A PROPOSITO DELLO SCIOPERO SNALS E DELL'ACCORDO-TRUFFA

REFERENDUM VINCOLANTE SUBITO E UN GENNAIO DI LOTTA

COMUNICATO di Piero Bernocchi, Esecutivo nazionale Cobas scuola, Roma 18 dicembre 2000

Il fallimento completo dell'avventuroso sciopero Snals di oggi non significa minimamente che il personale della scuola esprima alcun consenso al disastroso accordo firmato venerdi scorso da Cgil-Cisl-Uil. Il fatto è che lo sciopero è una cosa seria e non si improvvisa in due giorni, anche perché la categoria, rispondendo unanimemente all'appello dei Cobas, aveva scioperato all'80% dieci giorni fa.

In realtà, la partita del contratto non è affatto chiusa: l'accordo fissa solo delle cifre di massima, distanti anni-luce dalla prospettiva dello stipendio europeo, ma non dice come verranno distribuiti i soldi, mentre reintroduce la prospettiva scellerata, voluta dalla Cgil, dei cosiddetti "aumenti di merito" legati all'art.29. Anche altri punti rilevanti del contratto, riguardanti gli Ata, sono confusi e indefiniti. Dunque gli insegnanti e gli Ata a gennaio non avranno neanche gli aumenti sbandierati ma la trattativa dovrà riaprirsi dopo le feste e lì si riapriranno i conflitti.

I confederali devono avere almeno il coraggio di sottoporre l'accordo ad un REFERENDUM vincolante tra i lavoratori, gestito dai neo-eletti delle RSU (nelle cui elezioni, peraltro, i Cobas hanno ottenuto un successo straordinario nelle 2600 scuole ove hanno presentato le liste, con 2230 eletti, raggiungendo il 32% e superando di ben 8 punti la Cgil, seconda classificata).

Se i confederali non vorranno svolgere o non terranno conto dei risultati di un tale referendum, alla riapertura delle scuole dopo le feste natalizie, i Cobas decideranno forme di lotta adeguate alla gravità della situazione, insieme a tutte le forze disponibili a battersi per un contratto adeguato con aumenti uguali per tutti, nella prospettiva dello stipendio europeo, e per la cancellazione della scellerata "riforma dei cicli".

 

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