale, che comprende la storia, la geografia e le scienze sociali.
I tre anni successivi prevedono la presenza di quattro ambiti:
1) l'ambito linguistico-espressivo, che contiene l'italiano, la prima lingua europea moderna, le discipline artistiche, musicali e motorie;
2) l'ambito matematico;
3) l'ambito scientifico-tecnologico, che comprende le scienze e la tecnologia;
4) l'ambito geo-storico-sociale, che comprende la storia, la geografia e le scienze sociali.
Gli ultimi due anni prevedono la presenza delle seguenti discipline:
italiano; prima lingua europea moderna; seconda lingua europea moderna; arte e immagine; musica; scienze motorie;
storia; geografia; scienze sociali;
matematica;
scienze; tecnologia.In attesa della revisione di taluni punti dell'Intesa tra l'autorità scolastica italiana e la Conferenza Episcopale Italiana, l'insegnamento della religione cattolica è previsto nell'intero settennio secondo gli accordi vigenti.
4. Il quadro orario del curricolo della scuola di base
Le flessibilità previste dal D.P.R. 275/99 mettono ogni scuola in condizione di contare su un'ampia disponibilità di scelte didattiche e organizzative per meglio definire la propria identità formativa. In tale contesto assume un indubbio rilievo la questione del tempo, che va anch'esso organizzato secondo criteri flessibili. Lungo il ciclo settennale il tempo-scuola acquista difatti una sua specifica valenza sia in relazione alle indicazioni curricolari nazionali, sia in relazione ai modi e ai ritmi diversi con cui gli allievi imparano, sia, infine, in relazione alle specifiche condizioni socio-ambientali degli alunni e delle loro famiglie. Da qui discende l'opportunità di poter contare su processi lunghi e tempi distesi di apprendimento per il generale ed effettivo raggiungimento degli obiettivi comuni e dei comuni profili di uscita.
Proprio per garantire alle scuole tutti i possibili spazi di autonomia didattica e organizzativa e, al tempo stesso, per consentire una equilibrata utilizzazione del personale docente, tanto l'orario dell'intero curricolo del ciclo di base, quanto quello dei diversi ambiti e discipline vengono definiti in termini di monte ore annuale o pluriennale.
L'orario annuale complessivo del curricolo della scuola di base risulta dalla somma del monte ore previsto per gli ambiti disciplinari e per le singole discipline, che ne scandiscono il percorso di studi settennale, delle ore settimanali di insegnamento della religione cattolica delle 200 ore annuali della quota obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche. In relazione a specifiche esigenze delle famiglie e del contesto culturale e sociale il monte ore della quota annuale obbligatoria può essere incrementato sino a 330 ore.5. Il quadro orario della quota nazionale del curricolo
Il monte ore biennale della quota nazionale del curricolo dei primi due anni, ferme restando tutte le forme di flessibilità appena richiamate, si articola nel modo seguente:
il monte ore biennale dell'ambito linguistico-espressivo è di 832 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti e le attività relativi alle discipline previste da questo ambito;
il monte ore biennale dell'ambito matematico-scientifico è di 450 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti e le attività relativi alle discipline previste da questo ambito;
Il monte ore biennale dell'ambito antropologico-ambientale è di 192 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti previsti da questo ambito.
Il monte ore triennale dei successivi tre anni, sempre ferme restando tutte le forme di flessibilità già richiamate, si articola nel modo seguente:
il monte ore triennale dell'ambito linguistico-espressivo è di 1056 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti previsti da questo ambito;
il monte ore triennale dell'ambito matematico è di complessive 483 ore;
il monte ore triennale dell'ambito scientifico-tecnologico è di 384 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti previsti da questo ambito;
il monte ore triennale dell'ambito geo-storico-sociale è di complessive 288 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti previsti da questo ambito.
Infine il monte ore biennale degli ultimi due anni, ferme restando tutte le forme di flessibilità già richiamate e ricordando che le ore sottoindicate si riferiscono alla sola quota nazionale, si articola nel modo seguente:
italiano: 260 ore; storia, geografia e scienze sociali: 220 ore; prima lingua europea moderna: 130 ore; seconda lingua europea moderna 80 ore; matematica 240 ore; scienze 180 ore; tecnologia 130 ore; arte e immagine 106 ore, musica 106 ore, scienze motorie 120 ore.
In attesa della necessaria revisione di taluni punti dell'Intesa tra l'autorità scolastica italiana e la Conferenza Episcopale italiana, all'insegnamento della religione cattolica nella scuola di base sono assegnate due ore settimanali per i primi cinque anni e un'ora settimanale per gli ultimi due anni.
6. L'articolazione del processo di insegnamento/apprendimento
L'unitarietà del percorso formativo del settennio del ciclo di base è caratterizzata dal progressivo passaggio dagli ambiti alle discipline. Essa perciò è contraddistinta anche dall'articolazione, altrettanto progressiva, del processo di insegnamento/apprendimento. L'articolazione si sviluppa sia attraverso il progressivo dilatarsi del numero degli insegnanti, sia mediante l'integrazione dei docenti della ex scuola elementare con quelli della ex scuola media. Una tale organizzazione è funzionale tanto ai tempi dello sviluppo cognitivo e affettivo degli allievi, quanto ai diversi modi e ritmi con cui essi imparano.
Nei primi due anni si concreta il passaggio dai campi di esperienza della scuola dell'infanzia ai tre ambiti già ricordati. In questo biennio è prevista la presenza di un numero senz'altro contenuto di docenti, che programmeranno il loro insegnamento, con le flessibilità garantite dal regolamento dell'autonomia, secondo le finalità del Piano dell'offerta formativa della propria istituzione scolastica e secondo le loro scelte e competenze.
Nei tre anni successivi si avvia il passaggio dagli ambiti alle discipline e gli allievi cominciano a possederne alcuni fondamenti più formalizzati. È appunto in tale fase che aumenta progressivamente il numero degli insegnanti. Nell'ultimo biennio, quando il curricolo prevede la presenza di un più consistente numero di discipline, il numero dei docenti aumenta ulteriormente.
L'integrazione tra insegnanti di diversa provenienza avviene in vari modi. I primi due anni prevedono la presenza di docenti provenienti dalla scuola elementare, gli ultimi due quella dei docenti provenienti dalla scuola media. Tutto ciò, in presenza di risorse umane e finanziarie e comunque a mano a mano che si sviluppa il piano di attuazione pluriennale del riordino dei cicli, non esclude la possibilità, affidata alla libera progettualità delle scuole, di forme di compresenza e di tutoraggio attraverso le quali docenti della scuola media si affianchino a quelli della scuola elementare anche negli anni iniziali del ciclo e docenti della scuola elementare si affianchino a quelli della scuola media in quelli conclusivi. La loro piena integrazione avviene invece nel triennio centrale, quando, al progressivo passaggio dagli ambiti alle discipline, l'organico del corpo docente deve prevedere la presenza sia di docenti provenienti dalla scuola elementare, sia di docenti provenienti dalla scuola media. Questa integrazione è sempre affidata alla libera progettualità delle singole istituzioni scolastiche. Essa deve sempre da un lato rispettare la crescita umana e culturale degli allievi e dall'altro rispettare e valorizzare le specifiche professionalità dei docenti.
B I PRIMI DUE ANNI: DAI CAMPI DI ESPERIENZA AGLI AMBITI
Nei primi due anni della scuola di base la bambina e il bambino sperimentano le prime forme di organizzazione delle conoscenze attraverso attività e situazioni didattiche che, pur essendo tutte fortemente integrate, appartengono ad ambiti diversi. Il termine "ambito" serve a designare queste prime forme di aggregazione che senza fare ancora riferimento esplicito agli statuti delle diverse discipline, consentono tuttavia agli insegnanti di svolgere attività ed esperienze significative per gli allievi che danno evidenza ad alcuni fondamentali aspetti differenziati: per esempio, le funzioni espressiva e comunicativa dei linguaggi, proprie della lingua italiana e della prima lingua europea moderna, ma anche delle arti visive, della musica e della motricità; la dimensione logica e quella sperimentale, salienti nella matematica o nelle scienze; la presenza umana nell'ambiente e le relazioni umane nel tempo e nello spazio, caratteristiche della storia, della geografia e degli studi sociali. Queste forme di aggregazione non vogliono avere una giustificazione di tipo organizzativo, anche se favoriscono il costituirsi del team degli insegnanti sulla base del variare e integrarsi delle loro competenze e delle scelte. Esse rispondono soprattutto all'esigenza di introdurre gradualmente le alunne e gli alunni al confronto con i diversi linguaggi disciplinari, evitando sia il rischio della frammentazione e della dispersività, sia quello di una precoce e improduttiva sistematizzazione disciplinare.
Introdurre gradualmente le alunne e gli alunni alle discipline significa appunto aiutarli senza forzature a cogliere e usare modi per loro nuovi, ma comunque significativi, di elaborare curiosità, esperienze e conoscenze e di inquadrarle in ambiti non definitivi né rigidi, ma già ordinati. Significa, soprattutto, dare agli allievi una prima consapevolezza che i linguaggi delle discipline non sono vuoti di significato, bensì danno nuovi e più ricchi significati a ciò che via via si scopre e si apprende.AMBITO LINGUISTICO-ESPRESSIVO
Esso comprende italiano, prima lingua europea moderna, arte e musica, scienze motorie. Se ne indicano qui le finalità complessive, le finalità delle singole discipline che entrano, integrandosi, a costituirlo, le complessive finalità di apprendimento nell'ambito.
a) Le finalità dell'ambito linguistico-espressivo
Convivono in questo ambito linguaggi che adoperano canali diversi e si realizzano con la voce articolata, l'immagine visiva, il suono, il corpo. Essi hanno specificità proprie per contenuti e procedure e tuttavia, nei primi due anni della scuola di base, si integrano per assumere globalmente le esperienze e le elaborazioni conoscitive pregresse e per consentire la fruizione e la formazione di nuovi significati espressivi.
Nella scuola dell'infanzia e fuori dalla scuola, in famiglia e nell'extrascuola, bambini e bambine hanno già fatto esperienza di compenetrazione di linguaggi e maturato prime forme interpretative: davanti alla televisione con l'esposizione a messaggi pubblicitari, cartoni animati (anche stranieri), film; attraverso la carta stampata con la scoperta della scrittura e delle immagini in fumetti, riviste, libri; attraverso il corpo con l'assunzione di posture, movimenti ritmici, danze; per mezzo del suono con il controllo del grido, la modulazione della voce, del canto, della parola, il riconoscimento di suoni e intonazioni appartenenti a lingue straniere.
Nei primi due anni della scuola di base, attraverso il fare con le mani e l'operatività sociale, gli allievi diventano soggetti attivi e interattivi nella costruzione della conoscenza delle diverse modalità espressive, nella scoperta delle potenzialità dei linguaggi e delle possibilità di tradurre un senso espresso in un linguaggio, in un codice, trasferendolo e transcodificandolo in un altro. Nel dialogo tra pari e con gli insegnanti, immessi in situazioni concrete e familiari, gli allievi elaborano e producono nuovi significati dei linguaggi, con il controllo:
b) Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni dell'ambito linguistico-espressivo per singole discipline
ITALIANO
ASCOLTO E PARLATO
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
comprendere un racconto o una descrizione individuando gli elementi essenziali (la successione temporale, le informazioni principali in relazione a persone, oggetti, animali, ambienti familiari );
raccontare ai compagni o all'insegnante brevi esperienze personali, inserendole in una sequenza temporale;
partecipare in modo ordinato a dialoghi, conversazioni e discussioni collettive;
ascoltare, mantenendo la concentrazione e l'interesse;
ascoltare poesie e filastrocche, cogliendo alcune caratteristiche del suono e del ritmo.Contenuti: tipi e generi testuali
testi letti o prodotti da insegnanti e compagni;
narrazione di esperienze personali;
scambi comunicativi, dialoghi e conversazioni con persone conosciute in situazioni e ambienti familiari;
vari testi informativi purché brevi e su argomenti noti;
fiabe, leggende, miti, racconti;
filastrocche, poesie.LETTURA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
acquisire e consolidare la tecnica della lettura;
avviarsi al riconoscimento di alcuni elementi essenziali all'interno di una fiaba, di un racconto e di testi relativi a situazioni note (personaggi, ambienti, azioni e successioni temporali);
leggere e comprendere brevi testi di uso quotidiano adeguati all'età (ad esempio etichette, insegne, titoli, liste di parole).
Contenuti: tipi e generi testuali
brevi testi di vario tipo relativi a situazioni e argomenti abituali.
SCRITTURA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
riconoscere e riprodurre i diversi caratteri grafici (stampato, corsivo, maiuscolo e minuscolo);
avviarsi all'organizzazione grafica della pagina (margini, rapporto tra parola ed immagine, spazi bianchi e colorati);
utilizzare, in relazione all'età, la scrittura per comunicare esperienze, idee, ed emozioni, anche attraverso l'uso di immagini (fumetti, battute di dialogo, didascalie, brevi poesie, filastrocche, cartoline, saluti, brevi messaggi).Contenuti: tipi e generi testuali
brevi testi relativi a situazioni e argomenti abituali;
brevi testi per immagini.
RIFLESSIONE LINGUISTICA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
cominciare a riconoscere alcune fondamentali convenzioni grafiche (maiuscole, minuscole ecc.);
cominciare a riconoscere a grandi linee la differenza tra i vari tipi e forme di testo (racconto, poesie, etichette ecc.).
cominciare ad avvertire le differenze di pronuncia tra lo standard italiano e le varietà regionali o le varianti dovute a diversità di lingua maternaPRIMA LINGUA EUROPEA MODERNA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
comprendere il senso globale di unità fonico-acustiche (parola, frase semplice ecc.);
comprendere semplici istruzioni per eseguire movimenti, per disegnare, per giocare, per cantare;
comprendere il senso globale di canzoncine, conte, filastrocche, storielle reali o immaginarie;
collegare espressioni e parole con persone, animali, oggetti, luoghi, eventi (reali o immaginari);
riprodurre con pronuncia chiara e articolata canzoncine, conte, filastrocche, storielle ecc.Contenuti e/o attività
ascolto/riproduzione di:
ARTE E IMMAGINE
SAPER VEDERE E OSSERVARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
esplorare immagini, forme, oggetti presenti nell'ambiente utilizzando le capacità visive, uditive, gestuali, tattili e cinestetiche.Contenuti e/o attività
giochi e attività di esplorazione visiva su immagini, audiovisivi; oggetti e forme presenti nell'ambiente.
GUARDARE E DESCRIVERE IMMAGINI CON PAROLE E SEGNI GRAFICO-ESPRESSIVI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
distinguere in un'immagine la figura dallo sfondo.Contenuti e/o attività
attività percettivo-motorie di coordinamento: occhio, mano, braccia.
SAPER LEGGERE E COMPRENDERE IMMAGINI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
descrivere e individuare i significati delle espressioni del viso, dei gesti delle mani e dei movimenti del corpo;
riconoscere attraverso un approccio operativo le forme, colori, le linee, presenti nell'ambiente, nelle immagini e anche nelle opere d'arte;
riconoscere in un breve filmato o in un fumetto le caratterizzazioni dei personaggi e le azioni;
avviarsi a descrivere le sensazioni e le emozioni suscitate da figure, forme, colori, linee, osservate nelle immagine, nelle opere d'arte, nei testi multimediali e audiovisivi.
Contenuti e/o attività
osservazioni della figura umana, gesti, espressioni:
conoscenza di forme, colori, linee, luci, ombre su immagini, materiali fotografici, riproduzioni di opere d'arte, manifesti e di oggetti e forme presenti nell'ambiente;
esperienze di lettura con testi multimediali e audiovisivi.
SAPER PRODURRE E RIELABORARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
utilizzare strumenti e materiali plastici e grafico-espressivi per esprimersi in modo creativo e personale anche partendo da uno stimolo offerto da immagini, poesie, fiabe, musica.
Contenuti e/o attività
esperienze di produzione con materiali e strumenti grafico-espressivi e manipolativi di forme e oggetti, plastici;
uso di sequenze di immagini parole, suoni, gesti e movimenti del corpo.MUSICA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
riconoscere ed esplorare suoni e rumori presenti negli ambienti naturali e artificiali;
avviarsi al riconoscimento delle quattro dimensioni fondamentali del suono (altezza, timbro, intensità e durata) e alla loro distinzione in ordine alla fonte (lontananza, vicinanza);
avviarsi all'esplorazione della voce come lo strumento più naturale e immediato dell'uomo;
cantare individualmente e in gruppo con proprietà di ritmo e intonazione;
saper collegare canti, musiche e suoni alla gestualità e a movimenti del corpo;
produrre suoni e ritmi anche attraverso l'uso di semplici strumenti.Contenuti e/o attività
suoni, canti infantili, musiche appartenenti ai vissuti dei bambini;
musiche che permettano l'integrazione tra musica/parole/gesti/immagini;
canti e musiche strumentali di generi e culture diverse, anche in giochi, danze, attività teatrali;
attività espressive con la voce parlante su storie, testi poetici, attività motorie, azioni mimiche;
attività libere o su semplici consegne date, con la voce, oggetti o strumenti a partire da stimoli musicali, motori, grafici e verbali.SCIENZE MOTORIE
ORGANIZZARE IL MOVIMENTO IN MODO COORDINATO IN FUNZIONE DI UNO SCOPO
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
all'interno di un gioco;
all'interno di un circuito;
all'interno di un percorso.
Contenuti e/o attività
giochi di costruzione, esplorazione, invenzione;
giochi di movimento tradizionali della propria ed altrui cultura;
percorsi e circuiti con varianti.
SVILUPPARE LE CAPACITÀ PERCETTIVE RELATIVE ALLO SPAZIO, AL TEMPO, AL CORPO
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
percepire gli elementi del proprio corpo;
esplorare le diverse percezioni sensoriali: visive, uditive, tattili e cinestetiche.
Contenuti e/o attività
nella globalità dei giochi proposti per le coordinazioni, inserire brevi momenti di sollecitazione percettiva;
giochi di organizzazione spazio-temporale (distanze, orientamento rispetto a sé; contemporaneità, successione, durate ecc.);
giochi per il respiro, le posizioni, la tensione muscolare, gli equilibri.
