CGIL-CISL-UIL danno i numeri ma le retribuzioni europee non ci sono

Il Coordinatore nazionale CUB scuola Cosimo Scarinzi

 

Stamane i lavoratori della scuola apprendono che CGIL-CISL-UIL hanno firmato il contratto e vi è chi afferma che importanti risorse sono state destinate per le retribuzioni del personale. Non è ancora stato reso pubblico il testo completo dell'accordo ma alcune valutazioni si possono sin da ora:

1. i sindacati in questione hanno atteso la fine delle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del personale della scuola per chiudere il contratto. Ci sembra evidente che, dopo una campagna elettorale che li ha visti stranamente vivaci, costoro sono tornati ai loro tradizionali costumi;
2. le cifre pubblicate sulla stampa sono assolutamente inattendibili. Infatti vengono sommati i 1260 miliardi previsti nel contratto precedente per "premiare" una minoranza della categoria e le risorse previste per il contratto integrativo con l'effetto di calcolare due volte la stessa cifra;
3. i 1260 miliardi in questione corrispondono, a quanto ci è stato sottratto con il taglio degli scatti di anzianità e non possono essere affatto essere considerati un aumento di stipendio;
4. le cifre pubblicate dai giornali, se si fa la semplice operazione di passare dalla cifra lorda a quella netta, di dividerla per il numero dei dipendenti e di calcolare gli aumenti su base mensile si riducono a meno di quanto ci sottrae l'inflazione;
5. nulla si dice sulle modalità di attribuzione degli aumenti e, in particolare, sul mantenimento o sull'abolizione dei "premi" ai soliti fedelissimi a scapito della grande maggioranza dei lavoratori;
6. nessuna concessione viene fatta alle decine di migliaia di colleghi che vengono mantenuti nella condizione precaria nonostante anni di servizio e il possesso dei titoli per il passaggio in ruolo;
7. non si garantisce al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario il riconoscimento dei maggiori carichi di lavoro derivanti dall'autonomia scolastica e agli ATA transitati dagli Enti Locali al Ministero della Pubblica Istruzione il riconoscimento di quanto è strato loro indebitamente sottratto con questo cambio di amministrazione.

La CUB Scuola, anche sulla base dei primi eccellenti risultati delle liste che ha presentato per le elezioni delle RSU, ribadisce che:
l'approvazione del contratto spetta alle assemblee dei lavoratori e non agli apparati sindacali;
l'ottenimento di retribuzioni europee resta un obiettivo centrale e sono necessarie, a questo fine, coesistenti risorse nella Legge finanziaria;
la difesa delle retribuzioni si lega a quella dell'organico che ha a visto la perdita in questi anni di decine di migliaia di posti di lavoro, dei diritti dei precari e di quelli degli ATA.

Nei prossimi giorni verranno definite le forme di mobilitazione. Sono in preparazione:

- il blocco degli scrutini del primo quadrimestre;
- il blocco dell'adozione dei libri di testo e delle attività aggiuntive (gite, commissioni ecc.)
- l'indizione di uno sciopero della scuola per il mese di gennaio.

 

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