RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

NOVEMBRE 2000

 

Francia. Sciopero degli insegnanti di educazione fisica. 400 posti vacanti, sostituzioni non assicurate, 25% dei docenti vittime di assegnazioni arbitrarie, il 90% che non può mettere in pratica i programmi ufficiali e il ministero che non fa nulla per far cessare questa situazione. Queste sono le lamentele degli insegnanti di educazione fisica francesi. Nell'immediato il sindacato degli insegnanti di educazione fisica Snep-Fsu reclama un aumento del 50% delle assunzioni in ruolo, la creazione di nuovi posti, tre ore di insegnamento nelle classi terminali, negoziazioni sulla riduzione dei servizi, misure per lo sport scolastico e a questo scopo ha depositato un preavviso di sciopero per il 14 novembre.

Francia. La parola ai debuttanti. Il film di Francoise Davisse diffuso su France 3 "Première classe" sarà utilizzato dal sindacato della scuola elementare Snuipp-Fsu per organizzare decine di riunioni in tutti i dipartimenti con coloro che iniziano la carriera docente. In parallelo la Sofres realizzerà un'inchiesta approfondita su un questionario circa le attese, i bisogni, le concezioni e i valori dei giovani al loro debutto nell'insegnamento. Nei prossimi 10 anni circa la metà dei maestri elementari verrà rinnovata.

Francia. Protocollo roboante per i capi d'istituto. Come prezzo da pagare per nuove prospettive di carriera e per una rivalutazione dell'indennità, i sindacati dei capi d'istituto hanno accettato un rafforzamento della loro valutazione, una mobilità obbligatoria e un inquadramento più stretto della loro funzione. Secondo la Fsu questo protocollo contiene anche elementi di ristrutturazione che per ora almeno non sono stati oggetto di reale discussione con il resto del personale: creazione di reti, modifica dei bacini di utenza, istituti polivalenti, anticipazione della riforma del funzionamento degli istituti. I sindacati della scuola secondaria, dei docenti di tecnica e di educazione fisica, Snes, Snetaa e Snep sono intervenuti d'urgenza su una definizione degli obiettivi dei capi d'istituto che li ha trasformati in direttori d'orchestra e in ideatori solitari di tutta la politica pedagogica d'istituto. Qualche ritocco più conforme allo spirito dei decreti del 1985 è stato apportato. Il protocollo prevede la possibilità di reclutare i capi d'istituto da altri comparti o da altri ministeri. La Fsu è contrario peché ciò significherebbe trasformare profondamente la loro funzione.

Francia. I colpi di coda di Allègre. Nonostante l'allontanamento dal ministero della Educazione Nazionale francese continua la polemica tra l'ex ministro Allègre e il principale sindacato della secondaria, lo Snes. Oltre alle testimonianze contenute nel libro di Allègre "Toute vérité est bonne à dire", c'è stato un seguito nella polemica in una trasmissione su France 3 il 3 settembre scorso. Qui rispondendo alla conduttrice, che gli chiedeva un parere sulla segretari dello Snes, Monique Vuaillat, l'ex ministro la definiva "Caudam (sic!) venenum", aggiungendo che di sicuro la signora non avrebbe capito il latino. Sicché, oltre ad una denuncia ad un'associazione femminista che cura la diffamazione misogina negli spazi pubblici, il povero Allègre ignaro, di avere scambiato accusativo e ablativo, deve subire anche i lazzi di Le Monde de l'Education che titola "Errare allegrum est".

Francia. Fen: cambia il segretario. Dopo sette anni nel 2001 Hervé Baro lascerà la direzione del Se-Fen, il secondo sindacato per importanza della scuola francese, forte soprattutto nella scuola elementare, per occuparsi della segreteria generale dell'Unsa, alleanza con cui la Fen cerca di recuperare la falcidia di scissioni più meno recenti. L'annuncio sarà dato pubblicamente probabilmente a gennaio.

Francia. Maestri meno polivalenti. Il principale sindacato della scuola elementare, Snuipp-Fsu si è pronunciato a favore di una formazione degli insegnanti elementari meno polivalente e che preveda delle "dominanti" disciplinari. "Immaginare che un solo individuo possa insegnare tutto, che non abbia lacune, che ami e domini tutti gli argomenti comprese le arti, l'educazione fisica e adesso anche le lingue straniere e le nuove tecnologie è tanto mitico quanto ipocrita", ha sottolineato la segretaria generale Nicole Geneix. Lo Snuipp pensa che, pur senza riprodurre il sistema di formazione della secondaria, è consigliabile permettere agli insegnanti di conservare una dominante disciplinare, per esempio quando sono titolari di una laurea in lingue straniere.

Francia. Altre notizie dal congresso della Fsu. Il congresso della Fsu è in piena preparazione. A ottobre c'è stata la pubblicazione del rapporto di attività. A novembre quella dei testri preparatori ai cinque temi del congresso, del rapporto finanziario e delle modifiche statutarie. Dal 6 al 24 novembre si vota. Dall'11 al 12 gennaio ci saranno i congressi dipartimentali e dal 22 al 26 gennaio il congresso nazionale a La Rochelle. Secondo indiscrezioni sono in vista grandi cambiamenti: primo fra tutti il congedo di Monique Vuaillat, cosegrataria generale ed ex segretaria dello Snes, la quale "prenderà un po' di tempo per sé" , scri9verà un libro e passerà all'Istituto di ricerca della fsu. Mentre la sorte dell'altro cosegretario, Pierre Duharcourt non è ancora decisa. Si tornerà ad una direzione unica come ai tempi di Michel Deschamps? Nel frattempo è chiaro anche che nel congresso vi saranno, oltre alla corrente maggioritaria "Unité et action", la corrente trotzkista-lambertista attiva già dentro lo Snes, "Per la riconquista di un sindacalismo insegnante", che a suo tempo aveva lasciato la Fen per Force Ouvriere e che adesso qui ritroverà l'altra ala dei lambertisti, "Front Unique", mentre i trotzkisti della Lcr sono organizzati nella corrente "Ecole emancipee". Un'altra tendenza sarà "Autrement pour la Fsu".