ACQUISIRE CAPACITÀ ESPRESSIVE NEL MOVIMENTO
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
sapere collegare, anche con soluzioni personali, gesti, movimenti del corpo, danze a stimoli diversi (musiche, canto, narrazioni ecc.);
Contenuti e/o attività
giochi espressivo-comunicativi (imitazioni, sensazioni ecc.) a partire da stimoli diversi (sonoro, visivo, gestuale, linguistico).
c) Le competenze attese nell'ambito linguistico-espressivo
conoscere e usare il proprio corpo, abituandosi a coordinare i movimenti in funzione espressiva e comunicativa;
ricavare informazioni da una pluralità di fonti, anche di natura diversa;
comprendere e riconoscere messaggi misti fra lingua verbale e immagini, lingua verbale e musica e/o gesto, immagine e musica, gesto e musica ecc.;
riconoscere le caratteristiche di oggetti, persone, ambienti e immagini;
individuare personaggi, situazioni e sequenze temporali;
eseguire semplici istruzioni formulate anche in lingua straniera, per immagini, per suoni ecc.;
esprimersi attraverso linguaggi verbali, grafici, visivi, musicali e corporei;
regolare gesti e movimenti del corpo e l'estensione della voce al variare delle situazioni;
inventare autonomamente e scrivere battute di dialogo e/o le didascalie relative alle varie immagini, da solo o in gruppo;
rappresentare situazioni reali o fantastiche mediante movimenti accompagnati dalla verbalizzazione e/o dal canto;
recitare e drammatizzare;
controllare la strumentalità della scrittura in produzione e in ricezione;
leggere testi noti con pronuncia chiaramente articolata e rispettando ritmi, pause e intonazioni, riprodurre con pronuncia chiara e articolata in lingua straniera brevi canzoni, filastrocche ecc.. rispettare i turni di parola e intervenire in maniera pertinente.
accostarsi all'uso attivo delle tecnologie audiovisive e informaticheAMBITO MATEMATICO-SCIENTIFICO
L'ambito comprende la matematica, le scienze e le tecnologie. Ne diamo qui di seguito le finalità complessive, gli obiettivi specifici relativi alle discipline che si integrano nell'ambito e le competenze conclusive d'insieme.a) Le finalità complessive dell'ambito matematico-scientifico
Questo ambito contribuisce alla formazione del pensiero in quanto consente una iniziale elaborazione di concetti, metodi, atteggiamenti necessari per meglio osservare, comprendere, interpretare, imparare a trasformare la realtà.
Le attività di esplorazione e scoperta di fatti e fenomeni del mondo reale, già avviate nella scuola dell'infanzia, proseguono nei primi due anni della scuola di base in modo più sistematico e arricchito dalla disponibilità di un primo significativo repertorio di simboli.
Attraverso il coinvolgimento personale, la partecipazione ad esperienze significative, l'osservazione diretta, l'uso di strumenti, gli alunni sono messi in condizione di "fare": contano oggetti e valutano le quantità sul piano concreto, eseguono semplici operazioni, confrontano, ordinano, classificano, manipolano, esplorano, quantificano, raggruppano. Inoltre pongono e si pongono domande, formulano semplici ipotesi e intuiscono spiegazioni, immaginano, stabiliscono relazioni tra oggetti in rapporto a diverse proprietà , controllano, verificano. Attraverso la mediazione del linguaggio parlato e scritto, le bambine e i bambini si avviano così alla formulazione di ragionamenti e all'uso del linguaggio matematico e scientifico.b) Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni dell'ambito matematico-scientifico
MATEMATICA
IL NUMERO
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
contare in senso sia progressivo sia regressivo;
contare oggetti e confrontare raggruppamenti di oggetti;
confrontare e ordinare numeri usando anche la rappresentazione sulla retta;
leggere e scrivere numeri in base dieci;
confrontare e misurare lunghezze, pesi e costi;
esplorare e risolvere situazioni problematiche che richiedono addizioni e sottrazioni, individuando le operazioni adatte a risolvere il problema e usando i simboli aritmetici per rappresentarli;
eseguire semplici calcoli mentali con addizioni e sottrazioni;
eseguire semplici operazioni.
Contenuti essenziali
numeri naturali;
rappresentazione dei numeri naturali in base dieci;
addizione e sottrazione tra numeri naturali.
LO SPAZIO E LE FIGURE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
localizzare oggetti nello spazio, sia rispetto a se stessi, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, dentro/fuori);eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno e viceversa;
riconoscere, nel mondo circostante e nel disegno, alcune semplici figure geometriche del piano e dello spazio.
Contenuti essenziali
collocazione di oggetti in un ambiente;
mappe, piantine e orientamento;
le prime figure del piano e dello spazio.
LE RELAZIONI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
in situazioni concrete, classificare oggetti, figure, numeri in base a una data proprietà e viceversa;
indicare una proprietà che spieghi una data classificazione;
in situazioni concrete, ordinare elementi in base a una determinata grandezza e riconoscere ordinamenti dati.
Contenuti essenziali
relazioni e prime loro rappresentazioni;
semplici relazioni tra numeri naturali.
I DATI E LE PREVISIONI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
raccogliere dati su se stessi e sul mondo circostante e organizzarli in base alle loro caratteristiche;
rappresentare i dati raccolti.
Contenuti essenziali
semplici rappresentazioni grafiche.
ARGOMENTARE E CONGETTURARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
individuare e descrivere regolarità in ambiti vari (ad esempio in sequenze numeriche);
produrre semplici ipotesi e verificarle.
MISURARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
osservare oggetti e fenomeni, individuare grandezze misurabili;
compiere confronti diretti e indiretti di grandezze, effettuare misure per conteggio (per esempio di passi, monete, quadretti), e con oggetti e strumenti elementari (ad esempio l'orologio, la bottiglia, la tazza, il termometro ecc.).
RISOLVERE E PORSI PROBLEMI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
partendo da situazione concrete note dall'allievo o proposte dall'insegnante individuare gli elementi essenziali di un problema;
selezionare le informazioni utili e prospettare una soluzione del problema;
riflettere sul procedimento risolutivo seguito e confrontarli con altre possibili soluzioni.SCIENZE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
osservare e descrivere, attraverso l'esplorazione dell'ambiente, le diverse caratteristiche fisiche di oggetti, piante, animali; rappresentarle con il disegno;
operare confronti e classificazioni degli elementi della realtà circostante in base a somiglianze, differenze e relazioni;
mettere in ordine e in relazione, formare raggruppamenti sulla base di varie proprietà;
sperimentare e scoprire dimensioni di tipo temporale come la simultaneità, la successione, la durata;
usare misure non convenzionali sui dati dell'esperienza;
individuare le caratteristiche fondamentali che identificano un ambiente di vita (ecosistema) e che ne consentono la conservazione e lo sviluppo;
utilizzare semplici apparecchiature;
attraverso semplici esperienze con piante, animali e trasformazioni di materiali sviluppare sensibilità in relazione al rapporto tra esseri umani e natura e alla difesa dell'ambiente;
acquisire consapevolezza in relazione ai problemi dell'alimentazione e della salute.
Contenuti essenziali
gli esseri viventi;
ambienti naturali;
l'ambiente vicino;
l'alimentazione.TECNOLOGIA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
descrivere e rappresentare elementi del mondo artificiale cogliendone le differenze per forma materiali e funzioni;
distinguere gli oggetti naturali da quelli artificiali;
usare oggetti coerentemente con le funzioni e i principi di sicurezza;
manipolare materiali di vario tipo in modo finalizzato;
comporre e scomporre oggetti nei loro elementi;
conoscere storie di oggetti/processi;
cominciare a usare le tecnologie informatiche e multimediali.
c) Le competenze attese nell'ambito matematico-scientifico
comprendere il significato dei numeri naturali e saperli rappresentare in base dieci
eseguire semplici operazioni di addizione, sottrazione, anche per risolvere semplici problemi
usare i numeri in situazioni legate alla esperienza con riferimento, ad esempio, a lunghezze, pesi ecc.;
riconoscere e descrivere le principali relazioni spaziali
riconoscere figure geometriche elementari e rappresentarle col disegno;
individuare relazioni e mettere in relazione oggetti, figure, numeri;
classificare oggetti, figure, numeri in base a una proprietà;
raccogliere e rappresentare dati
individuare e descrivere regolarità; verificare semplici congetture
utilizzare tecniche di indagine e semplici procedure sperimentali;
esplorare, osservare e descrivere le caratteristiche dell'ambiente;
riconoscere le fondamentali caratteristiche di un ambiente di vita;
distinguere gli oggetti naturali da quelli artificiali.AMBITO ANTROPOLOGICO-AMBIENTALE
L'ambito comprende la storia, la geografia e le scienze sociali. Ne diamo qui di seguito le finalità complessive, le finalità specifiche delle discipline che, integrandosi, costituiscono l'ambito e gli obiettivi complessivi finali.
a) Le finalità complessive dell'ambito antropologico-ambientale
Le conoscenze e le competenze relative a tale ambito si integrano tra loro attraverso modalità che privilegiano il fare e il ricercare.
Le specificità disciplinari si intrecciano con le tematiche relative agli scienze sociali a partire dalla globalità delle esperienze di vita dei bambini e delle bambine e si articolano gradatamente in base alle curiosità, agli interessi, ai bisogni di esplorazione e di comprensione dei singoli alunni e dei gruppi.
La conoscenza di sé e dell'altro, l'esplorazione del passato e dello spazio vissuto, la costruzione di rapporti interpersonali, la scoperta delle norme della vita sociale sono processi già iniziati nella vita familiare e extrafamiliare e negli anni della scuola dell'infanzia. I percorsi formativi dell'ambito antropologico-ambientale nei primi due anni della scuola di base si caratterizzano pertanto come occasioni intenzionali di potenziamento di tali processi in funzione dello sviluppo affettivo ed emotivo, sociale, etico-morale di ogni alunna/o.
Lo scopo principale è quello di condurre gli allievi alla progressiva costruzione del lessico di base specifico delle discipline di quest'ambito e alla rielaborazione di alcuni concetti di uso quotidiano in modo che su queste basi si fondi il successivo processo di formazione delle conoscenze storiche, geografiche e sociali. Gli alunni sono guidati a ricavare dai contesti di relazione in cui sono immersi (io-famiglia, io-gruppo dei pari, io-società, io-ambiente) le parole e i concetti con i quali operare per cominciare ad avere una prima consapevolezza della complessità della realtà.
All'interno dell'ambito i diversi saperi si integrano intorno a nodi problematici che scaturiscono dai contesti di relazione. Si lavora inoltre sulle fondamentali coordinate spaziali e temporali. La costruzione del lessico avviene attraverso attività esplorative, manipolative, di comunicazione linguistica, grafica, motoria.
L'operatività e il ricorso alle tecnologie sono funzionali a una graduale transizione dall'esperienza vissuta all'esperienza mediata e riflessa in vista della costruzione dell'identità personale e sociale, della consapevolezza di diritti e doveri, dello sviluppo del senso di solidarietà e di cooperazione, della responsabilità verso l'ambiente di vita.
b) Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni dell'ambito antropologico-ambientale
ORIENTARSI NEL TEMPO A PARTIRE DALLA STORIA E DALLA ESPERIENZA PERSONALE:orientarsi nello spazio a partire dai luoghi dell'esperienza personale;
RICONOSCERE I SIMBOLI PIÙ COMUNI PER MUOVERSI NELLO SPAZIO URBANO E CIRCOSTANTE:
COMPIERE AZIONI IN BASE A INDICAZIONI DI DIREZIONE E DI DISTANZA:
RACCONTARE FATTI ED ESPERIENZE;
CONDIVIDERE COMPITI E RESPONSABILITÀ CON I COETANEI;
STABILIRE RAPPORTI CON GLI ALTRI BASATI SULL'AUTONOMIA PERSONALE E SUL RICONOSCIMENTO DELLA DIVERSITÀ;
RICONOSCERE ED ACCETTARE LE REGOLE DELLE RELAZIONI SOCIALI.
c) i contenuti essenziali comuni
Vocaboli e concetti relativi alle seguenti dimensioni:
sociale: famiglia, gruppo, ruolo; regola/norma/legge; potere, collaborazione, cooperazione, tradizione, festa;
economica: lavoro, mestiere, denaro, guadagno, commercio;
quotidiana: alimentazione, abbigliamento, abitazione, abitudini e usi sociali;
culturale: comunicazione (oralità e scrittura, musica, immagine, multimedialità); arti figurative (architettura, pittura, scultura); religioni, miti; fonti (documento scritto, fossile, rudere); tecnologia (utensile, macchina);
temporale: durata, anteriorità, posteriorità, contemporaneità, ripetizione, date;
spaziale: luogo (vicino-lontano, sopra-sotto, destra-sinistra), ambiente (fisico,antropico), direzione, mappa.
d) Le competenze attese nell'ambito ambito antropologico-ambientale
ricostruire eventi legati all'esperienza personale;
orientarsi nello spazio secondo punti di riferimento noti;
descrivere verbalmente e rappresentare oggetti nello spazio;
confrontare realtà vicine (la città, il paese, le attività lavorative, gli strumenti d'uso quotidiano e le più diffuse tecnologie ecc.) con realtà anche lontane nel tempo e nello spazio ed evidenziare analogie e differenze.
C DAL TERZO AL SETTIMO ANNO: DAGLI AMBITI ALLE DISCIPLINE
La consapevolezza che i linguaggi delle discipline danno significato alle esperienze si sviluppa e si consolida nella fase che va dal terzo al settimo anno. Questa fase è caratterizzata da una ulteriore articolazione degli ambiti: dai tre dei primi due anni si passa ai seguenti quattro ambiti: il linguistico-espressivo (che comprende ancora l'arte, la musica e le scienze motorie), il matematico, lo scientifico-tecnologico e il geo-storico-sociale. In questo quinquennio il riferimento alle discipline si fa più esplicito, non solo perché alcuni ambiti assumono denominazioni più specifiche, ma soprattutto perché l'allievo si avvia a conoscere alcuni fondamenti delle discipline (quali, per esempio, i generi testuali nell'ambito linguistico-espressivo, le varie forme di rappresentazione e di misura in quello matematico, i momenti dell'indagine e della ricerca in quelli scientifico-tecnologico e geo-storico-sociale) e, in generale, l'uso più sistematico dei linguaggi disciplinari. Il riferimento all'esperienza degli allievi, all'unità e identità della persona che apprende è e resta sempre fondamentale, ma via via si mettono in evidenza e si fanno acquisire le caratteristiche intrinseche dei vari approcci disciplinari. Se inizialmente l'allievo scopre che le esperienze possono essere inquadrate e ordinate in ambiti diversi, a poco a poco egli comincia a usare i linguaggi disciplinari per comprendere i vari aspetti della realtà che lo circonda e comunicare le proprie esperienze in maniera sempre più appropriata. Nel corso di questi cinque anni dagli ambiti cominciano a emergere, con modalità e tempi diversificati, le discipline: ad esempio la storia, la matematica o le scienze. Negli ultimi due anni tutte le discipline previste dal nuovo ordinamento della scuola di base trovano, senza perdere con ciò la ricchezza delle loro connessioni sperimentate negli anni precedenti, la loro compiuta esplicitazione e vengono così a costituire il naturale raccordo con i percorsi di studio della scuola secondaria.
Si avverta che gli obiettivi specifici relativi alle competenze, elencati di seguito, sono da considerarsi disposti in un ordine progressivo, sono cioè di impegno crescente in rapporto all'età, ai tempi e ai ritmi di apprendimento di allieve e allievi.
GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO RELATIVI ALLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI
AMBITO LINGUISTICO-ESPRESSIVO
ITALIANO
ASCOLTO E PARLATO
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
- raccontare proprie esperienze o esperienze vissute da altri, rispettando l'ordine temporale e causale e inserendo alcuni elementi descrittivi;
- dare e ricevere oralmente semplici istruzioni per l'esecuzione di compiti, la progettazione e l'esecuzione di attività di gioco, la pianificazione di azioni;
- esprimere in modo chiaro e comprensibile idee, opinioni, stati d'animo;
- ascoltare e produrre testi di vario tipo (narrativi, descrizioni, testi poetici, informativi, ecc.) in circostanze e per scopi diversi;
- realizzare brevi esposizioni adatte a situazioni e circostanze diverse per dare informazioni o per esporre conoscenze, esperienze o opinioni;
- riconoscere e utilizzare differenti funzioni dei discorsi orali (ad esempio: esortativo, regolativo, informativo, creativo);
- porre domande in modo adeguato per chiarire concetti, sviluppare idee e acquisire informazioni;
- partecipare a scambi comunicativi di gruppo, seguendo lo sviluppo degli argomenti, rendendosi conto dei diversi punti di vista e intervenendo in modo coerente;
- comprendere testi informativi, sia d'ambito scolastico sia derivanti dai principali media, cogliendone l'argomento e le principali informazioni e sapendo riconoscere le intenzioni comunicative dell'emittente;
- ascoltare e confrontare opinioni su testi letti, spettacoli visti, esperienze culturali.
Contenuti: tipi e generi testuali
- testi di vario tipo adeguati a contesti scolastici o a situazioni di comunicazione interpersonale simulata;
- confronto di opinioni, discussione organizzata e strutturata;
- vari tipi di testi informativi radiofonici e televisivi;
- testi descrittivi e narrativi letti o prodotti da insegnanti e compagni;
- racconto di esperienze;
- dialoghi in situazioni scolastiche o di rapporti interpersonali in contesti abituali;
- scambi comunicativi tra pari per condividere istruzioni e definire comportamenti;
- confronto di opinioni;
- vari tipi di testi informativi in contesto scolastico;
- testi narrativi (fiabe, favole, racconti);Profilo di uscita
a) Ascolto e parlato per comunicare. Comprende e produce testi orali di varia natura e provenienza, in situazioni e per diversi scopi legati all'esperienza personale e ai rapporti interpersonali.
b) Interazione in situazioni di dialogo. In situazioni note è in grado di interagire in modo efficace con persone conosciute, per scopi diversi: chiedere e dare informazioni, collaborare allo svolgimento di attività, confrontare opinioni; è consapevole della necessità di usare registri adeguati alle diverse situazioni e ai destinatari cui si rivolge.
c) Ascoltare per arricchire il bagaglio di conoscenze e di esperienze. Seleziona, fra i messaggi che riceve, le fonti e le occasioni di arricchimento personale e culturale e ascolta adottando opportune strategie di attenzione e comprensione.LETTURA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
- comprendere e utilizzare le sequenze informative di testi regolativi (ad esempio fogli di istruzioni per l'uso, regole di giochi, ricette);
- ricavare informazioni da semplici grafici, schemi, tavole e tabelle e utilizzare in modo opportuno immagini e apparati iconografici;
- comprendere e confrontare: testi narrativi, di cronaca, biografie, diari, individuando le caratteristiche essenziali relative a personaggi, sequenze temporali, ambienti e relazioni;
- comprendere e confrontare descrizioni, individuando le caratteristiche essenziali, la collocazione nello spazio e il punto di vista dell'osservatore;
- individuare l'argomento centrale e le informazioni essenziali e l'intenzione comunicativa in testi di vario tipo;
- leggere ad alta voce con pronunzia orientata allo standard nazionale e in modo espressivo testi noti o sconosciuti di vario tipo, usando in modo adeguato pause e intonazioni e dimostrando di capire il contenuto;
- eseguire la lettura silenziosa di vari tipi di testo, dimostrando di cogliere l'argomento, le informazioni essenziali, le intenzioni comunicative del testo e
- applicare in modo semplice tecniche di supporto alla comprensione: sottolineare, evidenziare, annotare a margine, prendere appunti;
- sapersi muovere all'interno di un testo utilizzando indice, capitoli, titoli, sommari, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici;
- leggere e confrontare su uno stesso argomento informazioni provenienti da testi diversi;
- leggere testi poetici, individuandone alcuni aspetti formali (versi, strofe, rime, effetti sonori complessivi, procedimenti metaforici ecc.);
- riconoscere i principali generi della narrativa letteraria;
- scegliere liberamente testi di lettura, anche sulla base di precedenti esperienze.
