Documento di indirizzo sui curricoli della scuola di base Riportiamo oltre alla bozza di decreto, il documento di indirizzo sui curricoli della scuola di base. Su questi testi si dovrà pronunciare il CNPI che avvierà la discussione in una apposita commissione nella prima settimana di marzo. Il CNPI ha 45 giorni di tempo per esprimere il suo parere, obbligatorio ma non vincolante. E' evidente che i tempi di definizione delle procedure consultive, compreso il Consiglio di Stato, diventano importanti ai fini dell'avvio dei cicli a settembre, vista la chiusura anticipata della legislatura. Bisognerà vedere se qualcuno vorrà tentare la strada dell'ostruzionismo. Nei prossimi giorni il quadro sarà più chiaro.
Indice I. IL SENSO DELLA RIFORMA
1. Scuola secondo Costituzione
2. Il curricoloa) Dal programma al curricolo
b) Un curricolo articolato per "obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni"
c) Un curricolo "essenziale e progressivo"
d) La costruzione del curricolo3. La formazione alla cittadinanza
4. La valorizzazione delle differenze
5. La valutazioneLa valutazione didattica
b) La valutazione di sistema6. Di là di vecchie contrapposizioni
II LA SCUOLA DELL'INFANZIA
1. I riferimenti normativi e istituzionali
2. Il curricolo della scuola dell'infanziaa) I caratteri del curricolo della scuola dell'infanzia
b) I campi di esperienza
c) Le competenze e i traguardi di sviluppo
d) La valutazione del contesto e dell'offerta formativa3. Il contesto organizzativo
a) Le offerte formative e le competenze
b) Le condizioni organizzativeIII LA SCUOLA DI BASE
A I CONNOTATI CULTURALI E ORGANIZZATIVI
1. Le condizioni e i contesti dell'apprendimento
2. L'alfabetizzazione culturale
3. Gli ambiti e le discipline
4. Il quadro orario del curricolo della scuola di base
5. Il quadro orario della quota nazionale del curricolo
6. L'articolazione del processo di insegnamento/apprendimentoB I PRIMI DUE ANNI: DAI CAMPI DI ESPERIENZA AGLI AMBITI
a) Le finalità dell'ambito linguistico-espressivo
b) Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni dell'ambito linguistico-espressivo per singole disciplineITALIANO
PRIMA LINGUA EUROPEA MODERNA
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
SCIENZE MOTORIEa) Le finalità complessive dell'ambito matematico-scientifico
b) Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni dell'ambito matematico-scientificoMATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIAa) Le finalità complessive dell'ambito antropologico-ambientale
b) Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni dell'ambito antropologico-ambientaleC DAL TERZO AL SETTIMO ANNO: DAGLI AMBITI ALLE DISCIPLINE
GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO RELATIVI ALLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI
AMBITO LINGUISTICO-ESPRESSIVO
ITALIANO
PRIMA LINGUA EUROPEA MODERNA
SECONDA LINGUA EUROPEA MODERNA (6° e 7° anno)
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
SCIENZE MOTORIEAMBITO MATEMATICO
MATEMATICA
AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
SCIENZE
TECNOLOGIAAMBITO GEO-STORICO-SOCIALE
STORIA-GEOGRAFIA-SCIENZE SOCIALI
STORIA (5°, 6° e 7° anno)
GEOGRAFIA (5°, 6° e 7° anno)
SCIENZE SOCIALI (5°, 6° e 7° anno)D LE FINALITÀ DELLE DISCIPLINE
ITALIANO E LINGUE EUROPEE MODERNE
ITALIANO
LINGUE EUROPEE MODERNE
SCIENZE MOTORIE
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
STORIA, GEOGRAFIA E SCIENZE SOCIALI
STORIA
GEOGRAFIA
SCIENZE SOCIALI
INDIRIZZI PER L'ATTUAZIONE DEL CURRICOLOSi definiscono qui le "indicazioni curricolari" e gli "obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni" e si dà attuazione a quanto previsto dall'art. 8 del Regolamento dell'autonomia, dalla legge 30/2000 sul riordino dei cicli di istruzione, dal Programma di progressiva attuazione di tale riordino e dalle due Risoluzioni con cui Camera e Senato hanno approvato il Programma nel dicembre 2000. La realizzazione di questo complesso normativo sarà sottoposta ogni tre anni a verifiche e a possibili modifiche deliberate dal Parlamento sulla base di relazioni del ministro della Pubblica Istruzione fondate, a loro volta, sull'osservazione delle effettive esperienze delle scuole, tutte in rete, ormai, e tutte intercomunicanti. Del resto alla base delle indicazioni che qui si daranno stanno le effettive migliori esperienze maturate negli anni da migliaia di scuole e decine e decine di migliaia di insegnanti: da relative eccezioni esse si propongono, a leggi vigenti, come traguardo e norma generale.
Come il Programma già prevedeva e le Risoluzioni parlamentari chiedono, le indicazioni curricolari qui date si riferiscono prioritariamente alla quota oraria nazionale del ciclo di base, nel quale l'attuazione progressiva del riordino comincerà dal 1. settembre 2001. Entro il dicembre 2001 dovranno seguire le indicazioni relative al ciclo secondario, nel quale l'attuazione del riordino comincerà il 1° settembre 2002, a parte eventuali anticipate attività di sperimentazione sollecitate al Ministero dalle Risoluzioni parlamentari.
I riferimenti alla scuola dell'infanzia e le indicazioni per la scuola di base non possono non inquadrarsi in una visione di insieme dell'intero sistema scolastico e formativo, né si intendono fuori del complessivo contesto di una riforma ormai in atto. Di questa riforma si richiamano perciò qui anzitutto le caratteristiche salienti.