Francia. Lo sciopero italiano del 9 ottobre su Le Monde de l'Education. Sulla rivista Le Monde de l'Education di novembre leggiamo: "Gli insegnanti stranieri si ribellano contro le loro condizioni di lavoro e di retribuzione. In Italia i quattro principali sindacati degli insegnanti hanno indetto una giornata d'azione il 9 ottobre per esigere salari migliori e l'aumento del finanziamento per l'istruzione. Una mobilitazione che è stata massicciamente seguita dal corpo docente, che non scendeva in piazza da 13 anni."


Russia. Continuano i ritardi nei pagamenti degli stipendi. Nella repubblica russa dell'Altai i docenti hanno bloccato all'inizio di ottobre un'importante asse stradale. Motivo: non vedevano lo stipendio da sette mesi.


Gabon. Inizio d'anno senza gli scioperi previsti. La Federazione dei sindacati dell'educazione nazionale ha sospeso a due gioni dall'inizio delle lezioni lo sciopero previsto. Motivo di soddisfazione la creazione di 500 nuovi posti di cui 235 per insegnanti e la gratuità dei manuali scolastici.


Mali. Nuove assunzioni di docenti. Il Mali che scolarizza tra il 45 e il 48% dei bambini ha annunciato il reclutamento di qualcosa come 2500 insegnanti allo scopo di migliorare le condizioni di accoglienza degli allievi nelle scuole del paese. Però la metà delle somme destinate alle borse di studio saranno dirottate nella costruzione di infrastrutture.


Comore. Disastro educativo. Gli insegnanti delle Comore hanno deciso di non riaprire l'anno scolastico finché non saranno pagati loro i 18 mesi di arretrato accumulato tra il 1995 e il 1998. La gravità del disastro scolastico ha spinto il governo ad attivare un'opera di sensibilizzazione, ma lo stato delle infrastrutture non invita le famiglie a lasciare a scuola i loro figli. Secondo un rapporto ufficiale circa i tre quarti delle scuole non sono in stato tale da poter essere aperte, ma le autorità sono intenzionate a riportare a scuola almeno 10.000 bambini.


Burkina Faso. Rivendicazioni e ambizioni. Se lo scorso anno si era chiuso con alunni e insegnanti in piazza il nuovo anno scolastico si è riaperto in un clima di relativa tranquillità. Tuttavia il sindacato nazionale dei lavoratori dell'educazione e della ricerca, Synter, reclama ancora un miglioramento delle condizioni di lavoro e di remunerazione del personale. Nello stesso tempo il ministro dell'educazione di base e dell'alfabetizzazione, Ban Warro Sann, ha annunciato un piano di sviluppo che ha l'ambizione di portare i bambini scolarizzati dal 41 al 70% in dieci anni nella primaria e al 15% nel secondo grado.


Senegal. Governo ottimista, sindacati un po' meno. Le autorità senegalesi stimano che l'anno scolastico si sia riaperto in condizioni soddisfacenti. Quattromila nuove classi hanno accolto 300.000 allievi sull'insieme del territorio. Ma i sindacati e i genitori non condividono questo ottimismo. In numerose regioni i lavori di costruzione delle scuole non sono finiti e sia i disordini indipendentisti nel sud del paese, sia le recenti inondazioni turbano fortemente questo rientro.


Mauritania. Sapere per tutti. Il 2000-2001 deve essere l'anno del sapere per tutti, con gratuità di forniture scolastiche e di libri per tutti gli allievi. Circa un migliaio di insegnanti devono essere reclutati e qualche scuola comincerà ad essere connessa ad Internet, secondo il nuovo ministro dell'educazione.


Stati Uniti. Troppa matematica e poche letture. Gli allievi americani non vanno meglio dei loro predecessori degli anni settanta e il loro livello in matematica non è progredito che a passo di lumaca, secondo il centro di ricerche Institut Brookings. Dal 1971 per i gruppi di età di 9, 13 e 17 anni i progressi sono stati minuscoli. Numerosi stati avrebbero privilegiato troppo la matematica e le scienze a detrimento della lettura e dell'alfabetizzazione. Per i diciassettenni i progressi sono ancora più lenti perché questi danno meno importanza al successo scolastico. Secondo i ricercatori le cause stanno in metodi di insegnamento meno efficaci che negli altri paesi, nell'insufficienza dei compiti a casa, nell'abbondanza di attività sportive ed extrascolastiche.


Spagna. La questione dei libri di testo italiani sulla stampa spagnola. Il quotidiano El Pais del 13 novembre ha dato grande risalto alla polemica che infuria in Italia circa la decisione della regione Lazio e della maggioranza di destra che la governa di sottoporre al controllo di una commissione i libri di storia usati nelle scuole: in particolare dice il giornale spagnolo è il fascismo e la tappa della seconda guerra mondiale, piena di episodi controversi, che divide opinione pubblica e, soprattutto, uomini politici e questa ultima polemica educativa promette di sfociare in una battaglia di più ampio respiro che contrappone da un lato la postfascista Alleanza Nazionale, alleata con le associazioni dei genitori cattolici e i partiti alleati nel centrodestra, e dall'altro la coalizione di governo, gelosa dell'attuale situazione educativa.

 

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