Contenuti: tipi e generi testuali
- testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, comprese cronache, diari, lettere, biografie;
- testi espositivi di carattere disciplinare;
- testi di canzoni, poesia epica o lirica;
- racconti, diari, testi autobiografici;
- narrativa per l'infanzia e l'adolescenza, romanzi;
Livello ottimale di prestazione
- fluenza ed espressività nella lettura ad alta voce (pause e intonazioni adeguate);
- buona esecuzione di vari tipi di lettura silenziosa (esplorativa, analitica, letture successive con obiettivi diversi);
- parziale autonomia nel controllo delle diverse tecniche di supporto alla lettura silenziosa;
- controllo e uso di soluzioni adeguate al livello di consapevolezza delle difficoltà incontrate nella lettura e nella comprensione (in rapporto alla lunghezza del testo, al lessico usato, alle caratteristiche sintattiche del testo).Profilo di uscita
a) Leggere per capire. L'allievo legge e comprende vari tipi di testo, anche multimediali, caratterizzati da una pluralità di scopi comunicativi e di usi funzionali.
b) Leggere per scopi diversi. L'allievo applica strategie adeguate a diversi scopi di lettura: leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze e studiare, per orientare attività pratiche, per affrontare problematiche di suo interesse, per il piacere di leggere. Utilizza ed elabora le principali tecniche di supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe).
c) Leggere testi letterari. L'allievo riconosce, per averne fatta concreta esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della lingua, sia in prosa sia in versi. Riconosce i principali generi letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, romanzi ecc.). Ha acquisito autonomia nella scelta dei testi, per seguire liberamente interessi personali, culturali e di ricerca.SCRITTURA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
- inventare e realizzare storie, racconti, componimenti in versi, poesie, giornalini scolastici;
- realizzare giochi linguistici manipolando i significati e i suoni delle parole;
- saper produrre schematizzazioni e riassunti, anche parziali, di testi narrativi, con capacità di distinguere le diverse finalità per cui un riassunto viene prodotto;
- saper titolare i propri testi;
- scrivere cronache di fatti, resoconti o racconti di esperienze, anche in forma di lettera, di pagina autobiografica;
- scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l'esecuzione di attività (ad esempio regole di gioco, ricette, istruzioni per l'uso);
- scrivere proprie impressioni e opinioni su fatti, esperienze personali, testi, film, ecc.
- realizzare testi che comportano particolari soluzioni grafiche (ad esempio avvisi, locandine, depliant, giornali);
- rielaborare testi in funzione di diversi scopi e dello spazio disponibile;
- saper sintetizzare le informazioni di un testo, eventualmente anche con l'impiego di mappe e schede;
- approntare scalette per punti per pianificare la propria produzione orale e scritta;
- saper utilizzare programmi informatici per la produzione di testi;
- realizzare prodotti individuali e di gruppo di uso sociale, destinati sia alla comunità scolastica sia al territorio (corrispondenze, libri, guide, monografie, giornali, fascicoli, cartelloni, mostre, sceneggiature, copioni).
Contenuti: tipi e generi testuali
- testi narrativi e descrittivi sia realistici sia fantastici; cronache, resoconti di esperienze;
- testi regolativi per la progettazione e realizzazione di attività legate ad esperienze note individuali e di gruppo;
- testi creativi in prosa o in versi;
- varie modalità di sintesi: discorsive o per punti, sotto forma di schemi, tabelle, mappe.
Livello di prestazione
- efficace realizzazione linguistica e testuale (coerenza e adeguatezza alla consegna); proprietà del lessico di base e dei primi nuclei essenziali del lessico specialistico e letterario; rispetto delle convenzioni d'uso della correttezza ortografica, della punteggiatura, del taglio in capoversi, della morfosintassi;
- gestione efficace delle variabili grafiche relative ad alcune attività di scrittura (lunghezza, uso dello spazio, corpi e caratteri, impaginazione);
- parziale autonomia nella gestione del processo di scrittura, dalla progettazione alla revisione;
- controllo e uso di soluzioni adeguate a livello di consapevolezza delle difficoltà incontrate nella scrittura (in rapporto alla messa a fuoco dell'argomento, alla raccolta e sistemazione delle idee, alla stesura del testo, ai tipi di errori commessi, alle fasi di rilettura e correzione).Profilo di uscita
a) Scrivere per comunicare. Scrive, sulla base di modelli sperimentati, una varietà di forme testuali riconducibili a vari tipi di testo, per scopi diversi. Applica strategie di scrittura adeguate ai testi da produrre e controlla il processo di scrittura, dalla ideazione alla revisione.
b) Scrittura creativa. Esplora la funzione espressiva della lingua per elaborare in modo creativo testi di vario tipo, anche mediante l'integrazione di linguaggi multimediali.
c) Scrivere per pensare e per rielaborare conoscenze. Sa ricercare, raccogliere e rielaborare in forma scritta informazioni, dati, concetti, ed esperienze per utilizzarli nelle proprie attività di studio e per organizzare e sistematizzare le proprie conoscenze. Sa produrre forme diverse di sintesi sulla base di precise indicazioni sulle procedure da seguire.RIFLESSIONE SULLA LINGUA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
- conoscere e valutare gli elementi fondamentali della comunicazione;
- riconoscere la funzione e gli scopi di un testo;
- saper individuare nei testi parlati gli elementi che rinviano al contesto situazionale;
- avere percezione delle differenze fra usi formali e informali;
- riflettere sul lessico, sui significati, sulle principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) e conoscere i principali meccanismi di formazione e alterazione delle parole;
- ragionando sui testi, essere in grado di individuare le diverse parole (sinonimi, pronomi, ripetizioni, parole dal significato più generale) che si riferiscono allo stesso elemento (persona, luogo, cosa, concetto ecc.);
- riconoscere le principali relazioni tra i significati (sinonimia, contrarietà, polisemia, accezioni, inclusione);
- saper utilizzare il dizionario come ampia fonte di informazioni, anche grammaticali;
- diventare consapevoli dell'importanza delle relazioni delle parole nella frase;
- a partire dall'osservazione di testi scritti, essere in grado di riconoscere la funzione dei principali segni di punteggiatura;
- conoscere le parti del discorso, i modi e tempi verbali;
- riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione;
- riconoscere gli elementi fondamentali della struttura del periodo (distinguere la principale dalle subordinate) e riconoscere i principali tipi di subordinate;
- essere consapevoli delle principali peculiarità (fonetiche, lessicali, sintattiche) dell'italiano parlato nella regione d'appartenenza;
- avere conoscenze semplici ma non casuali sull'evoluzione della lingua italiana con particolare riferimento all'origine dal latino e alla continua influenza che il latino ha avuto nel formarsi dell'italiano e dei dialetti;
- fare confronti tra la lingua italiana, i dialetti e il latino e tra le diverse lingue studiate (parole, ordine delle parole nelle frasi, ecc.);
- riflettere sui diversi sistemi di scrittura.
Profilo d'uscita
La riflessione sulla lingua e sui testi per ragionare e migliorare le prestazioni
L'allievo/a è in grado di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri comunicativi e linguistici di un testo usando una terminologia appropriata. Applica conoscenze metalinguistiche (conoscenze sulla lingua) e sa servirsi di strumenti di consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere problemi di comprensione e produzione di testi.
La riflessione sulla lingua e sui testi come strumento di crescita culturale e interculturale.
L'allievo/a è consapevole della variabilità della lingua e delle forme della comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Usa le conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per fare confronti fra le lingue e fra italiano e dialettiPRIMA LINGUA EUROPEA MODERNA
ASCOLTARE E COMPRENDERE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
- identificare in base a variabili come ritmi, accenti e semplici curve prosodiche la principale funzione comunicativa ed espressiva di un enunciato;
- comprendere messaggi orali brevi, articolati in modo chiaro
- comprendere semplici istruzioni per collaborare con i compagni e con l'insegnante, per utilizzare i sussidi didattici, per seguire un percorso di autoapprendimento;
- comprendere messaggi orali brevi attinenti a bisogni di tipo concreto della vita quotidiana;
- comprendere semplici differenze di registro (colloquiale vs. formale) nelle relazioni familiari e sociali;
-comprendere ed estrarre le informazioni essenziali da un breve testo registrato;
-individuare il punto principale in una sequenza audio-visiva.
Contenuti e/o attività
- messaggi orali brevi, come appello, asserzione, domanda, risposta, ordine, richiesta ecc., propri di contesti comunicativi quali l'identità propria e altrui, la famiglia, la casa, la scuola, gli eventi quotidiani;
- messaggi orali brevi, propri di contesti comunicativi inerenti a vita sociale, tempo libero, servizi, mezzi di comunicazione (radio, televisione, messaggi in rete), eventi quotidiani.
PARLARE E INTERAGIRE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
- intervenire nel corso delle attività con i compagni e con l'insegnante per segnalare che non si è capito, per chiedere di ripetere, chiedere come si dice una cosa, chiedere e dare qualcosa, eseguire indicazioni o dare indicazioni semplici, confermare, parafrasare ecc;
- rispondere a domande semplici e dirette su aspetti personali, espresse lentamente e chiaramente (semplice intervista);
- porre domande semplici e rispondere a domande riguardanti bisogni immediati o argomenti molto familiari;
- mettere in atto semplici strategie quali, ad esempio, attirare l'attenzione, iniziare/terminare una breve conversazione, chiedere di ripetere, ecc.;
- partecipare ad una semplice conversazione e gestire brevi dialoghi di tipo sociale;
- rispondere a domande e fare domande sul tempo libero, su abitudini, attività giornaliere e attività didattiche;
- descrivere se stesso o un compagno di scuola o il proprio corrispondente/ospite straniero unendo le parole o le espressioni con connettivi semplici;
- raccontare, anche con frasi isolate, un evento reale o immaginario, situando persone e fatti nel tempo e nello spazio in maniera essenziale;
- fare domande su quanto ascoltato, su un testo da leggere o durante la lettura, su elementi relativi alle norme di comportamento dell'altra società e cultura ecc.;
- usare fattori paralinguistici (accento, ritmo, intonazione) ed extralinguistici (linguaggi non verbali: gesti, espressioni del viso, disegni) per esprimere sentimenti, indicare oggetti non noti e chiedere chiarimenti in situazioni di interazione.
Contenuti e/o attività
-interazione tra pari e con l'insegnante; semplici interviste, brevi conversazioni (con l'insegnante e con persone di madrelingua) su argomenti familiari e in situazioni di comunicazione strutturate
-salutare;
-presentarsi/presentare
-chiedere alle persone come stanno e reagire appropriatamente alle informazioni che vengono date;
-ringraziare;
-accettare/rifiutare qualcosa
-esprimere gusti e preferenze;
-invitare qualcuno
-fare proposte
-esprimere un'opinione, l'accordo e il disaccordo;
-chiedere e dare informazioni su percorsi, su persone, su eventi familiari;
-descrivere e raccontare.
LEGGERE E COMPRENDERE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-mettere in relazione il sistema grafematico della lingua straniera con i relativi fonemi tramite l'esempio di parole e frasi semplici;
-riconoscere nomi, parole e frasi familiari su cartelli nelle più comuni situazioni quotidiane;
-comprendere testi iconico-grafici, brevi messaggi personali, descrizioni e indicazioni per andare da un posto all'altro (itinerari);
-identificare informazioni specifiche in semplici testi scritti;
-ricavare il significato di parole sconosciute ragionando sul contesto;
-prevedere l'inizio, la continuazione, la fine di un testo a partire da indizi extralinguistici, da elementi paratestuali, dal titolo, da parole-chiave;
-saper ritrovare in un semplice testo scritto le informazioni pertinenti rispetto ad uno scopo di azione o a un interesse personale (es. istruzioni per montare un modellino, pubblicità per la ricerca di corrispondenti);
-saper usare il dizionario per controllare i significati, la grafia delle parole ecc.
Contenuti e/o attività
-parole-testo, cartelli, etichette, didascalie, cartoline, descrizioni essenziali (persone, luoghi, oggetti reali e immaginari);
-brevi lettere personali, e-mail;
-brevi articoli di giornale;
-brevi descrizioni di persone, luoghi, oggetti reali e immaginari;
-brevi racconti di esperienze personali;
-istruzioni e semplici regolamenti (es. per usare un telefono pubblico, per la sicurezza, ecc.);
-annunci, messaggi pubblicitari, brevi sequenze audio-visive, messaggi in rete, lemmi del dizionario (bilingue e monolingue).
SCRIVERE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-copiare parole familiari e brevi frasi
-produrre un breve testo scritto costituito da parole che già fanno parte del proprio repertorio orale;
-scrivere cifre e date, nomi di persone, di località, didascalie, elenchi, ecc.;
-produrre brevi testi a partire da supporti iconico-grafici;
-prendere nota di una informazione;
-redigere un biglietto di auguri, una cartolina, una e-mail, una breve lettera personale.
Contenuti e/o attività
-istruzioni, indicazioni, brevi appunti, numeri e date, didascalie, elenchi;
- appunti relativi a bisogni immediati;
- messaggi brevi e semplici ad amici, insegnanti o persone note (es. cartolina);
- brevi lettere personali (per informare/chiedere un'informazione, ringraziare, accettare/rifiutare un invito);
- brevi descrizioni-narrazioni di eventi, di esperienze personali, di attività svolte, di ambienti familiari;
- semplici biografie (reali e immaginarie) e semplici poesie.
RIFLETTERE SULLA LINGUA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-confrontare parole o brevi frasi per coglierne elementi di somiglianza/differenza sia sul piano formale, sia a livello di significati;
-applicare consapevolmente regole esplicite;
- riconoscere i propri errori e correggerli in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative interiorizzate;
-analizzare esempi, fatti, situazioni specifiche per ipotizzare e verificare regole linguistiche;
-confrontare aspetti propri della lingua e cultura straniera, con aspetti della lingua e cultura materna.
Contenuti e/o attività
-forma delle parole
-funzioni e intenzioni comunicative
-strutture grammaticali elementari
-abitudini e comportamenti propri e altrui
-regole e modelli (a livello linguistico e culturale)
-fenomeni ricorrenti e comportamenti socio-culturali
SECONDA LINGUA EUROPEA MODERNA (6° e 7° anno)
ASCOLTARE E COMPRENDERE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-identificare in base a variabili come ritmi, accenti e semplici curve prosodiche la principale funzione comunicativa ed espressiva di un enunciato:
-comprendere messaggi orali brevi, semplici, articolati in modo chiaro.
Contenuti e/o attività
-messaggi orali brevi (appello, asserzione, domanda, risposta, ordine, richiesta ecc.) propri di contesti comunicativi familiari e quotidiani relativi a identità propria e altrui, famiglia, casa, scuola, eventi quotidiani.
PARLARE E INTERAGIRE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-intervenire nel corso delle attività con i compagni e con l'insegnante per segnalare che non si è capito, per chiedere di ripetere, chiedere come si dice una cosa, chiedere e dare qualcosa, eseguire indicazioni o dare indicazioni semplici, confermare, parafrasare ecc.;
-porre domande semplici e rispondere a domande riguardanti bisogni immediati o argomenti molto familiari;
-rispondere a domande semplici e dirette su aspetti personali, espresse lentamente e chiaramente (semplice intervista).
Contenuti e/o attività
-interazione tra pari e con l'insegnante;
-salutare, presentarsi/presentare, chiedere alle persone come stanno e reagire appropriatamente alle informazioni che vengono date, ringraziare, accettare/rifiutare qualcosa, esprimere gusti e preferenze.
LEGGERE E COMPRENDERE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-mettere in relazione il sistema grafematico della lingua straniera con i relativi fonemi tramite l'esempio di parole e frasi semplici;
-riconoscere nomi, parole e frasi familiari su cartelli nelle più comuni situazioni quotidiane;
-comprendere testi iconico-grafici, brevi messaggi personali, descrizioni e indicazioni per andare da un posto all'altro (itinerari).
Contenuti e/o attività
parole-testo, cartelli, etichette, didascalie, cartoline, descrizioni essenziali (persone, luoghi, oggetti reali e immaginari).
SCRIVERE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-copiare parole familiari e brevi frasi.
-produrre un breve testo scritto costituito da parole che già fanno parte del proprio repertorio orale;
-scrivere cifre e date, nomi di persone, di località, didascalie, elenchi ecc.
Contenuti e/o attività
-istruzioni, indicazioni, brevi appunti
-numeri e date
-didascalie
-elenchi
RIFLETTERE SULLA LINGUA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-confrontare parole o brevi frasi per coglierne elementi di somiglianza/differenza sia sul piano formale, sia a livello di significati;
-applicare consapevolmente regole esplicite;
-riconoscere i propri errori e correggerli in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative interiorizzate.
Contenuti e/o attività
-forma delle parole;
-funzioni e intenzioni comunicative;
-strutture grammaticali elementari;
-abitudini e comportamenti propri e altrui.
