In questi giorni caratterizzati da una situazione internazionale tragica e preoccupante come Comitati di Base della scuola sentiamo il dovere di mobilitarci in difesa della pace e contro il terrore in qualsiasi forma esso si presenti, per questo ci stiamo impegnando sul terreno del rifiuto della logica terrorismo-rappresaglia che sta già aumentando il numero delle vittime innocenti e può provocare l'innesco di un circolo vizioso dalle conseguenze incalcolabili.Ciò non di meno, non intendiamo dimenticare i contenuti della finanziaria 2002 che il governo sta presentando; in particolare perché i contenuti di detta legge rappresentano un attacco violentissimo al funzionamento della scuola pubblica ed ai suoi principi costituzionali, demolendo brutalmente il sistema contrattuale di regole e diritti che definisce le condizioni di lavoro dei dipendenti. Inoltre a fronte di un taglio senza precedenti, di almeno 5000 miliardi e oltre 40.000 posti di lavoro; il ministero della Difesa invece avrà 3000 miliardi in più.
Riteniamo che smascherare i contenuti di questa che definiamo finanziaria di guerra rappresenti un contributo sia alla difesa delle condizioni della categoria, sia un elemento di riflessione sulle dinamiche politico-economiche che si stanno sviluppando in questi periodi di globalizzazione guerrafondaia.
Non faremo, quindi, al governo il regalo di far passare sotto silenzio, o meglio di lasciar soffocare sotto i clamori di guerra, una finanziaria che, con l'eccezione del capitolo delle spese militari, ha come obiettivo principale il contenimento della spesa pubblica, costi quel che costi (cioè a discapito dei soliti noti).
Per questo:
- Ci stiamo impegnando in un percorso volto alla costruzione di una grande mobilitazione della scuola per il 31 ottobre, mobilitazione contro la finanziaria di guerra che dovrà essere la più unitaria possibile
- Rivolgiamo a tutti i lavoratori della scuola un appello perchè in questo gravissimo, sotto diversi aspetti, frangente ci si mobiliti
- Invitiamo tutti gli aderenti ai sindacati della scuola a richiedere alle proprie strutture la convocazione dello sciopero generale
- Per giungere ad una mobilitazione che, al di là delle sigle, veda scendere in piazza docenti, ATA e studenti a fianco di tutti coloro che sono per la difesa della scuola pubblica e della pace.