ARTE E IMMAGINE
VEDERE E OSSERVARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-osservare e descrivere i segni, le linee, colori, le forme, luci e ombre, gli elementi compositivi presenti nelle immagini, nell'ambiente e nelle opere d'arte, cominciando a coglierne la storicità;
-individuare nelle immagini elementi che coinvolgono emotivamente e che attirano l'attenzione e la curiosità;
-conoscere e osservare forme e caratteristiche figurative in prodotti artigianali, della tradizione popolare e di altre etnie.
Contenuti e/o attività
-osservare: immagini fotografiche, poster, manifesti, riproduzione di opere d'arte, audiovisivi, cd-rom, segni e forme presenti nell'ambienteCOMPRENDERE E INTERPRETARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle immagini e nelle opere d'arte;
-individuare in un audiovisivo la struttura narrativa, le inquadrature, le sequenze;
-individuare i significati espressivi prodotti dai codici presenti nelle immagini e nelle opere d'arte;
-descrivere e dare una propria interpretazione di immagine, fissa e in movimento, di testi audiovisivi e di opere d'arte;
-riconoscere nelle immagini e nelle opere d'arte le principali funzioni comunicative;
-mettere in relazione l'immagine e l'opera d'arte con alcuni elementi del contesto culturale e storico.
Contenuti e/o attività
-regole del linguaggio figurativo: punto, linea, colore, luci-ombre, peso equilibrio, spazio, simmetria e ritmo, prospettiva ecc.;
-i linguaggi: fotografia, pubblicità, cinema; programmi televisivi, spot, cartoni, notiziari, documentari ecc.;
-opere d'arte di diversi periodi storici: pittura, scultura, architettura, beni culturali e ambientali.
PRODURRE E RIELABORARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-comunicare e sapersi esprimere usando materiali, tecniche e strumenti vari, anche con soluzioni personali;
-produrre e rielaborare immagini, materiali d'uso comune, elementi iconici e visivi;
-produrre messaggi visuali scegliendo il medium, indicando lo scopo, il contesto e i destinatari;
-realizzare ipertesti e semplici prodotti multimediali e audiovisivi.
Contenuti e/o attività
-conoscenza e uso di materiali di vario tipo;
-conoscenza e uso di tecniche grafiche, artistiche e plastiche;
-conoscenza e uso di tecnologie multimediali e informatiche (ad esempio, cd rom, ipertesti ecc.).
PROGETTARE E APPLICARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
-utilizzare diversi metodi per produrre, analizzare e leggere testi artistici, immagini statiche e cinetiche;
-riflettere sul lavoro, esprimendo il proprio punto di vista;
-analizzare il contesto operativo, indicare gli strumenti adottati e valutare i risultati;
-riflettere sulle proprie conoscenze, esperienze, capacità espressive e creative.
Contenuti e/o attività
lavorare su e con immagini
fotografiche, poster, manifesti, riproduzioni di opere d'arte, audiovisivi, cd rom; segni e forme presenti nell'ambiente.
Competenze conclusive
esplorare ed osservare un testo visivo, individuando e descrivendo gli elementi formali che lo caratterizzano;
riconoscere e attribuire un significato agli elementi compositivi di immagini statiche e in movimento, di filmati, audiovisi, prodotti multimediali;
interpretare criticamente un'opera d'arte collocandola nei rispettivi contesti storici sociali e culturali e riflettendo sul suo valore estetico;
usare strumenti e metodi per comprendere le immagini, le opere d'arte, l'ambiente urbano e naturale;
realizzare un elaborato personale e creativo utilizzando materiali, tecniche e regole del linguaggio visivo e della figurazione;
descrivere e commentare immagini, opere d'arte con il linguaggio verbale specifico.MUSICA
ASCOLTARE GLI EVENTI SONORI E MUSICALI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Distinguere, individuare, ordinare, memorizzare:
varie combinazioni di intensità e velocità
cellule ritmiche e loro scrittura
i basilari impianti metrici
alcuni intervalli
i modi, maggiore e minore
il timbro dei diversi strumenti dell'orchestra
tratti prosodici (intensità, durata, intonazione, timbro).
Contenuti e/o attività
Suoni, canti e musiche appartenenti al vissuto musicale degli allievi, con attenzione anche ai suoni e alle musiche dei contesti multimediali.
RIPRODURRE CON LA VOCE E CON STRUMENTI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Intonare, ritmare, coordinare, memorizzare, per imitazione o per lettura (partiture informali o formali).
Contenuti e/o attività
canti e brani strumentali di stili, epoche, generi e culture diverse, anche a più voci;
musiche con testi in lingua straniera;
composizioni vocali e cori parlati di vario genere e organico vocale:
musiche legate a giochi, danze, attività teatrali, lavori multimediali.
INVENTARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Improvvisare, ideare:
brevi composizioni, con fonti sonore di vario genere (strumenti tradizionali, canto, oralismi ecc.);
commenti musicali a testi verbali, figurativi, ad azioni sceniche.
Contenuti e/o attività
Invenzioni musicali su consegna data, anche come svolgimento coerente di semplici materiali musicali assegnati (per esempio un dato giro armonico), anche con l'ausilio di strumenti elettronici, multimediali, audiovisivi.
INTERPRETARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Individuare e verbalizzare con linguaggio appropriato:
funzioni individuali, pertinenti ai contesti d'uso
funzioni semantiche;
attribuire e verbalizzare con linguaggio appropriato: significati, partendo dai vissuti personali, immagini, gesti, emozioni ecc.;
contestualizzare e verbalizzare con linguaggio appropriato opere, autori,ecc.
Contenuti e/o attività
Musiche di civiltà, epoche, generi, stili diversi, con particolare riferimento alle manifestazioni musicali del nostro tempo (concerto, opera, cinema, teatro, multimedia ecc.).
ANALIZZARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Riconoscere, indicare, collegare con linguaggio appropriato:
fondamentali strutture del linguaggio musicale e loro valenza espressiva;
strutture del linguaggio musicale in relazione alle strutture di altri linguaggi;
caratteri salienti delle diverse manifestazioni musicali del nostro tempo.Contenuti e/o attività
Musiche già scelte per altre attività.
SCIENZE MOTORIE
PADRONANZA DEL MOVIMENTO
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Muoversi in giochi di regole e in attività presportive;
compiere movimenti complessi e combinati;
praticare con efficacia di azione almeno due giochi di squadra, utilizzandone gli schemi;
praticare alcune discipline, sportive e non (atletica, danza, orienteering ecc.), padroneggiandone gli elementi base.
Contenuti e/o attività
Giochi sportivi e non, della tradizione propria e altrui;
percorsi, circuiti (con varianti);
discipline (sportive e non), praticabili a scuola e/o in ambiente naturale.
Verso la conclusione del ciclo possono essere introdotte attività finalizzate al miglioramento della conoscenza delle proprie qualità fisiche in relazione a eventuali pratiche agonistiche.
PERCEZIONE E RAPPRESENTAZIONE DEL MOVIMENTOObiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Valutare elementi dello spazio;
discriminare elementi del tempo;
focalizzare l'attenzione percettiva sul corpo (respiro, posizioni, segmenti, tensione-rilassamento muscolari ecc.);
rappresentare - verbalmente, graficamente e mentalmente - elementi dello spazio, del tempo, del corpo.
Contenuti e/o attività
A partire dai giochi proposti, focalizzare l'attenzione percettiva su:
spazio e tempo (spazio d'azione, primi schemi di gioco ecc.)
corpo ( controllo posturale e segmentario)COMUNICAZIONE GESTUALE ED ESPRESSIVA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Esprimersi con il corpo:
esprimere con i gesti emozioni e sensazioni;
inviare chiari messaggi in forma gestuale:
interpretare messaggi gestuali degli altri;
riconoscere la gestualità codificata;
giochi espressivi su stimoli diversi;
giochi di comunicazione in funzione del messaggio e del contesto;
giochi di comunicazione codificata per arbitrare.SVILUPPO DELLE QUALITÀ FISICHE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Riconoscere le qualità fisiche sollecitate nelle attività motorie:
eseguire correttamente esercizi per lo sviluppo delle qualità fisiche;
scegliere attività idonee allo sviluppo delle proprie qualità fisiche.Contenuti e/o attività
Giochi e attività finalizzate allo sviluppo delle diverse qualità fisiche
SPERIMENTAZIONE E ORIENTAMENTO MOTORI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Partecipare ad attività organizzate nel contesto scolastico e territoriale (in ambiente naturale, in palestra ecc.).
Contenuti e/o attività
Finalità e caratteristiche delle discipline motorie praticate: sportive (individuali e di squadra) e artistico-espressive: attività sportive, artistiche, espressive.
PARTECIPAZIONE CONSAPEVOLE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Applicare le regole del gioco;
proporre varianti alle modalità delle diverse attività motorie e alle regole del gioco;
assumere ruoli diversi, nel gioco e nell'organizzazione (coordinamento, arbitraggio ecc.).Contenuti e/o attività
Giochi di ruolo;
attività motorie collettive.IGIENE, PREVENZIONE E TUTELA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Conoscere i principi di una corretta alimentazione;
prendere consapevolezza delle pratiche e delle sostanze dannose alla propria salute (eccessi, sostanze dopanti ecc.)Contenuti e/o attività
Norme principali per la prevenzione e tutela evidenziando, nell'ambito della pratica motoria, comportamenti atti a prevenire e tutelare.
AMBITO MATEMATICO
MATEMATICA
IL NUMERO
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni-esplorare situazioni problematiche che richiedono moltiplicazioni e divisioni tra numeri naturali; verbalizzare le strategie risolutive scelte e usare i simboli dell'aritmetica per rappresentarle;
-eseguire moltiplicazioni e divisioni tra naturali con metodi e strumenti diversi (calcolo mentale, carta e penna, calcolatrici) utilizzando le tabelline e le proprietà delle operazioni;
-stimare l'ordine di grandezza del risultato di un calcolo per verificare la sua attendibilità;
-comprendere i significati delle frazioni per esprimere parti di un tutto unità, parti di una collezione, ecc.;
-comprendere il significato e l'uso dello zero, della virgola e del valore posizionale delle cifre;
-riconoscere scritture diverse (frazione decimale, numero decimale, percentuale) dello stesso numero;
-confrontare e ordinare numeri decimali e operare con essi;
-attraverso applicazioni in contesti conosciuti, comprendere il significato dei numeri interi relativi;
-rappresentare numeri naturali, decimali e relativi sulla retta;
-eseguire addizioni e sottrazioni tra numeri relativi;
-utilizzare i sistemi numerici necessari per esprimere misure di tempo e di angoli:
-costruire e rappresentare semplici sequenze di operazioni tra interi, comprendendo il significato delle parentesi;
-comprendere il significato di elevamento a potenza e le proprietà di tale operazione; eseguire potenze aventi a esponente un numero naturale;
-leggere e scrivere numeri in base dieci usando la notazione polinomiale;
-determinare il massimo comune divisore e il minimo comune multiplo di due numeri naturali;
-riconoscere frazioni equivalenti; confrontare numeri razionali e rappresentarli sulla retta;
-eseguire calcoli con numeri razionali usando metodi e strumenti diversi (calcolo mentale, carta e penna, calcolatrici);
-eseguire semplici sequenze di calcoli con carta e penna o con l'uso di calcolatrici;
-comprendere il significato di radice quadrata, come operazione inversa dell'elevamento al quadrato;
-modellizzare e risolvere situazioni problematiche in campi diversi di esperienza con il ricorso a numeri e operazioni; verbalizzare le strategie risolutive e usare i simboli adeguati ;
- rendersi conto degli aspetti storici connessi alla matematica: ad esempio, origine e diffusione dei numeri indo-arabi; sistemi di scrittura non posizionali (le cifre romane).Contenuti e/o attività
Moltiplicazione e divisione tra numeri naturali.
Proprietà dei numeri; il numero zero e il numero uno.
Numeri decimali, frazioni.
Operazioni tra numeri decimali.
Numeri interi relativi.
Addizione e sottrazione tra numeri interi relativi.
Proprietà delle operazioni.
Moltiplicazione e divisione tra numeri interi relativi.
Potenze con esponente un numero naturale.
Numeri primi; massimo comune divisore e minimo comune multiplo.
Rapporti, frazioni equivalenti.
Insieme dei numeri razionali.
Confronto e operazioni tra numeri razionali.LO SPAZIO E LE FIGURE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Costruire e disegnare con strumenti vari le principali figure geometriche.
Individuare gli elementi significativi di una figura (lati, angoli, altezze).
Individuare simmetrie in oggetti e figure date; rappresentarle col disegno.
Effettuare traslazioni e rotazioni di oggetti e figure.
Usare in maniera operativa, in contesti diversi, il concetto di angolo.
Conoscere le principali proprietà delle figure geometriche.
Usare il concetto di equiscomponibilità per la determinazione di aree in casi semplici, senza ricavare formule.
Calcolare perimetri, aree e volumi delle principali figure geometriche, a partire dalle più semplici.
Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da una rappresentazione bidimensionale e rappresentare su un piano una figura solida.
Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti e figure.
Riconoscere figure uguali e descrivere le isometrie necessarie per portarle a coincidere.
Riconoscere grandezze proporzionali e figure simili in vari contesti.
Riprodurre in scala.
Misurare da lontano (per esempio l'altezza di una torre).
Risolvere problemi, applicando le proprietà geometriche delle figure.
Operare dinamicamente con le figure usando opportuno software.
Rendersi conto degli aspetti storici connessi. A esempio: il metodo di Eratostene per la misura del raggio della Terra; la misura a distanza nella geometria medievale; determinazioni approssimate del valore di *.Contenuti e/o attività
Le principali figure del piano e dello spazio.
Simmetrie, traslazioni, rotazioni.
Rette incidenti, parallele, perpendicolari.
Uguaglianza tra figure.
Scomposizione e ricomposizione di poligoni.
Equivalenza di figure.
Perimetro e area di poligoni.
Lunghezza della circonferenza e area del cerchio.
Volume di semplici solidi.
Sistema di riferimento cartesiano.
Rapporto tra grandezze.
Somma degli angoli di un triangolo e di un poligono.
Teorema di Pitagora.
Descrizione di alcuni numeri irrazionali.LE RELAZIONI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Rappresentare dati numerici.
Classificare oggetti, figure, numeri in base a due o più proprietà e realizzare adeguate rappresentazioni delle stesse classificazioni.
Usare simboli adeguati per indicare la relazione d'ordine tra numeri.
In contesti vari, individuare, descrivere e costruire relazioni significative: riconoscere analogie e differenze.
Combinare in vario modo elementi di un insieme.
Utilizzare le lettere per esprimere in forma generale semplici proprietà e regolarità numeriche.
Costruire, leggere e interpretare formule; ricavare formule inverse.
Riconoscere in fatti e fenomeni relazioni tra grandezze.
Usare coordinate cartesiane, diagrammi, tabelle per rappresentare relazioni e funzioni.
Usare modelli dati o costruire semplici modelli per descrivere fenomeni ed effettuare previsioni.Contenuti e/o attività
Rappresentazioni di insiemi e relazioni con diagrammi di vario tipo (diagramma di Venn, tabelle, frecce, piano cartesiano ).
Ordinamenti.
Alcune relazioni significative (essere uguale a, essere multiplo di, essere maggiore di, essere parallelo o perpendicolare a, ); equivalenze.
Semplici questioni di tipo combinatorio.
Grandezze direttamente e inversamente proporzionali.
Funzioni: tabulazioni e grafici.
Funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax2 e loro rappresentazione grafica.
Semplici modelli di fatti sperimentali e di leggi matematiche.I DATI E LE PREVISIONI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Raccogliere dati mediante osservazioni e questionari.
Classificare e rappresentare i dati con tabelle e con digrammi di vario tipo.
Osservare e descrivere un grafico, usando: moda, mediana e media aritmetica.
Riconoscere eventi certi, possibili, impossibili, equiprobabili, più probabili, meno probabili.
Classificare dati ottenuti da misurazioni.
Rappresentare dati, anche utilizzando un foglio elettronico, e interpretarli.
Usare ed interpretare misure di centralità e dispersione.
Confrontare due distribuzioni rispetto allo stesso carattere.
Scegliere, in modo casuale, un elemento da un collettivo.
Riconoscere eventi complementari e eventi incompatibili.
Prevedere, in semplici contesti, i possibili risultati di un esperimento e le loro probabilità.Contenuti e/o attività
Caratteri qualitativi e caratteri quantitativi.
Confronto di frequenze: moda, mediana, media aritmetica.
Evento certo, possibile, impossibile.
Classificazione di dati con intervalli di ampiezza uguale o diversa.
Istogramma di frequenze.
Calcolo di frequenze relative e percentuali.
Campione estratto da una popolazione: esempi di campioni rappresentativi e non.
Probabilità di un evento; valutazione di probabilità in casi semplici.
Rendersi conto di aspetti storici connessi. Ad esempio: le prime tavole statistiche sulla natalità e sulla mortalità, sui battesimi e sulle epidemie, nell'Inghilterra del Seicento; gli eventi incerti e le predizioni al tempo dei Greci e di altre popolazioni dell'antichità; i giochi con i dadi nella Francia del Seicento.MISURARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Effettuare misure dirette e indirette di grandezze (ad esempio, lunghezze, tempi, masse..) ed esprimerle secondo unità di misure convenzionali.
Esprimere misure utilizzando multipli e sottomultipli delle unità di misura.
Risolvere problemi di calcolo con le misure (scelta delle grandezze da misurare, unità di misura, strategie operative).
Mettere un relazione misure di due grandezze (ad esempio, statura e lunghezza dei piedi).
Misurare grandezze attraverso strumenti anche tecnologici.
Esprimere le misure in unità di misura del Sistema Internazionale.
Esprimere, rappresentare e interpretare i risultati di misure, con particolare riferimento agli ordini di grandezza e alla significatività delle cifre.
Costruire semplici modelli, a partire da misure in situazioni problematiche (ad esempio, modello lineare o quadratico).ARGOMENTARE E CONGETTURARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Individuare e descrivere regolarità in contesti matematici e sperimentali.
Formulare semplici ipotesi; verificarle provandole su casi particolari.
Giustificare o rifiutare le ipotesi formulate, mediante argomentazioni o ricorrendo a controesempi.
Attribuire denominazioni a "oggetti" e stabilire definizioni, anche carenti o sovrabbondanti, con riferimento alle caratteristiche ed alle proprietà osservate.
Descrivere proprietà di figure con termini appropriati e usare definizioni.
Giustificare affermazioni e congetture durante una discussione matematica anche con semplici ragionamenti concatenati.PORSI E RISOLVERE PROBLEMI
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Individuare le informazioni necessarie per raggiungere un obiettivo in una situazione problematica (selezionando i dati forniti dal testo e quelli ricavabili dal contesto).
Individuare in un problema eventuali dati mancanti o sovrabbondanti o contraddittori.
Essere consapevole dell'obiettivo da raggiungere in una situazione problematica e del processo risolutivo seguito, con attenzione al controllo delle soluzioni prodotte.
Formalizzare il procedimento risolutivo seguito.
Stabilire la possibilità di applicare i procedimenti utilizzati in altre situazioni.AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
SCIENZE
INDAGINE E RICERCA
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Osservare fenomeni e coglierne gli aspetti caratterizzanti: differenze, somiglianze, regolarità, fluttuazioni, andamento temporale;
raccogliere, selezionare e ordinare informazioni e dati:
fare esperienza per trovare segni, indizi, prove utili alla formulazione di ipotesi sullo svolgersi di un evento e per la soluzione di problemi semplici:
agire sperimentalmente sui fatti per comprenderne le regole ed intervenire sul loro svolgersi;
passare gradualmente dall'analisi dell'esperienza all'esperimento controllabile:
esplorare e comprendere gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come sistema ecologico;
individuare un problema ambientale, acquisire le conoscenze necessarie, costruire e realizzare un progetto di soluzione;
integrare idee e metodologie provenienti da diversi settori disciplinari.MISURAZIONE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Individuare grandezze significative relative ai singoli fenomeni e processi e identificare le unità di misura opportune: volume, peso, temperatura, tempo;
comprendere e usare variabili composte: prezzo, velocità, peso specifico ecc.;
orientarsi in sistemi di misura a scala diversa.RAPPRESENTAZIONE E MODELLIZZAZIONE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi: disegno, descrizione orale e scritta, simboli, tabelle, diagrammi, grafici, semplici simulazioni; elementari formalizzazioni dei dati raccolti;
rappresentare e costruire modelli interpretativi di fatti e fenomeni, anche provvisori e parziali, utilizzando i simboli e le formule già note e impiegando strumenti informatici.CORRELAZIONE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Confrontare fenomeni e fatti, cogliere relazioni tra proprietà e grandezze che descrivono uno stato o un fenomeno, partendo anzitutto dalla realtà quotidiana;
collegare cause ed effetti, quando è possibile, di diverso tipo e livello (tenendo anche conto del rapporto tra locale e globale);
cogliere relazioni tra spazio, tempo e rapidità dei cambiamenti.
ARGOMENTAZIONE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Discutere su fatti, fenomeni, dati, risultati di un'esperienza e sulla interpretazione dei vari aspetti coinvolti;
riconoscere, nella realizzazione di un procedimento scientifico, incoerenze ed errori per migliorare gli esiti e guardare i fatti da più punti di vista;
proporre metafore per interpretare fenomeni nuovi facendo riferimento a situazioni più conosciute e discuterne circostanziatamente l'appropriatezza.COMUNICAZIONE E DOCUMENTAZIONE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Ricavare informazioni da un testo scientifico di livello adeguato;
produrre testi orali e scritti: relazioni di lavoro, presentazioni schematiche su temi scientifici, documentazioni di un'esperienza;
documentare in forma multimediale i percorsi svolti.Competenze conclusive
Integrare, adattare, generalizzare e trasferire ad altri contesti le conoscenze;
sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle proprie esperienze, di interesse per l'indagine scientifica;
adeguare il proprio comportamento a quello che si desidera osservare, nella consapevolezza della non-neutralità di chi compie qualunque osservazione;
individuare relazioni elementari tra la comprensione di fenomeni, i valori etici, i processi sociali e le conseguenti scelte personali;
adottare comportamenti per la salvaguardia della sicurezza propria, degli altri e dell'ambiente in cui si vive;
aver cura degli organismi e degli ambienti di cui si è responsabili;
cooperare con gli altri per elaborare, organizzare e sperimentare percorsi di ricerca.CONTENUTI E TEMI
I viventi: sistema, relazioni, evoluzione, varietà, diversità, energia;
la materia: proprietà, stato, tempo/spazio, trasformazioni, interazioni;
la Terra e l'universo: dinamiche, cicli, trasformazioni, interazioni;
l'ambiente naturale e umano: sistema, energia, interazione, equilibrio, limite, incertezza, cicli e flussi, processi.ATTIVITA'
Curare la coltivazione di piante, semina e germinazione. L'orto. Gli animali in fattoria.
I movimenti e lo spazio occupato dal corpo. Modelli bidimensionali del corpo (tipo "sagoma da riempire"), modelli tridimensionali.
Correlare le funzioni principali del vivente (alimentazione, respirazione, trasporto, percezione).
Costruire modelli sistemici della relazione tra organismo e ambiente.
Individuare le qualità di oggetti e materiali trovando modi per misurarle.
Provocare trasformazioni e costruire modelli per darsene conto: cosa succede se cosa succede quando
Fare miscugli e soluzioni, studiare i comportamenti delle sostanze in acqua. Le proprietà dell'acqua: bagnare, sciogliere, legarsi con altro, scorrere Riscaldare l'acqua: passaggi di stato.
Calore e temperatura: le trasformazioni provocate dal calore. Scaldare, cuocere e bruciare: primi modelli di trasformazioni chimiche.
Fare forza e deformare. Osservare gli effetti del peso (e della gravità). Trovare situazioni di equilibrio. Usare e costruire semplici bilance.
Produrre e disegnare ombre con diverse sorgenti di luce. Attività con lenti e specchi. Modelli di trasmissione e assorbimento della luce. Modelli di visione.
Descrivere il paesaggio da una foto o direttamente sul campo, con uscita sul territorio.
Ricercare e collezionare sassi , rocce, minerali e fossili; osservare e descrivere campioni di rocce e trovare indizi per ricostruirne la storia;
Riconoscere differenze nelle caratteristiche dei suoli. Far crescere la stessa piantina in suoli diversi.
Raccolta di dati sul tempo meteorologico della propria regione e relativa elaborazione grafica.
Costruzione di semplici strumenti di misura ( barometro, igrometro ); costruzione di una meridiana.
Raccogliere dati sul rischio idrogeologico, vulcanico e sismico della propria regione.
Costruzione di semplici modelli relativi ai movimenti della Terra e alla durata del dì e della notte nel corso dell'anno.
Indizi e osservazioni sulla Terra come pianeta. Osservazione del cielo di giorno, esperienze con le ombre prodotte dalla luce del sole, percorso del sole nel cielo.Osservazione del cielo notturno: pianeti e costellazioni.
Costruire un terrario, cambiare le condizioni fisiche (controllando costanti e variabili) e scoprire le trasformazioni individuando risorse e fattori limitanti.
Analisi della scuola come eco- socio-sistema.
Individuare un problema ambientale adeguato all'età dei bambini e dei ragazzi, acquisire le conoscenze necessarie per descriverlo e analizzarlo, individuare diverse ipotesi di soluzione, progettare secondo criteri di fattibilità e realizzare l'intervento, cercando le collaborazioni opportune.
Individuazione degli elementi tipici di un ambiente urbano inteso come sistema ecologico.
La storia di un prodotto, le sue trasformazioni, l'uso, il recupero. Il recupero differenziato ed il riciclaggio.TECNOLOGIA
INTERPRETARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Descrivere le operazioni compiute nel rappresentare artefatti;
individuare le funzioni di un oggetto (costruito o naturale) e distinguere fra funzioni e funzionalità anche in rapporto alla forma;
rappresentare oggetti/processi con forme, materiali e modelli logici diversi da scegliere anche in funzione del destinatario;
riconoscere e descrivere le caratteristiche e le funzioni di dispositivi automatici (dal distributore di caramelle al computer);
esaminare oggetti/processi rispetto all'impatto con l'ambiente o il contesto sociale:
saper ricercare, raccogliere e selezionare informazioni con l'uso di strumenti informatici e telematici
utilizzare procedure e strumenti informatici nell'organizzare, elaborare, rappresentare e memorizzare informazioni.PRODURRE E ORGANIZZARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Valutare il tipo di materiali in funzione dell'impiego;
rapportare un prodotto al suo processo di produzione a partire dalle risorse;
ideare, progettare e realizzare oggetti (fisici o virtuali) seguendo una definita metodologia progettuale.CONTESTUALIZZARE
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Esaminare le trasformazioni di utensili o semplici dispositivi e inquadrarle nelle tappe evolutive della storia dell'umanità;
rapportare dispositivi e sistemi tecnici alle vicende storiche che ne hanno connotato il divenire e che da essi sono state influenzate;
saper riconoscere le situazioni che suggeriscono l'uso di strumenti informatici per migliorare la qualità del proprio compito e sapere usare tali strumenti.Contenuti e/o attività
Manipolazione percettiva e sensoriale di semplici materiali o oggetti rapportandoli alle loro funzioni d'uso;
utilizzo di oggetti per memorizzarne e descriverne gli elementi significativi nella forma e nella funzionalità;
montaggio e smontaggio di semplici oggetti (reali o virtuali) per rilevarne le caratteristiche strutturali e funzionali;
organizzazione e realizzazione di prove e saggi su materiali/oggetti per rilevarne e documentarne i risultati;
messa a punto e collaudo di semplici apparecchiature;
controllo degli effetti positivi e negativi provocati dall'uso di prodotti tecnologici;
rappresentazione di oggetti e processi;
costruzione di oggetti tridimensionali;
programmazione e attuazione di visite guidate;
partecipazione diretta ad azioni sul campo e ad iniziative esterne, meglio se socialmente utili e legate all'ambiente;
svolgimento di operazioni svolte in ambienti simulati (reali o virtuali);
ricerca, raccolta e selezione di informazioni con l'uso di strumenti informatici e telematici;
organizzazione, rappresentazione, memorizzazione ed elaborazione di informazioni in forma digitale;
riconoscimento e descrizione delle componenti e delle funzioni di un esecutore automatico;
utilizzo di diverse forme di presentazione delle informazioni;
impiego di strumenti informatici per presentare elaborati, documenti e prodotti;
uso di forme elementari di comunicazione interattiva con supporti telematici.AMBITO GEO-STORICO-SOCIALE
STORIA-GEOGRAFIA-SCIENZE SOCIALI
L'AMBITO GEO-STORICO-SOCIALE (3° E 4° ANNO)
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Riconoscere e descrivere quadri di società sulla base di indicatori: rapporto uomo-ambiente, rapporti sociali, rapporti economici, cultura materiale, potere e istituzioni, espressioni culturali, arti figurative, religioni:
conoscere e utilizzare categorie temporali;
costruire grafici temporali;
individuare e leggere le tracce storiche nel territorio;
riconoscere forme diverse di relazione tra gli esseri umani e l'ambiente;
riconoscere e utilizzare fonti storiche;
ricavare informazioni da mappe, tabelle e strumenti cartografici;
riconoscere e utilizzare il lessico fondamentale delle discipline dell'ambito;
conoscere il valore dell'ambiente e agire consapevolmente per la sua salvaguardia;
agire responsabilmente nella comunità scolastica;
costruire rapporti con gli altri basati sull'autonomia critica, sul riconoscimento delle diversità, sulla cooperazione solidale.Contenuti e/o attività
a. Società di cacciatori e raccoglitori:
società di cacciatori e raccoglitori nel Paleolitico;
società di cacciatori e raccoglitori attuali;
b. Società agricole e pastorali:
società agrarie neolitiche (con particolare riferimento all'area del Mediterraneo) e attuali;
società stanziali e urbane;
società nomadiche dal Neolitico a oggi.c. Società industriali:
società di prima e seconda industrializzazione;
società postindustriali.STORIA (5°, 6° e 7° anno)
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Rappresentare graficamente e discorsivamente le relazioni temporali tra fatti storici;
collocare e connettere fatti storici su diverse scale spaziali: mondiale, europea, nazionale, locale;
individuare relazioni causali tra fatti storici;
riconoscere, leggere e interrogare fonti storiche;
individuare problemi, formulare e controllare ipotesi esplicative;
comprendere testi storiografici;
esporre in forma narrativa, descrittiva e argomentativa temi specifici della disciplina.Contenuti e/o attività
Il quinto anno
Il processo di ominazione e il popolamento del Pianeta;
le società di caccia e raccolta nel Paleolitico;
la rivoluzione neolitica nel mondo: nomadi e sedentari;
le prime società urbane (Mesopotamia, Egitto, Valle dell'Indo, Cina, Americhe);
il Mediterraneo in età preclassica;
culture e popolazioni di lingua semitica e indoeuropea nel Mediterraneo e in Europa.Il sesto anno
Il Mediterraneo in età classica: la Grecia; Roma;
l'avvento del Cristianesimo;
migrazioni di nomadi, crisi e ristrutturazione degli imperi euroasiatici;
l'Islam e l'espansione araba;
l'Europa medievale;
l'impero mongolo;
l'Africa subsahariana: migrazioni e sviluppo statale;
America: Maya, Aztechi, Inca;
la colonizzazione dell'Oceania.Il settimo anno
Lo Stato moderno in Europa e la formazione degli Stati regionali italiani;
Umanesimo e Rinascimento;
Riforma e Controriforma in Europa;
l'Impero ottomano (XV-XVII secolo);
India, Cina e Giappone (XV-XVII secolo);
l'espansione europea nel mondo (XV-XVII secolo).GEOGRAFIA (5°, 6° e 7° anno)
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Analizzare e descrivere il paesaggio come sistema antropofisico, nelle dimensioni mondiale, europea, nazionale, locale;
individuare le trasformazioni subite dai paesaggi nel tempo e ipotizzare possibili evoluzioni future;
orientarsi sul terreno e sulle carte geografiche;
interpretare tabelle e carte geografiche a diverse scale;
possedere carte mentali per collocare spazialmente fatti e fenomeni fisici e antropici;
costruire tabelle e grafici, schizzi e carte tematiche relativi a problemi geografici, utilizzando la simbologia convenzionale appropriata;
individuare relazioni causali tra fenomeni geografici.Contenuti e/o attività
Il quinto anno
L'evoluzione della morfologia terrestre;
elementi e fattori del clima sulla Terra;
paesaggi naturali e popolamento della Terra;
l'ambiente delle prime società urbane mondiali;
trasformazioni del paesaggio con la rivoluzione agricola;
gli spazi agrari su scala mondiale, europea, nazionale, locale;
produzione e commercio agricolo.Il sesto anno
Componenti e determinanti del paesaggio;
i rischi ambientali;
la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale;
interrelazioni tra aspetti fisici del paesaggio, insediamenti umani e attività economiche;
processi di urbanizzazione: dal neolitico a oggi.Il settimo anno
Trasformazioni del paesaggio conseguenti alla rivoluzione industriale, su scala nazionale, europea, mondiale;
lo spazio come "sistema territoriale";
i principali indicatori demografici, sociali, economici e le loro correlazioni;
produttività e benessere: la diversa distribuzione del reddito nel mondo; debiti e aiuti internazionali;
i flussi migratori;
temi e problemi legati allo sviluppo sostenibile e ai processi di globalizzazione.SCIENZE SOCIALI (5°, 6° e 7° anno)
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Leggere e interpretare tabelle, grafici relativi a fenomeni demografici ed economici;
descrivere qualitativamente e quantitativamente aspetti, opinioni e comportamenti della società in cui si vive;
identificare e descrivere le differenze culturali;
identificare e contestualizzare i diritti umani;
identificare valori e norme della convivenza democratica.Contenuti e/o attività
Il quinto anno
la dinamica delle popolazioni umane: popolazioni in crescita, stazionarie, in declino;
il rapporto tra popolazioni e risorse in diversi contesti;
l'influenza dei fenomeni migratori sull'organizzazione della società;
l'individuo e la società: dimensione interpersonale, regole e istituzioni;
la famiglia e le sue trasformazioni;
genere e società.Il sesto anno
Rapporti tra culture:
le lingue, i linguaggi e la comunicazione;
i modi di vita;
le credenze e le pratiche religiose;
i rapporti tra culture diverse: cooperazione e conflitto;
società multietniche e multiculturali.
Produzione, mercato, sfruttamento e salvaguardia dell'ambienteIl settimo anno
Il cittadino e le istituzioni:
lo stato di diritto;
diritti e doveri del cittadino;
la Costituzione italiana;
la Carta dei diritti dell'UE;
la Dichiarazione universale dei diritti umani ;
Le forme di partecipazione sociale e politica
le norme,le leggi e le loro fonti;
la condizione dell'infanzia nel mondo: la Carta dei diritti del fanciullo;
la storia della scuola e della scolarizzazione in Italia.D LE FINALITÀ DELLE DISCIPLINE
A partire dai campi di esperienza della scuola dell'infanzia e attraverso gli ambiti del primo biennio e del successivo triennio il percorso di insegnamento-apprendimento nella scuola di base giunge all'articolazione dei saperi che attengono alle diverse discipline. Va sottolineato che il termine 'disciplina', pur implicando l'appartenenza di concetti, linguaggi e procedure a specifici settori, non significa tuttavia rigida delimitazione. E non significa delimitazione rigida nella scuola esattamente come non lo significa nei livelli più alti e complessi della ricerca, dove, come si sa, le innovazioni significative nascono dal contaminarsi di settori scientifici diversi, dove l'intelligenza umana conosce problemi e non facoltà o cattedre separate. L'unità della persona che apprende, l'unità di tutt'intera la sua personalità resta pur sempre al centro con l'accertata misurazione dei suoi progressi. La consapevolezza dei diversi settori disciplinari è conquista cui allieve e allievi vanno guidati gradualmente. Apprendere una disciplina è un processo che comporta una progressiva definizione dell'esperienza di allieve e allievi alla luce di categorie concettuali sempre più precise e approfondite, ma anche aperte e flessibili. È sulla base di questa esperienza che possono affiorare, maturare ed essere valorizzate nelle aule e nei laboratori le capacità di pensiero divergente e di creatività nel riorganizzare originalmente le conoscenze. Divergenza e creatività sono valori preziosi in ogni fase del cammino di apprendimento e di crescita di allievi e allieve.
Le discipline, considerate nel loro sviluppo progressivo lungo l'intero settennio della scuola di base, sono qui di seguito presentate alla luce delle finalità che esse sono chiamate a perseguire sia attraverso i loro oggetti e linguaggi peculiari, sia attraverso le loro molteplici interrelazioni.
Sta alla progettualità delle insegnanti e degli insegnanti recuperare dalle finalità delle diverse discipline riepilogate qui di seguito tutti i legami che, segnalati di volta in volta esplicitamente, connettono ciascuna disciplina in una rete pluridisciplinare. Ciò non vale solo come stimolo a un migliore insegnamento e apprendimento di ciascuna disciplina e del loro complesso, ma favorisce nelle allieve e negli allievi la maturazione di quelle competenze trasversali, dalle abilità di studio alla formazione della cittadinanza, che giustamente ogni disciplina nel suo specifico assume e rivendica e che tutte coralmente concorrono a sviluppare. Anche a tali fini potrà essere utile la lettura analitica dei documenti finali prodotti dai diversi gruppi di lavoro della Commissione ministeriale disponibili nel sito del Ministero della P.I.ITALIANO E LINGUE EUROPEE MODERNE
Nel processo di crescita e di trasformazione delle bambine e dei bambini, che caratterizza il "ciclo lungo" della scuola di base tra la fine della scuola dell'infanzia e la scelta della scuola secondaria, assume un ruolo fondamentale il progressivo consolidamento delle competenze comunicative e linguistiche.
Il possesso della lingua, quella italiana anzitutto, è infatti una risorsa essenziale dello sviluppo delle operazioni cognitive e della costruzione consapevole dell'identità personale; mezzo di comunicazione interpersonale e sociale, che consente l'espressione di sé e la comprensione dell'altro; strumento della costruzione della conoscenza in tutte le aree di sapere e del progressivo consolidamento dei processi di apprendimento, destinati a durare tutta la vita. La lingua, inoltre, con la sua struttura, i suoi meccanismi generativi, è anche oggetto di progressiva consapevolezza linguistica, oggetto e veicolo di specifica crescita culturale.
In questa prospettiva la scuola di base opera in stretta continuità con la scuola dell'infanzia, con particolare attenzione al recupero di ogni forma di disparità linguistico-idiomatica iniziale o di svantaggio, anche perché un precoce ed efficace consolidamento delle competenze linguistiche e comunicative anzitutto nella comune lingua nazionale è una componente fondamentale e decisiva del successo formativo, immediato e futuro.
Le bambine e i bambini giungono alla scuola di base con un patrimonio linguistico che è già parte integrante della loro identità soggettiva e culturale e della loro esperienza comunicativa. Infatti hanno già fatto esperienza di forme diverse di comunicazione e hanno già elaborato idee, per quanto ingenue, sulla comunicazione, sul funzionamento della lingua e sulla scrittura. La scuola di base, in continuità con gli obiettivi raggiunti nella scuola dell'infanzia, deve realizzare un ambiente di apprendimento che consenta loro, in modo via via più consapevole, di consolidare e arricchire le capacità espressive e comunicative, di acquisire un repertorio ricco e differenziato di abilità linguistiche riferito agli usi funzionali e creativi della lingua e a scopi diversi della comunicazione, di avviare un incontro gratificante con il piacere di leggere e con la fruizione di testi narrativi e poetici adeguati all'età e ai propri bisogni di conoscenza, di sperimentare anche attivamente gli usi creativi e poetici del patriminio linguistico, di imparare progressivamente a riflettere sulle caratteristiche sia della nostra lingua in rapporto alle altre sia dei testi e della comunicazione, infine di acquisire e rielaborare nuove conoscenze in campi diversi del sapere.
Un patrimonio linguistico solido e differenziato è garanzia del superamento di ogni forma di discriminazione e di emarginazione. Un'attenta valutazione degli effettivi livelli iniziali di padronanza della lingua italiana, che sono tuttora caratterizzati da vaste aree di carenza e indice di sensibili disparità geografiche e sociali, è condizione preliminare di una progettazione educativa tesa a evitare che la diversità e la distanza linguistica e culturale diventino fattori di svantaggio scolastico.
L'arricchimento del patrimonio linguistico e delle capacità comunicative si realizza in dimensione europea e con una forte attenzione agli elementi interculturali, in termini di cittadinanza, di confronto fra culture, di educazione plurilingue e di flessibilità cognitiva finalizzata a integrare anche in futuro i propri repertori linguistici.
Per questo la scuola dovrà garantire a tutti gli allievi livelli adeguati di controllo e di uso della lingua italiana e di due lingue europee moderne. Per una percentuale non irrilevante di allievi la lingua d'origine, sia essa una delle lingue di minoranza o altra lingua, è diversa dall'italiano o da una delle lingue oggetto di apprendimento. Per essi la scuola potrà facilitare, eventualmente nella quota obbligatoria del curricolo riservata alle istituzioni scolastiche, un adeguato mantenimento della competenza linguistica nativa, che è garanzia di un armonico sviluppo delle facoltà intellettive e degli atteggiamenti relazionali. Per gli allievi di origine straniera, in particolare i figli degli immigrati stranieri, l'italiano è lingua di contatto, sia nel caso che i figli degli immigrati siano nati in Italia e che abbiano pertanto una competenza nativa o quasi nativa in italiano, sia in quanto oggetto di apprendimento per i giovani che arrivano avendo già una competenza nella propria lingua d'origine. Il progetto formativo rivolto a tali allievi deve tenere conto delle specificità dei processi di apprendimento dell'italiano come lingua di contatto e deve fissare gli obiettivi in termini di abilità e di competenze entro un quadro di intercultura.
Il consolidamento del patrimonio linguistico e comunicativo, infine, assume particolare efficacia se la scuola, nel suo progetto formativo, sa collegare la progressiva scoperta delle dimensioni culturali e delle radici storiche latine della nostra lingua con l'attenzione costante e critica alle trasformazioni continue delle forme di comunicare tipiche della realtà contemporanea. Tali forme incidono sui modi stessi di pensare e di organizzare esperienza e conoscenze e accompagnano in modo costante la fruizione di messaggi nel tempo libero.
L'intero progetto formativo concorre in modo unitario e coerente a sviluppare le competenze comunicative e linguistiche, che riguardano, anche se in modo diverso, tutte le discipline e le attività e che trovano nell'area linguistica occasioni e percorsi specifici di apprendimento e di progressiva sistemazione conoscitiva e culturale.
Il curricolo nazionale dell'area linguistica si articola, progressivamente nel corso dei sette anni, in questi apprendimenti disciplinari:
Italiano, anche come lingua di contatto per gli allievi di origine straniera;
Prima lingua europea moderna;
Seconda lingua europea moderna.
Nei primi cinque anni della scuola di base le discipline dell'area linguistica concorrono a definire la programmazione e le attività dell'"ambito dei linguaggi", che comprende anche immagine e arte, musica e scienze motorie, nonché a definire finalità, raccordi e attività con gli altri ambiti e discipline sulla base della definizione di obiettivi trasversali e per costruire e rinforzare l'unitarietà dei processi di apprendimento.
Allo stesso fine, negli ultimi due anni della scuola di base le singole discipline dell'area linguistica curano e realizzano attività anche interdisciplinari sulla base di diverse aggregazioni finalizzate a progetti e obiettivi condivisi.ITALIANO
Per l'area linguistica, nel corso della scuola di base, il progressivo passaggio degli apprendimenti dai campi di esperienza, alla dimensione di "ambito" e da questa a quella "disciplinare" avviene gradualmente e si completa negli ultimi due anni. L'insegnamento e l'apprendimento di italiano, nel corso della scuola di base, si caratterizzano per un graduale e progressivo emergere degli aspetti che definiscono la specificità della disciplina e che si consolideranno nel passaggio fra gli ultimi due anni della scuola di base e i primi due anni della scuola secondaria: l'educazione agli usi della lingua, l'educazione letteraria e la riflessione sulla lingua, che nella scuola di base restano sempre fortemente integrati.
Nella scuola di base l'educazione agli usi della lingua ha la preminenza ed è tesa a rinforzare la padronanza orale e scritta dell'italiano, finalizzata allo sviluppo consapevole di abilità linguistiche e cognitive e quindi della capacità di capire e produrre testi orali e scritti via via più articolati e complessi; alla progressiva capacità di verbalizzare le proprie esperienze; al progressivo dominio di un vocabolario sempre più ricco, a partire da quello fondamentale e, poi, di base; al graduale e consapevole inserimento in relazioni interpersonali e sociali; all'incremento della capacità di apprendere e alla progressiva crescita culturale; alla scoperta della ricchezza, flessibilità e creatività della lingua e dei suoi usi.
L'educazione agli usi creativi e letterari della lingua costituisce un primo avvio all'educazione letteraria, che si fonda sulla capacità di leggere e capire testi letterari in prosa e in versi adeguati all'età, ai gusti, agli interessi e ai bisogni di conoscenza degli allievi. Nella scuola di base, è finalizzata a sviluppare la creatività e rafforzare la consapevolezza sulla flessibilità della lingua; a rinforzare la progressiva costruzione di identità, attraverso la conoscenza di sé e dell'altro; a promuovere il piacere della lettura disinteressata e le capacità di scelta e di valutazione personale; a incrementare l'educazione all'immaginario e a potenziare lo sviluppo cognitivo tramite l'accostamento a più mondi 'possibili' al cui interno fare esperienza di innumerevoli situazioni (ambientali, situazionali, psicologiche), comprese quelle più fantastiche o distanti culturalmente, nello spazio e nel tempo; a fornire una prima consapevolezza della permanenza e del mutamento nel tempo e nello spazio di temi, figure, problemi; a porre le basi per la successiva comprensione del valore estetico di alcune forme di comunicazione.
L'educazione ai vari usi della lingua e la stessa educazione letteraria risultano potenziate da una riflessione sulla lingua da farsi il più possibile a partire da enunciati o da testi, orali e scritti, compresi quelli prodotti dagli stessi alunni. La riflessione sulla lingua, che diviene progressivamente più esplicita e sistematica nel corso della scuola di base, è tesa principalmente a costruire la capacità di guardare alla lingua come a un oggetto degno di attenzione e analisi; a costruire una mentalità problematica e un atteggiamento scientifico nell'analisi di fenomeni linguistici e testuali; a dare consapevolezza delle principali funzioni e strutture della lingua; a contribuire allo sviluppo delle abilità linguistiche nei loro aspetti più complessi e consapevoli; a offrire una strumentazione concettuale utile al confronto tra lingue diverse e alla consapevolezza del mutare delle lingue nello spazio e nel tempo; ad accrescere la capacità di giudizio e selezione delle forme di comunicazione più adeguate rispetto ai diversi contesti e destinatari; a dare consapevolezza dei profondi legami fra lingua, storia e cultura, anche in dimensione interculturale.
Gli obiettivi di apprendimento relativi alle competenze degli allievi e alle scansioni interne al ciclo vanno ricondotti ai nuclei operativi degli apprendimenti linguistici nella scuola di base:
Più obiettivi e soprattutto più attività diverse possono concorrere a costruire una medesima competenza linguistica e comunicativa; né le ripartizioni degli obiettivi relativi alle singole abilità corrispondono a filoni didattici da seguire in modi rigidamente separati.
Tocca infatti alla programmazione didattica definire percorsi e occasioni di apprendimento che, in rapporto agli allievi reali, perseguano il raggiungimento di questi obiettivi, ovviamente anche integrandoli fra loro in attività didattiche che spesso coinvolgono più abilità linguistiche (di ascolto e parlato, di lettura e scrittura, di lettura e parlato, di ascolto e scrittura, ecc.) e che quindi favoriscono l'esercizio e l'incremento di quelle abilità in modo integrato.
A fondamento degli usi e quindi della progettazione degli apprendimenti linguistici va collocata la nozione di testo, poiché le attività linguistiche hanno per oggetto testi, unità comunicative dotate di organicità e di riconoscibilità.
Per testo si possono intendere unità linguistiche di estensione diversa, sia orali che scritte, e anche parti di testi più ampi, qualora dotate di unitarietà, ad esempio le voci di una enciclopedia, i capitoli di un romanzo, i paragrafi di un manuale, i singoli articoli o gli inserti pubblicitari di un giornale, le singole didascalie di un testo con immagini e così via.
L'insieme degli obiettivi di apprendimento della disciplina nella scuola di base deve garantire un buon livello di alfabetizzazione, di controllo della pronunzia e dell'ortografia corrente e porre solide basi per un iter formativo che si completa solo nei primi due anni della scuola secondaria, quando un ulteriore scarto delle potenzialità cognitive e conoscitive consentirà di garantire a tutti gli allievi e le allieve in uscita dall'obbligo scolastico più alti e adeguati livelli di cittadinanza linguistica, comunicativa e culturale.
Per l'intero percorso formativo della scuola di base sarà particolarmente curata la dimensione formativa e orientativa degli apprendimenti linguistici che, progressivamente e poi in particolare negli ultimi due anni, deve accompagnare gli allievi alla scoperta di sé, alla valorizzazione delle potenzialità individuali, concorrendo alla scelta della scuola secondaria e del relativo indirizzo.LINGUE EUROPEE MODERNE
L'insegnamento delle lingue mira a fornire a tutti gli alunni gli strumenti essenziali per comunicare in ambito europeo e per porre le basi del dialogo interculturale. Comunicazione ed educazione interculturale sono quindi i fondamenti del curricolo plurilingue.
Le finalità dell'educazione plurilingue nella scuola di base sono in particolare le seguenti:
a) promuovere la consapevolezza della comune cittadinanza europea attraverso il contatto precoce con due lingue europee moderne;
b) sviluppare la competenza comunicativa in un rapporto di complementarità e di reciproco rinforzo tra le due lingue e tra queste e la lingua italiana;
c) potenziare la flessibilità cognitiva e la capacità di continuare a imparare le lingue in funzione dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita.
L'apprendimento linguistico implica rapporto, intreccio stretto fra lingua e cultura e contribuisce, in questa dimensione, ad ampliare ed arricchire gli orizzonti mentali e culturali degli alunni.
L'interagire con lingue e culture altre per tutto il ciclo di base rende gli alunni consapevoli dell'esistenza di modi diversi di esprimersi e comunicare; li sollecita a riconoscere la propria identità culturale attraverso un'esperienza multipla dell'alterità; arricchisce lo sviluppo cognitivo individuale potenziando la capacità di decentrarsi e di assumere punti di vista diversi.
L'introduzione di due lingue comunitarie facilita lo sviluppo di una competenza di ordine relazionale intesa sia come capacità di interpretare in maniera corretta e razionale altre realtà, sia come capacità di acquisire una condotta di vita responsabile e partecipativa. L'apprendimento di due lingue comunitarie riveste, quindi, un ruolo essenziale e strategico nella realtà della scuola italiana ormai connotata dalla presenza di culture che si basano su regole, modelli, comportamenti differenti.
Il curricolo plurilingue privilegia, in ciascuna delle due lingue, lo sviluppo delle competenze di comunicazione orale, in quanto l'oralità è la forma primaria della vitalità e dell'uso sociale delle lingue.
La prima lingua viene introdotta già nei primi due anni nell'ambito linguistico-espressivo e si sviluppa successivamente come disciplina autonoma.
La seconda lingua viene introdotta negli ultimi due anni della scuola di base e si coordina con le attività previste per l'italiano, recuperando altresì apporti di quanto appreso nella prima lingua in un rapporto di mutuo rinforzo e arricchimento.
Gli obiettivi di apprendimento sono prevalentemente caratterizzati da scelte di tipo pragmatico-comunicativo e tendono a favorire lo sviluppo di competenze trasversali sia sul versante delle abilità di studio, sia sul versante della comunicazione interculturale. Alcuni obiettivi, più in particolare, possono essere perseguiti attraverso attività laboratoriale di interazione tra lingue e forme espressive non verbali, in modo da avviare gradatamente gli allievi ad un uso veicolare delle lingue stesse.
Le singole scuole, nella loro autonoma attività di progettazione, potranno modulare i percorsi in tappe intermedie, tenendo presente l'esigenza di garantire uno sviluppo integrato, continuo e progressivo delle competenze parziali e conclusive.
La quota obbligatoria riservata alle scuole può utilizzarsi anche per il rafforzamento di una o entrambe le lingue. In ogni caso, una delle due lingue deve essere l'inglese.SCIENZE MOTORIE
Vivere il proprio corpo in modo consapevole, personale, critico, soddisfacente e creativo, conoscere e controllare la propria emotività e motricità, mettersi in relazione con le persone e l'ambiente, trasferire abilità e aprirsi a nuovi e altri saperi sono componenti fondamentali nell'equilibrio della persona nella sua dimensione cognitiva, relazionale, comunicativa, espressiva, operativa. Tali componenti devono essere tradotte in obiettivi formativi dell'intero percorso dai tre ai diciotto anni e possono essere delineate solo da una cultura del movimento e della corporeità rispettosa della persona e dell'ambiente.
L'importanza che assume il campo della corporeità e della motricità, sin dalla scuola dell'infanzia, deriva dal presupposto che proprio la concretezza e la fisicità sono i primi oggetti di scoperta, conoscenza e consapevolezza per il bambino.
Conoscere, per mezzo dei sensi e del movimento, le cose e gli altri nello spazio è uno dei punti di partenza verso l'elaborazione delle informazioni in capacità di pensiero. Il bambino gioca, esplora, percepisce, comunica agli altri e sente gli altri. L'esperienza del corpo è, perciò, anche esperienza affettiva, di "fiducia" in sé, nelle proprie capacità di relazione col mondo e con l'altro.
Proprio per il fatto che il corpo ed il movimento rappresentano uno degli elementi portanti della dimensione individuale e sociale nello sviluppo della persona, la disciplina dà un particolare contributo alla creazione e al potenziamento delle competenze nei diversi ambiti del sapere. L'educazione alla corporeità si traduce in concrete competenze operative che vanno da quelle motorie a quelle espressive, a quelle comunicative, a quelle sportive.
L'esperienza nell'area percettivo-motoria consente la maturazione psicomotoria della persona in fase evolutiva e permette l'autogestione del proprio benessere psicofisico nelle varie fasi della vita.
L'arricchimento della pratica nell'area espressiva affina le capacità espressive del corpo in modo creativo e sensibilizza ai generi artistici del teatro e della danza. In tali contesti il corpo riveste significati simbolico-rappresentativi, evocativi, artistici.
Nell'area comunicativa, il perseguire la capacità di riconoscere tutti gli elementi della comunicazione analogica affina la capacità di decodificare messaggi sia provenienti dall'esterno sia dal proprio mondo emotivo e di sviluppare la consapevolezza delle proprie e delle altrui modalità comunicative.
La conoscenza e la pratica di qualsiasi disciplina sportiva contribuiscono alla formazione dei giovani, sollecitando la valutazione delle proprie capacità, il rispetto delle diversità e la condivisione delle regole. Il gioco di regole, infatti, si connota come un vero e proprio esercizio di formazione alla cittadinanza e alla democrazia. Il rapporto organizzato con gli altri, in vista di obiettivi comuni, consente ai giovani di rispondere ai propri bisogni di appartenenza e di aggregazione. Le esperienze in ambiente naturale ed urbano favoriscono lo sviluppo di una cultura ambientale basata sulla percezione e sui vissuti individuali e di gruppo.ARTE E IMMAGINE
L'approccio conoscitivo al mondo delle immagini nelle sue dimensioni comunicative ed artistiche arricchisce il patrimonio culturale relativo ai linguaggi ed al loro uso sociale, e sollecita la comprensione delle diverse forme della comunicazione: quella scritta, quella orale, quella gestuale, quella musicale e quella iconica. Bambine e bambini quando entrano nella scuola hanno già un bagaglio di conoscenze e di esperienze in questo campo; possiedono competenze che la scuola deve riconoscere, valorizzare e ordinare. Una scuola che si apra al mondo deve riuscire a confrontarsi criticamente con la molteplice ricchezza dei linguaggi audiovisivi e multimediali: con i suoni, i colori, le immagini che rappresentano lo sfondo costante della vita di tutti gli allievi.
Le pratiche di insegnamento più avanzate nella scuola dimostrano come sia necessario assicurare ad alunne e alunni esperienze di apprendimento di tipo interdisciplinare, attraverso la proposta di laboratori nei quali la produzione e la fruizione delle immagini sia collocata in precisi contesti ambientali, storici e artistici. L'immagine, come la lingua verbale, il suono, la musica, i gesti, appartengono all'universo dei linguaggi e concorrono a stimolare l'immaginazione e la creatività, a potenziare le capacità espressive e comunicative, a sviluppare sia un pensiero visivo e cognitivo di tipo simultaneo sia specifici processi di simbolizzazione.
Il curricolo di immagine e arte ha anche l' obiettivo di alfabetizzare le alunne e gli alunni alla lettura dell'opera d'arte, di avvicinarli ai beni culturali, di potenziare le loro capacità estetiche ed espressive, di rafforzare la loro preparazione culturale e civica, di educarli alla salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale.
"Immagine e arte" è, dunque, una disciplina che concorre a:
fornire al cittadino, che vive in una realtà dominata dalla comunicazione mass-mediologica, competenze per leggere, interpretare e padroneggiare in modo critico e attivo i linguaggi multimediali;
sviluppare in alunne e alunni la sensibilità artistica avviandoli, sin dai primi anni di scuola, alla lettura di opere d'arte antiche e moderne;
sviluppare le capacità di esprimersi e comunicare sperimentando attivamente i codici e le tecniche proprie del linguaggio visuale;
valorizzare l'esperienza emozionale acquisita dalle bambine e dai bambini nella fruizione sempre più avvertita del linguaggio multimediale;
potenziare l'immaginazione e la creatività attraverso i processi di rielaborazione e di reinterpretazione di elementi visivi, di codici e di linguaggi;
educare al vedere, abituando l'alunno a fruire di testi diversi (immagini, immagini televisive, testi web, testi a stampa) applicando consapevolmente differenti strategie e modalità di lettura;
favorire processi di integrazione multiculturale utilizzando le immagini e le opere d'arte come strumento per sviluppare l'educazione interculturale, basata sulla conoscenza e la condivisione di diverse culture.MUSICA
La musica si propone di sviluppare la capacità di bambini e ragazzi di partecipare all'esperienza musicale, sia nella dimensione del fare musica, sia in quella dell'ascoltare e del capire. Bambine e bambini sono sensibili al mondo di suoni e voci sin dalla primissima infanzia: essi ascoltano, si muovono, sentono il ritmo, cantano, esplorano l'universo musicale. Il far musica con la voce, con gli strumenti, con i mezzi a disposizione permette loro di ritrovare nella musica le proprie emozioni e di avviarsi a conoscere il grande patrimonio e melico della tradizione europea e italiana.
Bambine e bambini sviluppano capacità di attenzione agli eventi sonori del proprio ambiente, a partire dal riconoscimento della funzione dei suoni e delle musiche nella vita quotidiana: per esempio esplorano le possibilità sonore della voce, del corpo e degli oggetti che usano; imparano ad associare il ritmo al movimento; traducono in suono e ritmi i vissuti personali, le fiabe, i racconti; cantano filastrocche, conte e rime; realizzano ritmi e melodie mediante la percussione di oggetti e strumenti anche costruiti con materiali di recupero.
A partire da questo " fare e sentire", che si costruisce e si consolida nel percorso della scuola di base, bambine e bambini sviluppano la capacità di esplorare e riconoscere i suoni e quella di imparare a notarli e produrli, fino ad arrivare alla creazione, alla esecuzione e alla interpretazione di testi musicali, attraverso l'uso della voce, di uno strumento o delle tecnologie multimediali e audiovisuali.
Gli allievi nell'incontro con il mondo dei suoni maturano progressivamente abilità e conoscenze, che, così come avviene per gli altri linguaggi espressivi, possono essere raggruppate in due grandi ambiti: le competenze relative alla fruizione e quelle relative alla produzione di musica. Le competenze relative alla fruizione rappresentano l'insieme delle conoscenze e delle abilità necessarie per ascoltare e comprendere il linguaggio musicale e per interpretare e analizzare gli eventi musicali. L'interpretazione è l'insieme delle operazioni che permettono di collegare un evento sonoro a un contesto extra musicale: il collegamento fra musica e significati, vissuti personali, immagini, gesti, situazioni emotive e, progressivamente, la collocazione del brano all'interno di un contesto storico, sociale e culturale. L'analisi è la ricognizione degli aspetti morfologici del linguaggio musicale - ritmici, melodici, timbrico-dinamici, armonici, formali-architettonici- funzionali alle attività di interpretazione.
Le competenze relative alla produzione possono essere definite come l'insieme delle conoscenze e delle abilità necessarie a produrre eventi musicali, ovvero a eseguire musiche composte da altri o a inventarne di proprie. Con il termine "inventare" si indicano tutte le attività creative possibili in musica, come improvvisare, comporre, arrangiare, trascrivere, compiere scelte personali nell'esecuzione dei repertori. Esse rappresentano modi diversi di intervenire creativamente sul materiale sonoro.
Una articolata abilità di percepire, discriminare, individuare, ordinare e memorizzare il fatto sonoro in sé, nelle sue caratteristiche di durata, altezza, intensità, timbro è il fondamento sia della produzione sia della fruizione.
Vivere, capire, amare la musica è condizione fondamentale per accedere a una grande eredità culturale. Le generazioni che ci hanno preceduto hanno creato un immenso repertorio di testi musicali, ci hanno trasmesso un patrimonio di idee e di emozioni. Un compito irrinunciabile della scuola è favorire la conoscenza e la fruizione consapevole di questa straordinaria ricchezza umana e culturale, anche sviluppando rapporti con esperti, ove siano carenti competenze già consolidate.
La musica, infine, è terreno privilegiato per vivere la dimensione della multiculturalità. Il bambino che, anche in carenza di interazione verbale, dialoga a scuola con bambine e bambini di altri paesi attraverso le diverse espressioni musicali, diventerà più facilmente un adulto capace di comprendere altre culture e confrontarsi costruttivamente con esse.MATEMATICA
L'educazione matematica contribuisce alla formazione culturale del cittadino, in modo da consentirgli di partecipare alla vita sociale con consapevolezza e capacità critica. Le competenze del cittadino, al cui raggiungimento concorre l'educazione matematica, sono, per esempio: esprimere adeguatamente informazioni, intuire e immaginare, risolvere e porsi problemi, progettare e costruire modelli di situazioni reali, operare scelte in condizioni di incertezza. La conoscenza dei linguaggi scientifici, e in particolare di quello matematico, si rivela sempre più essenziale per l'acquisizione di una corretta capacità di giudizio. Per questo la matematica concorre, insieme con le scienze sperimentali, alla formazione di una dimensione culturale scientifica.
Il linguaggio e il ragionamento matematico devono essere considerati strumenti per l'interpretazione del reale e per la costruzione di concetti, di modelli, di proprie modalità di pensiero, e non un puro esercizio logico o un astratto bagaglio di nozioni. Nella scuola di base la costruzione di competenze matematiche va perseguita in opportuni campi di esperienza, ricchi e motivanti, che permettano agli studenti esperienze cognitive significative, consonanti con quelle esperite in contesti linguistici, storici, sperimentali, motori, figurativi e ludici. A partire da esperienze vissute nella scuola dell'infanzia, nei contesti di gioco della vita familiare e sociale, bambine e bambini maturano consuetudine con il calcolo, con il gioco dei se e dei ma, imparano a intuire, immaginare, porsi dei problemi, incontrano nei fatti il ragionamento matematico. Tali consuetudini matureranno soprattutto se gli insegnanti utilizzeranno più di una modalità di lavoro, ad integrazione della lezione tradizionale. In particolare, sarà fondamentale il laboratorio di matematica, che permetterà agli allievi non solo di eseguire ma anche di progettare, discutere, fare ipotesi, costruire e manipolare con materiali diversi, sperimentare e controllare la validità delle ipotesi fatte. Grande importanza come mediatori nei processi di acquisizione di conoscenza e nel supporto alla comprensione del nesso tra idee matematiche e cultura assumono gli strumenti, dai più semplici, come i materiali manipolabili, ai più complessi quali, tipicamente, il computer o le calcolatrici numeriche e simboliche).
È comunque essenziale nel processo di insegnamento-apprendimento di questa disciplina collegare strettamente esperienze di vita e riflessione su di esse con un progressivo processo di astrazione tipico delle procedure matematiche. Calibrando adeguatamente i ritmi dell'azione di insegnamento alle reali esigenze degli studenti, in una didattica che, per la matematica deve essere lunga e di graduale assimilazione, l'insegnante, avvalendosi di contesto e strumenti opportuni, utilizzerà problemi e situazioni al fine di mobilitare le risorse intellettuali degli studenti per contribuire alla loro formazione generale.
In tutte le attività sarà essenziale la mediazione del linguaggio naturale, sia parlato sia scritto: l'esperienza e la verbalizzazione col linguaggio naturale dovranno precedere la formalizzazione e la riflessione sui sistemi di notazione simbolica propri della matematica. Per esempio prima di imparare a formalizzare una strategia risolutiva per mezzo dei segni dell'aritmetica i bambini dovranno esplorare e operare in campi di esperienza in cui attuare attività di quantificazione utilizzando strumenti e sistemi di rappresentazione che sono caratteristici del campo stesso (il calendario lineare per il tempo; monete per risolvere problemi di compravendita di beni.). Analogamente per le conoscenze legate allo spazio e alle figure sarà essenziale l'esplorazione dinamica in contesti vari.
L'acquisizione del linguaggio rigoroso della matematica deve essere quindi un obiettivo da raggiungere nel lungo periodo e una conquista cui gli allievi giungono, col supporto dell'insegnante, a partire dalle loro concrete produzione verbali, quasi sempre imprecise ma ricche di significato per l'allievo: queste vanno messe a confronto e opportunamente discusse nella classe per giungere così a riconoscere, nell'uso di simboli e scritture formali, forme sintetiche di espressione del linguaggio naturale, con il loro alfabeto, regole di costruzione di scritture corrette e sintassi.
La formazione del curricolo scolastico non può prescindere dal considerare sia la funzione strumentale, sia quella culturale della matematica: strumento essenziale per una comprensione quantitativa della realtà da un lato, sapere logicamente coerente e sistematico, caratterizzato da una forte unità culturale, dall'altro. Entrambe queste funzioni sono determinanti per la formazione matematica degli studenti: priva del suo carattere strumentale, questa disciplina risulterebbe un puro gioco di segni senza significato; senza una visione globale, diventerebbe una serie di ricette prive di metodo e di giustificazione.
All'interno di competenze strumentali quali contare, eseguire semplici operazioni aritmetiche sia mentalmente sia per iscritto sia con strumenti di calcolo, saper leggere dati rappresentati in vario modo, misurare una grandezza, calcolare una probabilità, è sempre presente un aspetto culturale che collega tali competenze alla storia della nostra civiltà e alla complessa realtà in cui viviamo. D'altra parte l'aspetto culturale che fa riferimento a una serie di conoscenze teoriche, storiche ed epistemologiche, quali la padronanza dei concetti fondamentali, la capacità di situarli in un processo evolutivo, la capacità di riflettere sui principi e sui metodi impiegati, non ha senso senza i riferimenti ai calcoli, al gioco delle ipotesi, ai tentativi per validarle. È questo un terreno concreto e vivo da cui le conoscenze teoriche della matematica traggono alimento.
Entrambi i tipi di competenze costituiscono obiettivi di lungo termine, alcuni dei quali potranno essere conseguiti compiutamente nel successivo ciclo della scuola secondaria. La loro costruzione si deve però iniziare già nella scuola di base, realizzando una didattica che ritorni più volte sugli argomenti, via via approfondendoli: il nesso tra aspetti strumentali e culturali potrà in particolare essere colto dagli studenti proponendo loro opportune riflessioni storiche, introdotte gradualmente, senza forzature e anticipazioni.
Occorre inoltre tenere presente che il percorso per l'acquisizione di concetti matematici non è lineare, ma passa necessariamente per momenti cruciali che costituiscono salti cognitivi, in quanto affrontano aspetti che possono costituire ostacoli per l'apprendimento o essere fonte di fraintendimenti. Un tipico esempio è l'introduzione dei decimali o delle frazioni. Nell'introdurre le moltiplicazioni con i numeri decimali gli allievi si scontrano con l'ostacolo, indotto dal modello dei naturali, che non sempre il prodotto fra due numeri decimali è maggiore dei due fattori; analogamente, nel confronto fra numeri decimali, è bene evidenziare, per esempio, che 0,45 è minore di 0,6 (e non viceversa come alcuni allievi credono sulla base che 6 è minore di 45).
Con riferimento alle molteplici funzioni della matematica, culturale, cognitiva e strumentale, si individuano alcuni nuclei essenziali su cui costruire le competenze matematiche dell'allievo. Quattro sono nuclei tematici e caratterizzano i contenuti dell'educazione matematica nella intera scuola di base: il numero, lo spazio e le figure, le relazioni, i dati e le previsioni. L'insegnante dovrà cercare di svilupparli in modo coordinato, cogliendo ogni occasione di collegamenti interni e con altre discipline. Vi sono poi tre nuclei trasversali, centrati sui processi degli studenti: misurare, argomentare e congetturare, risolvere e porsi problemi. Il primo consente un approccio corporeo ed esperienziale ai concetti di numero e spazio, in collegamento con le scienze e con le tecnologie con le quali la matematica costituisce inizialmente un ambito. Il secondo caratterizza le attività che preparano alla dimostrazione, ossia a una delle attività che contraddistinguono il pensiero matematico maturo, quale sarà acquisito negli anni successivi della scuola secondaria. Il terzo costituisce l'ambiente privilegiato per l'attività da condurre, non solo attraverso la risoluzione di problemi già formulati, ma anche attraverso la proposta di situazioni da indagare, da modellizzare, da matematizzare, abituando a scegliere proprie strategie risolutive, con un pizzico di fantasia e di inventiva. Esplorare e risolvere problemi costituisce per gli studenti un'attività fondamentale per costruire nuovi concetti e abilità, per arricchire di significati concetti già appresi e per verificare l'operatività degli apprendimenti realizzati in precedenza; è comunque cruciale che l'insegnante utilizzi problemi e situazioni da modellizzare al fine di mobilitare le risorse intellettuali degli allievi anche al di fuori delle competenze strettamente matematiche, contribuendo in tal modo alla loro formazione generale.SCIENZE
La formazione scientifica assume oggi un valore sociale ben più significativo che nel passato anche recente in virtù sia degli scenari di sviluppo della scienza sia del sempre più considerevole peso pervasivo che le conquiste scientifiche e tecnologiche hanno nella vita quotidiana. Ogni cittadino si trova, infatti, ad affrontare fenomeni e problemi la cui comprensione richiede l'analisi del complicato intreccio tra ricerca scientifica, processi economici, innovazione tecnologica, etica ed atteggiamenti sociali; complessità e intrecci che richiedono scelte personali attente e motivate, pur nella consapevolezza che la scienza non dà soluzioni certe e definitive.
Cultura scientifica, oggi, significa essenzialmente capacità di orientamento e di interpretazione in un ambito del sapere in sempre più rapida e continua evoluzione.
Per partecipare perciò con consapevolezza ai processi sociali e culturali del nostro tempo, per contrastare la diffusione di atteggiamenti superficiali ed ingenui occorre che i bambini ed i ragazzi imparino a comprendere la complessità dei fenomeni e che sappiano utilizzare in modo consapevole le informazioni per orientarsi nel mondo e per continuare a farlo per tutto l'arco della vita. Sapersi orientare nella dimensione sociale delle scienze rappresenta oggi un fondamentale diritto di cittadinanza.
La costruzione di tali competenze, a partire da contesti semplici ma significativi, e la capacità di trasferirle e utilizzarle in situazioni via via più complesse rappresentano l'obiettivo formativo della scuola di base.
Il contributo, che l'insegnamento scientifico può e deve dare al perseguimento di questo obiettivo, consiste nella costruzione di percorsi didattici la cui efficacia dipende in modo decisivo dalle modalità di lavoro a scuola. Si tratta cioè di passare dalla dimensione informativa e di semplice trasmissione di argomenti a quella formativa e costruttiva.
Il presupposto di un efficace insegnamento delle scienze è allora il contatto diretto delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi con gli oggetti di osservazione e di studio. Il coinvolgimento diretto costruisce la motivazione, attiva il lavoro mentale, prospetta soluzioni ai problemi, sollecita il desiderio di continuare ad apprendere.
In questo percorso occorre integrare le informazioni in ingresso con conoscenze già strutturate, rendere consapevoli gli allievi della dimensione sia concettuale sia sperimentale delle scienze. Occorre, inoltre, dedicare attenzione alla riflessione metacognitiva: i bambini ed i ragazzi debbono dedicare tempo a riflettere sul percorso compiuto, sulle competenze acquisite, sulle strategie poste in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Particolare cura dovrà essere dedicata all'acquisizione di un linguaggio appropriato, funzionale a dare adeguata forma al pensiero scientifico e necessario per descrivere, argomentare e convincere.
Il processo di apprendimento procede quindi attraverso un lento e ricorrente percorso fatto di esperienze, riflessioni e formalizzazioni, a partire da quelle linguistiche e rappresentative, che portano a strutturare il pensiero spontaneo verso forme sempre più coerenti ed organizzate. Le osservazioni concrete devono perciò stimolare e sostenere le interpretazioni che divengono via via più articolate e formalizzate, seguendo la strategia di ogni corretto procedimento scientifico.
In questa prospettiva trovano spazio percorsi didattici, adeguati all'età degli alunni, finalizzati ad affrontare problemi complessi e controversi, che presentano cioè molteplici soluzioni possibili. Dalla scienza, quindi, i bambini ed i ragazzi dovranno attingere la fiducia che i fatti del mondo, per quanto complessi, possono essere interpretati con metodi attendibili; al tempo stesso gli allievi, nella consapevolezza dei limiti della loro esperienza, potranno imparare a prospettare e realizzare soluzioni.
La progressività consiste essenzialmente nella capacità dei bambini e dei ragazzi di utilizzare schemi di spiegazione e interpretazione e modelli via via più generali e potenti, riuscendo a collegare tra loro informazioni ricavate da contesti diversi di esperienza, da libri o da altre fonti, sviluppando così sia il sapere individuale sia quello socialmente condiviso nella classe o in altri contesti. I bambini ed i ragazzi, lentamente, si appropriano così delle basi dei saperi disciplinari, fino ad arrivare alla padronanza delle diverse discipline scientifiche quali si presenteranno nella scuola secondaria.
L'apprendimento nell'area scientifica, infine, ha bisogno di coltivare la dimensione pluridisciplinare, per spiegare un fatto o un fenomeno attraverso punti di vista e schemi disciplinari diversi. Così risultano fondamentali le correlazioni trasversali tra l'area scientifica e altre discipline, in particolare con la lingua italiana, la matematica, la tecnologia, per quanto riguarda i processi di formalizzazione e attualizzazione delle conoscenze, e con le altre aree (geo-storico-sociale, artistica, motoria, musicale) per mettere in rilievo le differenze e le analogie nelle strategie di conoscenza e negli approcci alla complessità del mondo reale.
Per questo il possesso di una cultura scientifica contribuisce a formare i ragazzi come cittadini:
vigili nei confronti di qualsiasi forma di affermazione aprioristica e non documentata;
curiosi ed aperti verso il mondo nella sua molteplicità;
disposti ad assumersi responsabilità interpretative ed operative, individuali e socializzate;
disposti a lavorare e collaborare con gli altri, capaci di esprimere le proprie opinioni, di ascoltare e di confrontarsi con quelle degli altri.
Sul piano più specifico della formazione scientifica i bambini e i ragazzi dovranno imparare a:
·ragionare collegando in modo significativo quanto hanno imparato con gli indizi raccolti dall'esperienza;
·interpretare e progettare lo svolgersi di fenomeni più o meno semplici fondando argomentazioni e azioni su ampi repertori di dati di fatto e di spiegazioni convincenti;
·sviluppare schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni di fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della realtà quotidiana;
·"pensare per relazioni", individuando i modi, le strategie ed i comportamenti più adatti a padroneggiare la complessità dei sistemi e delle loro interazioni;
·sviluppare un atteggiamento esplorativo a partire dalle proprie conoscenze per affrontare e risolvere problemi di ambito anche non scolastico;
·avviare riflessioni sulle relazioni tra comprensione dei fenomeni, valori e scelte personali.TECNOLOGIA
I sostanziali cambiamenti che connotano la società contemporanea dimostrano quanto la tecnica sia in grado di cambiare le forme e i ritmi della vita quotidiana e come stiano cambiando gli stessi modi del conoscere. La tecnica, da quando ha fatto la sua comparsa nella vita dell'uomo, ha condizionato non solo il suo sviluppo cognitivo e culturale, ma anche quello biologico.
La tecnica ha prodotto e produce mutamenti profondi in moltissimi campi dall'arte, alla scienza, all'economia, allo sport in un intreccio strettissimo tra conoscenze e azioni: non può allora essere relegata sul piano della semplice operatività.
L'attività formativa e didattica dovrà valorizzare le naturali curiosità possedute da bambine e bambini e la loro naturalezza nel vivere in un ambiente contrassegnato da forti componenti tecnologiche. E' un percorso formativo che occorre costruire, tenendo conto dell'età degli allievi, in un costante, dinamico equilibrio tra fare, capire , concettualizzare.
La cultura della tecnica propone di far acquisire alle ragazze e ai ragazzi strumenti operativi e concettuali che permettano loro di interagire con il mondo, materiale e virtuale, costruito dall'uomo. Operare con gli artefatti significa sviluppare competenze reticolari, riferite a diversi tipi di conoscenza, e imparare a utilizzare le strutture, le procedure e i linguaggi tipici di tali saperi.
Inoltre proiettare l'azione formativa verso la dimensione del fare e del progettare significa utilizzare forme e metodologie dell'apprendere prevalentemente proprie di contesti esterni alla scuola con ricadute positive sull'orientamento.
Bambine e bambini, infine, devono essere aiutati a capire come le tecnologie costituiscano potenti strumenti di estensione delle prestazioni umane, ma che sono i valori di una società a determinare ogni scelta di utilizzo e di sviluppo delle tecnologie stesse.
Nel definire come il mondo della tecnica e i saperi che l'accompagnano devono essere presenti nel percorso scolastico, si può affermare che il loro studio richiede sia momenti di insegnamento specifico sia momenti di attività trasversale, strettamente correlati con altre discipline e da svolgere in compresenza con altri insegnanti. Un aspetto a cui dedicare particolare attenzione riguarda la ricerca di un adeguato spazio per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione in modo da assicurare agli allievi il raggiungimento di quelle competenze che la società contemporanea considera indispensabili.
Lo sviluppo del pensiero tecnologico deve prendere l'avvio fin dai primi anni della scuola di base e proseguire secondo una progressione che potrebbe così articolarsi:partire da semplici attività (quali lo smontaggio e il rimontaggio di oggetti di uso comune a scopo interrogativo e conoscitivo) per cominciare a cogliere il legame funzione-struttura,
sviluppare l'osservazione, l'analisi e la rappresentazione di processi artificiali per imparare a riorganizzare il sapere con il ricorso a strumenti (grafi, tabelle, mappe ecc.) e modelli logici (formule, regole, algoritmi, strutture di dati ecc.),
utilizzare l'analisi tecnica che, attraverso le azioni di ricerca sulla natura delle componenti di un oggetto/processo (strutturale, comportamentale, funzionale, teleologica), sulle procedure e sul controllo, permette all'alunno di selezionare le conoscenze secondo ottiche differenti,
promuovere la progettualità che, passando da una situazione problematica alla ricerca di soluzioni e alla loro realizzazione (fisica, grafica, virtuale), consente di potenziare il pensiero divergente, le capacità operative e di verifica/revisione,
realizzare attività di simulazione reale o virtuale che, attraverso l'analisi degli effetti prodotti da interventi su variabili in contesti non direttamente controllabili, educa a cogliere le relazioni, a cercare regole di comportamento, a leggere le situazioni in termini sistemici, a confrontare esiti.STORIA, GEOGRAFIA E SCIENZE SOCIALI
L'insegnamento di storia, geografia, scienze sociali è uno degli assi portanti del percorso formativo dai tre ai diciotto anni. Esso concorre a far acquisire agli studenti competenze civiche e culturali, che permettano loro di svolgere, consapevolmente e con riferimento ai valori personali e sociali sanciti dalla Costituzione italiana e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, un ruolo attivo nella società e, poi, di continuare a imparare per tutto l'arco della vita.
Storia, geografia e scienze sociali sono fra loro strettamente collegate, avendo in comune lo studio della convivenza umana in tutte le sue dimensioni: lungo l'asse cronologico, nello spazio geografico, nel contesto sociale. Nei primi due anni del percorso formativo esse costituiscono un campo di lavoro unitario. Nei due anni successivi, sempre in una logica unitaria, si avvia la progressiva e graduale caratterizzazione dei saperi. In quinta classe la storia, la geografia e l'area delle scienze sociali diventano autonome avendo ciascuna di esse, pur in un contesto fortemente integrato, obiettivi formativi specifici.
L'orientamento alla valorizzazione di sé, degli altri, dell'ambiente, nella prospettiva della fruizione dei diritti e dell'esercizio dei doveri, passa attraverso la selezione di contenuti e di esperienze adatti a sollecitare curiosità, interesse, volontà di partecipazione alla risoluzione di problemi comuni.
Questa consapevolezza induce a considerare tutta la scuola, fatta di spazio, tempo, contenuti, metodi, tecniche, relazioni, come complesso di risorse idonee a rafforzare le potenzialità positive dei ragazzi, per aiutarli a trovare la loro strada e a non disperdersi nei meandri di una società complessa, sovente contraddittoria e disorientante.
Il passaggio dalla narrazione alla ricerca e dalla rappresentazione oggettiva del mondo all'interiorizzazione di sistemi di concetti, di atteggiamenti, di criteri di giudizio e di comportamento qualificati sul piano etico, civico, sociale e politico implica l'impegno della scuola a realizzare una continua integrazione fra l'alfabetizzazione culturale e l'educazione alla convivenza democratica, per usare i concetti proposti nei Programmi della scuola primaria del 1985.STORIA
La storia svolge un ruolo centrale nell'apprendimento sia perché le categorie storiche sono una delle chiavi fondamentali di lettura di tutta la realtà, sia perché essa svolge un ruolo fondamentale nella strutturazione della memoria e coscienza storica umana, nazionale, di gruppo. Gli studenti debbono acquisire una visione sistematica della storia dell'umanità, attraverso la conoscenza di fenomeni storici su scala mondiale, da esplorare e interpretare utilizzando il linguaggio proprio della disciplina: lessico, concetti e metodologie. La scelta di uno scenario mondiale è indispensabile per due motivi: da un lato l'evoluzione della ricerca internazionale negli ultimi trenta anni, che ha sviluppato lo studio del sistema 'mondo' come quadro interpretativo di riferimento di tutte le storie parziali che lo compongono, e dall'altro le esigenze di un'educazione multiculturale, che non solo è valida di per sé, ma è resa ineludibile dalla recente trasformazione in senso multietnico della società italiana, a cui la scuola è chiamata a dare una risposta che valorizzi le diversità e prevenga il conflitto. Non vi è storia efficacemente operante ai fini del riconoscersi nella comunità nazionale ed europea che non sia storia della costruzione, storica appunto, di queste comunità e identità entro la storia delle comunità umane in ogni parte del mondo.
Le finalità formative della storia comportano una chiara esplicitazione degli obiettivi di apprendimento che vengono articolati nel curricolo in funzione delle modalità cognitive e socio-relazionali proprie del bambino, del fanciullo, del preadolescente con un'ampia variabilità dei modi di insegnamento- apprendimento ad essi correlati.
Per questo motivo la storia generale è proposta in forma distesa (cinque anni) a partire dal 5° anno della scuola di base e, al tempo stesso, per dare a tutti i cittadini italiani che concludono l'obbligo scolastico una solida formazione storica comune.
La fase iniziale del curricolo serve per prepararsi adeguatamente a questo lavoro: in un primo periodo (cinque anni, tra la scuola dell'infanzia e primi due anni della scuola di base) le bambine e i bambini vengono guidati alla conoscenza e all'uso di parole-chiave necessarie per comprendere il mondo: dalla famiglia, alla società, alla religione, all'ambiente. Nel terzo e nel quarto anno della scuola di base cominciano a prendere conoscenza di vari tipi di società, vicine e lontane nel tempo e nello spazio , in modo da acquisire un "lessico storico di base" che renda più agevole ed efficace il successivo studio della storia generale, che verrà svolto durante gli ultimi tre anni della scuola di base e i primi due della scuola secondaria, fino al compimento dell'obbligo. Si tratterà di una narrazione cronologica e sistematica, che affronterà dapprima la dimensione della storia mondiale, nella quale verranno inserite, con opportuni approfondimenti, la storia europea, quella nazionale e quella locale, che hanno un particolare valore per il cittadino italiano ed europeo in quanto mostrano le radici dell'hic et nunc in cui vive. Sul piano metodologico, si darà molta attenzione ad attività di laboratorio che mostrino agli studenti come si costruisce il sapere storico a partire dalle fonti più diverse, in modo che essi già si avviino a sviluppare una consapevolezza critica nei confronti della storiografia.
Come meglio verrà precisato nelle indicazioni curricolari per la quota nazionale della secondaria, nella fase finale del curricolo (gli ultimi tre anni della scuola secondaria) gli studenti riprenderanno una seconda volta l'intera storia generale e cronologica come quadro di riferimento all'interno del quale si potranno sviluppare temi specifici che verranno trattati con particolare attenzione alle fonti e al dibattito storiografico, in modo da sviluppare l'approccio critico alla disciplina.GEOGRAFIA
La geografia fornisce agli studenti una visione su una pluralità di scale spaziali, mondiale, europea, nazionale e locale, delle complesse relazioni esistenti sulla superficie terrestre tra fenomeni fisici e antropici, ispirata ai valori della tutela ambientale, dell'integrazione e cooperazione tra i popoli nel processo di sviluppo umano, sociale, economico.
La geografia, dapprima prevalentemente descrittiva, è divenuta scienza interpretativa ed esplicativa dei rapporti dell'uomo e delle società con la natura, che si traducono in assetti territoriali in continua trasformazione.
Fra i compiti dei geografi si annoverano oggi lo studio delle trasformazioni subite nel tempo dall'organizzazione dello spazio, l'elaborazione di modelli di spiegazione delle dinamiche territoriali e dei parametri per la valutazione d'impatto ambientale, la progettazione di nuovi assetti del territorio. La ricerca avanza anche in relazione al paradigma dello sviluppo sostenibile: i geografi offrono il loro contributo per la creazione, a livello internazionale, di un nuovo modello di sviluppo che, partendo da una gestione delle risorse oculata ed equamente condivisa fra tutti i popoli, prospetti uno sviluppo sostenibile dall'ambiente e compatibile con le esigenze e le necessità degli uomini in ogni continente.
Alla scuola spetta il compito, ricchissimo di valenze formative, di trasferire i nuovi paradigmi della ricerca geografica in una didattica che sviluppi nei bambini e nei giovani le competenze spaziali, ma anche le irrinunciabili premesse di un atteggiamento di solidarietà, apertura mentale e disponibilità all'integrazione delle culture e alla cooperazione fra i popoli, proprio attraverso la conoscenza e il rispetto di ambienti e modi di vita "altri", la salvaguardia e la condivisione dei beni naturali e culturali.
L'impostazione di continuità e progressività dei nuovi curricoli consente di mantenere nel settennio uno stretto collegamento della geografia con la storia e con gli studi sociali, analizzando le diverse forme d'interazione tra società e natura sviluppatesi nel tempo. Agli allievi è necessario fornire, fin dai primi anni, un ambiente formativo che li metta in grado di affrontare le conoscenze da una molteplicità di punti di vista, in una dimensione non soltanto locale, ma anche mondiale. La conoscenza di differenti punti di osservazione, infatti, fornisce utili chiavi di lettura, che possono agevolare il confronto aiutando a comprendere meglio atteggiamenti, comportamenti, relazioni.
La principale innovazione consiste nel definitivo superamento della scansione tradizionale ciclica dei contenuti, che per la geografia procedevano dal vicino al lontano e dal semplice al complesso. Oggi ci si trova di fronte a una realtà sempre più complessa, in cui l'uomo con le sue attività intreccia una fitta rete di scambi con l'ambiente naturale, muovendosi in una dimensione che continuamente travalica lo spazio circostante. Gli scenari di una società che va verso la globalizzazione sono davanti agli occhi di tutti, non solo degli adulti, transitando continuamente attraverso i moderni mezzi d'informazione e di comunicazione telematica, cui i bambini hanno un accesso sempre più facilitato.
Il compito della scuola, già dai primi anni, diventa allora anche quello di aiutare gli allievi a decifrare i messaggi e le immagini del mondo e ad avvicinarsi, seppure nel rispetto delle peculiarità e delle forme d'apprendimento legate all'età, ai grandi temi generali, insegnando loro da subito a dominare gli strumenti attraverso un uso corretto, per non correre il rischio di esserne inconsapevolmente dominati. Non va tralasciato che la società multiculturale in cui si è immersi trova uno degli ambiti d'elezione, deputati al confronto e all'integrazione, proprio nella scuola: i bambini convivono e si confrontano quotidianamente con compagni di scuola di provenienza etnica differente, dei quali devono rispettare e conoscere le "radici" geografiche e culturali, anche per aiutarli a non perderle.SCIENZE SOCIALI
La mappa dei "saperi" contemporanei è senza dubbio arricchita dall'apporto scientifico di quell'ampio spettro di discipline che hanno la società come oggetto privilegiato della propria indagine. Nell'attuale panorama culturale appare, infatti, difficile prescindere dalla conoscenza delle strutture e delle stratificazioni sociali, della pluralità delle culture, delle articolazioni normative ed economiche, della dimensione psicologica dei comportamenti individuali e collettivi. L'apertura alle scienze sociali e antropologiche è del resto ormai consolidata nell'articolato intreccio della moderna enciclopedia del sapere. Essa viene anche a colmare lo iato che si era determinato tra l'assetto culturale del nostro paese, nel quale da alcuni veniva sostanzialmente negata la validità scientifica di tali discipline, e quello delle più mature esperienze europee, in cui invece le discipline sociali e antropologiche trovavano da tempo uno spazio e un ruolo senza dubbio significativi.
Le scienze sociali e antropologiche promuovono negli studenti sia l'acquisizione di conoscenze relative alla struttura e all'organizzazione sociale, sia la maturazione di atteggiamenti e comportamenti critici e responsabili, ispirati ai valori della libertà e della solidarietà, a tutti i livelli della vita organizzata (locale, nazionale, europea e mondiale).
In un rapporto organico con la storia e la geografia, l'insegnamento delle scienze sociali contribuisce infatti allo sviluppo di un'identità personale che si costruisce attraverso il riconoscimento di molteplici appartenenze e di molteplici eredità. In questo contesto verranno affrontati i problemi relativi ai diritti umani, alla pace, allo sviluppo, all'ambiente, al lavoro, alla salute, alle relazioni fra ragazzi e ragazze e al rapporto tra diverse culture; al tempo stesso si porranno le basi, soprattutto negli ultimi tre anni del ciclo, del successivo studio dell'economia e del diritto.